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Cose da fare prima di partire per le vacanze: aderire alla campagna |
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Il neoliberismo ha fomentato ovunque consumismo, esclusione di chi è più povero, militarizzazione. È questo il brodo culturale dell’ascesa delle ultradestre in tanti paesi. Nel caso dell’Argentina ci sono tre ulteriori fattori dietro l’affermazione di Milei |
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“L’anima statunitense è sopraffatta dall’odio, dall’umiliazione e dal disprezzo di sé… La storia del loro paese è una storia di violenza… Le loro periferie sono ammassi di brutture soffocanti. I loro villaggi agrari sono cimiteri. Le loro case tombe di marmo e di legno. Il loro ambiente è pieno di armi, omicidi e Fentanyl. Per quanto gli statunitensi non siano coscienti di ciò che hanno fatto al pianeta, al genere umano e ai loro stessi propri figli, perché la coscienza non è il loro forte, però anche loro hanno un inconscio…: una dimensione nascosta, piena di ricordi, di speranze, di sogni di demoni e di orrori. Per lo più demoni, per lo più orrori. Per questo, pur potendo mediamente (mediamente, attenzione, perché molti sono poverissimi) consumare quattro volte di più dell’abitante medio del pianeta, gli statunitensi hanno delle cattive vibrazioni…” |
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Certi cambiamenti sociali non seguono la via lineare “causa-effetto” |
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Il desiderio spinge all’azione, vuole cambiare le cose qui e ora |
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“La paura ci fa sprofondare in una condizione psichica che permette ai governi e alle gerarchie militari di pianificare, attuare e normalizzare i massacri. La speranza ci viene da quelle persone che non odiano, non vogliono perdere la propria libertà e responsabilità: gli obiettori e i disertori e chi li aiuta, gli studenti e le studentesse che occupano gli atenei, gli ebrei antisionisti, coloro che in giugno a centinaia di migliaia hanno manifestato a Londra, Aberdeen, Edimburgo, Glasgow per il cessate il fuoco a Gaza e contro il governo che sostiene Israele. E l’elenco potrebbe a lungo continuare. |
Grazie a Comune per la sua campagna, per accogliere tutte le voci di ribellione e di speranza e per gli spazi di libertà che apre quotidianamente” |
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Abbiamo ricevuto una lettera scritta a mano che costringe a pensare. “Non parlate di povertà, non irridete con la vostra patetica e distratta attenzione qualcosa di cui non avete intenzione di scrutare la profondità…” |
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Nulla può ricambiare il tempo che viene sottratto. Quello, ad esempio, rubato alle ragazze e alle donne afghane che non possono studiare. Il tempo senza relazioni dei bambini e delle bambine durante la pandemia. Ogni attimo di ogni giorno di chi vive in un paese in guerra, ma anche ogni singolo istante di coloro che si mettono in cammino, rischiando spesso la vita, per cercare un angolo del mondo migliore nel quale vivere. E ancora il tempo vissuto da ragazze e ragazzi che cercano di riprendere in mano la propria vita nei luoghi di cura. Tutto questo tempo non si può compensare. Ma qualcosa possiamo fare: donare, in tanti modi diversi, parte del nostro a chi è stato vittima del furto |
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“Finché produrremo armi continueremo a scatenare guerre perché le armi sono prodotte per essere vendute”. Abbiamo incontrato Francesco Gesualdi in occasione della pubblicazione del dossier “Fermare le guerre, costruire la pace” del Centro Nuovo Modello di Sviluppo, da lui diretto. Il dossier è articolato in 13 schede illustrate, di facile lettura per tutti, compresi i ragazzi di scuola |
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Un rapporto sulla repressione contro chi protegge il pianeta |
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La produzione smisurata di merci devasta paesaggi e relazioni |
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Una “ricerca” dice che studenti e studentesse amano la Dad |
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Sì, è possibile scompaginare il processo di consolidamento dell’onda nera |
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