REA – 25/09/2024
Condannato cittadino che ha criticato l’abbattimento dei quattro cavalli in fuga a Tarquinia
Dall’abolizione dell’abuso d’ufficio al divieto di protestare: una deriva autoritaria – REA
Da una parte si abolisce il reato di abuso d’ufficio, dall’altro si aumentano le pene e si aggiungono nuove fattispecie di reati con le quali si limitano i diritti di manifestare e di protestare dei cittadini. La deriva autoritaria delle istituzioni è preoccupante come la condanna pervenuta ad un cittadino di Savona che avrebbe “diffamato” il Sindaco di Tarquinia all’indomani dell’abbattimento dei quattro cavalli in fuga, ad aprile scorso. Commenta il Segretario nazionale REA, Gabriella Caramanica.
Nonostante quello che viene riportato dai media, a favore del primo cittadino, specificando che l’abbattimento fu deliberato in base ad una valutazione tecnica, teniamo a sottolineare che il Sindaco è l’autorità sanitaria del territorio ed è sua responsabilità decidere come procedere in determinati casi. Sulla vicenda sono intervenuti numerosi esperti che hanno fatto chiarezza in merito alla procedura attuata per il recupero dei cavalli. A distanza di 24h dalla fuga, quegli animali sono stati abbattuti.
Dalle ricostruzioni che sono emerse, l’utilizzo di droni e la movimentazione delle squadre intervenute sul posto potrebbero aver contribuito ad alimentare lo stato di confusione e di spavento degli equidi. Riteniamo che, con molta probabilità, le stesse autorità abbiano le loro responsabilità su quanto accaduto e forse, non siano stati valutati in maniera accurata altri sistemi per il recupero dei cavalli, come recinti di contenimento mobili per circoscrivere il giovane branco. Evidentemente l’approssimarsi del fine settimana pasquale potrebbe aver risolto per tutti la necessità di accelerare l’operazione che si è conclusa con l’abbattimento dei cavalli. Ricordiamo “Cavallo magazine” titolò “Pure la maremma si è imbastardita”.
Alcuni territori hanno delle specificità. E’ tempo che le amministrazioni lavorino sulla valorizzazione delle loro risorse anziché competere con le metropoli. Un territorio a vocazione rurale e allevatoriale dovrebbe essere organizzato per determinate emergenze. Conclude il Segretario nazionale REA.