Vergognoso l’Huffington Post: “gli elettrosensibili sono complottisti e cospirazionisti, la malattia non esiste”

Mautizio Martucci (Oasi Sana) – 17/06/2024

Vergogna nel giorno del dolore, Huffington Post: “gli elettrosensibili sono complottisti e cospirazionisti, la malattia non esiste” – Oasi Sana

 

Vergogna nel giorno del dolore, Huffington Post: “gli elettrosensibili sono complottisti e cospirazionisti, la malattia non esiste”

 

La malattia da 5G non esiste, i complottisti sì: arriva la Giornata mondiale dell’elettroipersensibilità“. Nelle ore del dolore silenziato dai poteri forti e dal nemico invisibile, una vera e propria operazione di negazionismo mediatico si è abbattuta ieri contro la Giornata Mondiale dell’Elettrosensibilità, tacciati di complottismo e cospirazionismo quanti subiscono come una vera e propria tortura il possibile cancerogeno wireless. Un articolo contro i malati dell’Era elettromagnetica è stato pubblicato sul blog dell’Huffington Post (più brevemente HuffPost): “Domenica è il giorno più atteso per i cospirazionisti dell’Alleanza Italiana Stop5G. Il problema è che non sono pochi gli italiani creduloni. E soprattutto che a cavalcare i falsi timori sono diversi amministratori locali.” L’articolo è uscito a firma di Maria Sole Betti, soli 28 anni, giornalista praticante con una Magistrale in Istituzioni e tutela dei diritti (ho “una passione per i diritti e le storie degli altri“, dichiara… chissà cosa avrebbe scritto senza queste passioni! sic!) “Dalle semplici allergie alle reazioni cutanee imponenti, dalle gravi crisi respiratorie fino ai tumori aggressivi. Tutta colpa dei campi elettromagnetici e della tecnogabbia in cui viviamo”. Non è una puntata di Better Call Saul ma lo spot per la giornata mondiale dell’elettroipersensibilità 2024“, scrive guascona la Betti scambiando per una serie televisiva una sindrome altamente invalidante invece riconosciuta a livello nazionale in Svezia, tra le malattie rare dalla Regione Basilicata, per legge dalla Regione Calabria (il Governo Meloni l’ha però impugnata), in Svizzera quotata al 10% nella popolazione e nel 2004 in un workshop internazionale partrocinato dall’OMS-ONU fissata al 3% nel mondo (“un fenomeno dove gli individui avvertono gli effetti negativi per la salute durante l’utilizzo o per prossimità a dispositivi che emanano campi elettrici, magnetici, o elettromagnetici; qualunque sia la sua causa, l’Elettro-iper-sensibilità è un problema reale“). No, per l’HuffPost è tutto cospirazionismo, roba da beceri complottisti! E i malati? Come una fiction, da commedia TV. Da sbeffeggiare, perculeggiare. “La malattia del 5G non esiste.” Caso chiuso.

MANUALE DI AUTODIFESA PER ELETTROSENSIBILI – IL LIBRO

Se per approfondire la sindrome da microonde rimando volentieri la giovane articolista all’ascolto dei video appelli con le storie-limite dei malati, oltre che agli studi degli scienziati Olle Johansson (che ho personalmente portato in Italia nel 2019 un convegno alla Camera dei Deputati) e di Lennart Hardell (l’oncologo di recente intervistato da Report su Rai Tre), ma pure al mio libro Manuale di autodifesa per elettrosensibili (Terra Nuova edizioni) e al dossier Io esisto, mai più senza diritti diffuso nel 2020 dall’Alleanza Italiana Stop5G nella  Giornata internazionale delle persone con disabilità (indetta dalle Nazioni Unite, pure questa è complottista?), per cercare invece di capire come e dove possa essere stato partorito un simile attacco negazionista (“La malattia da 5G non esiste, i complottisti sì”), è bene coglierne in profondità le posizioni di mandante ed esecutore.

DOSSIER IO ESISTO, MAI PIU’ SENZA DIRITTI – MALATI ELETTROSENSIBILI

Esecutore. Come chiarito, l’articolo è a firma di Maria Sole Betti (sul sito Lumsanews redattrice pure di Addio a Kissinger, artista della diplomazia, articolo scritto per la recente morte del Centenario ex Segretario di Stato americano che, prima del rapimento e uccisione di Aldo Moro, al Presidente della Democrazia Cristiana aveva artisticamente e diplomaticamente detto “O lei smette di fare queste cose o la pagherà cara, molto cara”). E fin qui ci siamo.

