Gaza, esecuzione di due ragazzi palestinesi che sventolavano bandiera bianca

Rassegna del 27/01/2024

Pressenza

Notizie da Pressenza IPA – 27.01.2024

Gaza, esecuzione di due ragazzi palestinesi che sventolavano bandiera bianca

Luca Cellini

L’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor ha affermato di aver documentato l’orribile esecuzione di due fratelli palestinesi, tra cui un bambino, da parte di un cecchino israeliano davanti alla loro famiglia mentre l’esercito israeliano aveva dato ordine di evacuazione immediata dalla loro casa nel quartiere di Al-Amal, a ovest di Khan Yunis.
I testimoni hanno riferito all”Euro-Mediterranean Human Rights Monitor che Nahed Adel Barbakh, 14 anni, il 25 gennaio 2024, verso le 10:30 del mattino dopo l’ordine di sfollamento, è uscito allo scoperto con entrambe le braccia alzate, in una mano teneva inoltre una bandiera bianca, a qualche decina di metri di distanza lo seguiva la propria famiglia, che tentava di allontanarsi dalla loro casa vicino alla scuola “Hay Al Amal”, a ovest di Khan Yunis, e si stavano dirigendo verso Al-Mawasi su ordine dell’esercito di occupazione israeliano.

I testimoni hanno aggiunto che il ragazzo è stato colpito ad una gamba anche se portava in mano una bandiera bianca. Il rumore degli spari è stato sentito provenire dalla direzione di un edificio residenziale sul lato orientale, vicino alla moschea Hassan Al-Banna, a circa 100 metri dal sito.
Si è scoperto poi che i cecchini israeliani erano di stanza in cima agli edifici della zona.

I testimoni hanno spiegato che mentre il ragazzo cercava di rialzarsi, è stato nuovamente colpito da un nuovo proiettile al fianco. Quando ha provato di nuovo ad alzarsi, il cecchino israeliano gli ha sparato per la terza volta, colpendolo alla testa vedendolo poi  ricadere a terra privo di vita.

Secondo i testimoni oculari, a quel punto, il fratello di Barbakh, Ramez, 20 anni, si è precipitato nel tentativo di salvare suo fratello, ma anche lui è stato colpito da un cecchino israeliano, colpendolo alla nuca, facendolo cadere addosso a suo fratello. I due ragazzi sono stati lasciati morire dissanguati in strada davanti ai loro genitori e familiari.

L’Euro-Mediterranean Human Rights Monitor ha confermato, sulla base delle sue indagini preliminari e delle testimonianze, che l’attacco ai due fratelli è stato intenzionale, deliberato e ingiustificato, definendolo una vera e propria esecuzione e un crimine di guerra che si va ad aggiungere agli innumerevoli crimini documentati in questi quasi 4 mesi di attacco sistematico e ingiustificato a danno di milioni di civili da parte di Israele.

Euro-Med Monitor ha sottolineato di aver precedentemente documentato l’uccisione diretta da parte di Israele di altre quattro persone nonostante queste sventolassero bandiere bianche, mostrassero le loro carte d’identità e alzassero le mani mentre cercavano di raggiungere la loro casa per evacuare 50 membri della famiglia a Khan Yunis, campo profughi, provocando inoltre anche l’uccisione di uno di loro, Ramzi Abu Sahloul.

L’Euro-Med ha affermato di aver documentato in precedenza decine di casi di esecuzioni arbitrarie ed extragiudiziali.

Euro-Med ha ricordato di aver precedentemente presentato ai relatori speciali delle Nazioni Unite e al Procuratore della Corte Penale Internazionale un primo fascicolo che comprende decine di casi di esecuzioni sul campo effettuate dall’esercito israeliano nella Striscia di Gaza, chiedendo un’indagine immediata, per identificare i colpevoli responsabili e rendere giustizia alle vittime.

Euro-Med ha chiesto la formazione di un team legale internazionale e di fare pressione a livello internazionale affinché arrivi nella Striscia di Gaza per aprire un’indagine sui numerosi crimini documentati di Israele.

Il bilancio delle vittime a Gaza attuale sale a oltre 26.000 persone uccise (di cui oltre 12.000 bambini) e 64.000 feriti.

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