Rassegna 19/03/2024
Segnaliamo la pubblicazione in Superando.it dei seguenti articoli
Applicare alle gravi cerebrolesioni acquisite un metodo sperimentato per le demenze
«Vogliamo proporre l’applicazione del metodo “Atelier”, sperimentato da anni per le demenze, anche alle gravi cerebrolesioni acquisite tramite il progetto “In.Di.C.A.” (Interventi Diretti sulle Cerebrolesioni Acquisite), da noi promosso, già sperimentato nel 2023 e tuttora in essere»: lo dicono da ATRACTO (Associazione Traumi Cranici Toscana) e dalla Cooperativa Sociale toscana Nomos, presentando l’incontro “L’applicazione del ‘Metodo Atelier®’: dalle demenze alle gravi cerebrolesioni acquisite”, in programma per il 22 marzo a Firenze
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“Pensa che possa farlo”: un video che è già un fenomeno internazionale
Proseguendo una tradizione inaugurata molti anni fa, anche quest’anno, in occasione dell’imminente Giornata Mondiale della Sindrome di Down del 21 marzo, il CoorDown ha lanciato una nuova campagna di sensibilizzazione internazionale, denominata “Assume That I Can” (che in italiano suona più o meno come “Pensa che possa farlo”), per chiedere appunto a tutti e tutte di partecipare a mettere fine ai pregiudizi, sostenendo le concrete potenzialità di ogni persona con sindrome di Down. E in pochi giorni dal lancio, il video al centro della campagna, è già diventato un fenomeno mondiale
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Inclusione scolastica: quanti “casi Ladispoli”?
Un bimbo di 6 anni con ADHD certificato (disturbo da deficit di attenzione e iperattività) sospeso per ventuno giorni dalle lezioni in una scuola di Ladispoli (Roma), provvedimento annullato dal TAR (Tribunale Amministrativo Regionale), con un Decreto che però l’Istituto non aveva rispettato. Poi un appello dei genitori al Ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara: è il cosiddetto “caso Ladispoli”, che dà il nome all’incontro online di approfondimento sull’inclusione scolastica, intitolato appunto “Quanti casi Ladispoli?”, promosso per il 22 marzo dalla Federazione FISH
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Al mio professor Nardone, al mio amico Giulio
«Fu un incontro fortunato e sicuramente formativo quello che feci a 16 anni durante il mio percorso scolastico, quando conobbi il professor Giulio Nardone, docente di Diritto e Scienze delle Finanze. Poi, concluso il percorso scolastico, nel corso degli anni divenne il mio amico Giulio»: Maurizio Zerilli ricorda Giulio Nardone, presidente, tra l’altro, dell’ADV (Associazione Disabili Visivi), scomparso il 17 marzo, come abbiamo riferito in altra parte del giornale
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Accessibile a tutti, a Torino, anche “La ragazza sul divano”
Proseguirà nei prossimi giorni il percorso del Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, ideato già da oltre due anni, e sviluppato in collaborazione con il partner tecnologico PANTHEA e con l’Associazione +Cultura Accessibile, per consentire anche alle persone con disabilità visiva e sensoriale di assistere agli spettacoli mediante nuove tecnologie e materiali di approfondimento. Il nuovo appuntamento sarà dal 19 al 24 marzo al Teatro Carignano, con “La ragazza sul divano” di Jon Fosse, autore norvegese Premio Nobel per la Letteratura nel 2023, con la direzione di Valerio Binasco
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Assistenza all’autonomia e alla comunicazione: una Sentenza assai significativa
«Innanzitutto quella recente Sentenza prodotta dal Tribunale Civile di Ancona – scrive Salvatore Nocera – pone finalmente un blocco ad una pratica assai diffusa presso tantissimi Comuni e purtroppo anche in alcune Regioni, cioè quella di negare l’assistenza ad alunni in situazione di disabilità non grave. Essa, inoltre, è utile anche per il chiarimento fornito rispetto al concetto di discriminazione delle persone con disabilità»
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Difficile, molto difficile, dover rinunciare a Giulio Nardone
«Il 17 marzo è venuto a mancare il nostro caro Giulio Nardone, presidente storico della nostra Associazione, da lui guidata sin dal 1977, con entusiasmo e competenza fuori dal comune. Per il mondo associativo e istituzionale finisce un’epoca, è una perdita enorme e un vuoto incolmabile. Questa nostra Associazione perde il cuore, la testa e i muscoli della sua attività»: è il tristissimo comunicato che ci arriva dall’ADV (Associazione Disabili Visivi). Nell’esprimere tutta la nostra vicinanza alla famiglia di Nardone, diamo spazio anche ad alcuni ricordi personali
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