Mandante. Il direttore responsabile dell’HuffPost è poi Mattia Feltri, figlio del più noto politico-ex giornalista Vittorio, già direttore di numerose testate orientate a destra, uscito dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti, pluricondannato per diffamazione a mezzo stampa, oggi consigliere in Regione Lombardia per Fratelli d’Italia (l’area politica da dove è nata l’antiscientifica legge elettrosmog pro-lobby 5G voluta da Adolfo Urso per cui nemmeno l’Istituto Superiore di Sanità adesso però si assume la responsabilità sanitaria sugli effetti). La versione italiana dell’omonima testata americana HuffPost è editata con la collaborazione del Gruppo editoriale GEDI presieduto da John Elkann, co-promotore dell’Italian Tech Week, la kermesse di Torino “dove si incontrano i migliori leader tecnologici” oltre il 5G, compresi i transumanisti Elon Musk (il tycoon del microchip nel cervello umano) e Sam Altmann (tra i padri assoluti dell’Intelligenza artificiale). Ok, capito.

C’è poi Mattia Feltri, dicevamo, uno che ha particolarmente a cuore il 5G, eretto a vessillo di una crociata progressista ingaggiata sin dal 2019, quando su La Stampa pubblica Piccolo mondo antico, articolo in rievocazione di Antonio Fogazzaro per sminuire nella vulgata transumana i tenaci Comuni Stop5G, tacciati di becero neo-luddismo mentre ceravano di opporsi democraticamente alla predazione wireless dei territori, in difesa della salute pubblica: “sta arrivando il 5G“, scriveva l’odierno direttore dell’HuffPost, “ovvero una spettacolare rivoluzione che accelera fino a mille volte la velocità di internet e diffonde l’intelligenza artificiale: auto che si guidano da sole, telemedicina, controllo a distanza dei robot“. Soffiando sul fuoco, nel 2020 sempre su La Stampa, il Feltri figlio pubblica poi l’articolo Il 5G e i falò. Vabbè. Capito.

C’è poi da sottolineare una pubblicità che, gioco-forza, non poteva passare inosservata. Quanto meno per essere evidente più dell’evidenza. Perché proprio nel giorno della Giornata Mondiale dell’Elettrosensibilità e dell’uscita dell’articolo incriminato (in lettura completa a pagamento) dal titolo “La malattia da 5G non esiste, i complottisti sì: arriva la Giornata mondiale dell’elettroipersensibilità“, l’intero blog dell’HuffPost risulta infatti sponsorizzato dall’ANCI, l’Associazione Nazionale Comuni italiani col progetto Il PNRR dei Comuni e della città 2021-2026, evento nel quale è prevista anche la sessione “COMUNI INTELLIGENTI E ACCESSIBILI: I PROGETTI DEL DIPARTIMENTO PER LA TRASFORMAZIONE DIGITALE“. Cioè? Li metto in fila indiana per farmi capire:

  • come documentato da una mia inchiesta su OASI SANA, l’ANCI ha sottoscritto una convenzione con la Presidenza del Consiglio dei Ministri del Governo Meloni insieme a TIM, Vodafone, Open Fiber, Inwitt, Inftratel e FiberCop su un accordo da 4.900 milioni di euro che richiama il 5G nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
  • Nei 120 giorni previsti per legge e scaduti a fine Aprile scorso, ANCI non è stata convocata dal Governo nella Conferenza Unificata che avrebbe potuto dare voce ai 116 Comuni contrari all’aumento d’elettrosmog e magari mitigare lo tsunami elettromagnetico dall’Arpa Piemonte già quantificato in 300% in più per la densità di potenza emessa dalle antenne 5G.
  • ANCI non ha fatto nulla per poter essere ascoltata dall’esecutivo guidato da Fratelli d’Italia, portando a fisiologica e programmata fine i 120 giorni dell’iter extraparlamentare previsto per legge e, colpevolmente, rimasto vacante.
  • Non solo. Tra gli sponsor brandizzati sul blog dell’HuffPost per la campagna ANCI, compare anche il logo del media partner Inwitt SpA, la tower company partecipata da TIM Vodafone (dell’ex ministro Vittorio Colao) che costruisce infrastruttura tecnologica, cioè i tralicci delle contestate antenne di telefonia mobile, poco gradite ai cittadini. E, com’è noto, gli sponsor non lo fanno per la gloria, nemmeno per difendere i diritti della popolazione, ma lo fanno per business. Pagando soldi, pure tanti, per uscire sul giornale.

Insomma, la somma fa il totale: sono chiare le posizioni in campo e i conflitti d’interessi davanti, sopra e sotto quest’articolo? E’ chiaro da dove arriva il complotto? Da dove nasce l’operazione sciacallaggio contro i malati da elettrosmog nel giorno del dolore e della sensibilizzazione per tutti gli elettrosensibili? Infine, mi rivolgo agli elettrosensibili, si, proprio a voi che ieri vi siete stretti e uniti nella giornata del dolore: non prendetevela, non lasciatevi addosso lo schizzo di fango così gratuitamente gettato dal mainstream. So bene in quale condizione infernale siete costretti a sopravvivere. Ma dovete pur ben sapere che i negazionisti del danno daranno sempre battaglia e remeranno sempre contro di voi, perché hanno interessi forti, fortissimi da difendere e tutelare. Mica le vostre vite! Perché quelle non sono in vendita.

In alto i cuori. Svrsvm corda.

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