Fulvio Grimaldi: “La guerra di UK e Francia”

Fulvio Grimaldi – 26/11/2024

MONDOCANE: Francia, Regno Unito, Italia e altri alla pugna

 

Francia, Regno Unito, Italia e altri alla pugna

“La guerra di UK e Francia”

“CALEIDO”, Francesco Capo intervista Fulvio Grimaldi

 

Fulvio Grimaldi: “Arrestate Netanyahu e Gallant!”

Regia di Leonardo Rosi

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Qui Radio Londra TV – https://www.quiradiolondra.tv/live/   “Mondocane e… punto!”

Martedì e Venerdì alle 20.00

 

Le forze che manovrano il vecchio rintronato guerrafondaio, demente fin da quando risultava sveglio e si agitava a favore di ogni guerra dal Golfo in poi, la guerra la vogliono fare a tutti i costi. Ne va della sopravvivenza dell’ultimo impero, del suo avamposto genocida in Medioriente, della sua Casa del Piacere a Bruxelles.

L’ultima trovata, a coronamento di una strategia di questi post-umani – o pre-umani – che contano di mettere il 20 gennaio l’inaffidabile socio davanti all’irreversibile armageddon e di porre fine alle prospettive di vita normale e coesistenza pacifica dei suoi elettori (illusi?)  e della specie tutta, è l’intervento diretto nel campo di battaglia. O Mosca o morte.

Dei missili per togliere di mezzo fisicamente Putin e il popolo, che lui, temerario, si propone di difendere rispondendo a tono, delle bombe a grappolo e all’uranio, delle pur proibitissime e vigliacche mine antiuomo e, in ispecie, antibambini, già, impietriti, sapevamo. Ora, a cosa dobbiamo ridurci a sentire governanti di quella che si autoproclama, contro ogni evidenza, la parte migliore del mondo, non soddisfatti di abbeverarsi al sangue degli ultimi ucraini disponibili, da Zelensky catturati per strada, mandare al macello i propri dei donatori coatti di sangue?

L’incredibile è successo: per costringere l’ondivago e anche vagamente impenetrabile Donald Trump a trovarsi con le mani legate mentre tutt’intorno divampano incendi, si è arrivati ad annunciare truppe francesi e britanniche direttamente al fronte, per quanto questo vada sbriciolandosi. Chè, i vampiri si curano forse dei cimiteri in cui seppelliscono le loro vittime?

Non è che non ci fossero già, sostituendo una mano d’opera sprovveduta rispetto alle tecnologie del tempo digitale e logaritmico (magari testate e collaudate a Gaza e in Libano). Chi pensate che stia manovrando sistemi anti-aerei, missili, droni di lunga gittata, radar e visori, satelliti ed aerei, carri armati più computerizzati della macchina di Verstappen?

Ma ora è diverso, il passo (lo step, dicono i fichi) è lungo e definitivo: ora Monsieur Buvet e Mr. Brown stanno lì, non più mascherati da Azov con tanto di svastichetta finto-tatuata sul bicipite, con tanto di mitragliatore che spara addosso a qualcuno, con la prospettiva di tornare a casa, da mamma e papà e dai cari moglie e figli, in una bara di zinco con sopra la bandiera. E non quella ucraina, in cui per due anni si sono viste avvolgere le salme degli ucraini appaltati a Volodymyr da Barack, Joe e Ursula, su disposizione dei pupari bancari e armaioli che, senza, non saprebbero come far scoppiare i rispettivi forzieri.

Dunque Parigi e Londra vanno in guerra. Protagonista una presuntuosa patacca che deve arricchire il magro bottino di un paese dalla democrazia infilata nel tritacarta e con più teste rotte da gendarmi dai tempi del “Terrore”. E l’ennesimo epigono delle imprese di Sua Maestà (che sta sempre lì e funziona) che non vede l’ora di tornare ai fasti di Riccardo Cuor di Leone, genocida in Palestina, di Churchill, disintegratore e gassatore in Germania e Iraq, di Cromwell e Vittoria, sovrani d’Inghilterra, massacratori di irlandesi rispettivamente con la spada e con la fame da peronospera delle patate (non solo a Balfour è da ricondurre il carcinoma sionista. C’è anche Vittoria a illuminare di sé il genocidio per fame a Gaza).

Ma siccome la guerra deve essere globale e totale, ecco che gli armigeri d’Occidente non si ritrovano solo contro la Russia in Ucraina. L’Iran non è alleato dei palestinesi e dei russi? Gli Houthi non traggono conforto dalla vicinanza con Tehran e Mosca? E i russi, non sono amici e, all’occorrenza, armieri di tutti i nemici della Grande Israele, dalla Turchia alla Siria? E, allora, coerenza impone che per abbattere la Russia, visto che da quelle parti sta abbastanza sulle sue e fornisce pochi pretesti, tocca incominciare ad abbattere coloro che sono benvenuti a Mosca e per niente a Tel Aviv, Washington, Londra, Parigi, Roma e via turpeggiando.

Ecco che così il fronte si deve allargare dagli oblast dell’Ucraina Orientale ai 60 km x 10 della Striscia di Gaza. Possiamo crederci o no, ma pare che gli annunciati invasori dell’Europa Orientale da ovest, abbiano preso anche la corsia che porta a Sud. Qualcuno di noi, che sappia lo spagnolo, conosce o dovrebbe conoscere una storica e autorevole piattaforma giornalistica latinoamericana e i suoi quotidiani bollettini in radio, tv, stampa e rete. Si chiama “Resumen Latinomericano”, ha la sede centrale a Buenos Aires e se ne è uscita in questi giorni con una notizia bomba. Dato che nell’ambiente dell’informazione corretta è giudicata affidabile, ve ne riporto quella notizia bomba. Sperando che possa poi essere verificata.

Secondo “Resumen” del 24 novembre, a Gaza agiscono, inquadrati nelle forze israeliane, IDF, militari di molti paesi, con in testa quelli di paesi europei. La clamorosa, scandalosa, notizia provenirebbe da fonti dello stesso esercito israeliano, che specificherebbe numeri e rispettive nazionalità. Chissà se immigrati islamici, o anche europei. Come segue.

3804 Francia, 3142 Regno Unito, 2584 Stati Uniti, 2051 Germania, 1.720 India, 1653 ITALIA, 1158 Polonia e Ucraina, Poi Etiopia, Sud Sudan, Argentina, Canada, Kurdistan iracheno e altri.

Meravigliati? Agghiacciati? Increduli? Vedete voi.

Del resto che differenza ci sarebbe con i militari americani e nostri che, da Sigonella e Niscemi (MUOS), dirigono sorveglianza e operazioni delle forze aeronavali USA e delle truppe anfibie britanniche al largo di Gaza e del Libano?

Visto che da noi ci sono 120 basi NATO e USA, più una ventina di segrete, potremo risentirci se a noi cobelligeranti (anche solo perché quegli europei brandiscono armi nostre), arriva addosso la ritorsione russa, o di Hamas, o di Hezbollah?

 

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