Alessandro Orsini – 27/11/2024
Alessandro Orsini su X: “Meloni, la criminale politica
Oggi molti italiani hanno paura di parlare per paura di essere assassinati dai servizi segreti israeliani o di perdere il lavoro. Contro il terrore che si diffonde nella società libera, fatemi dire alcune cose. Essendo coinvolti nel crimine politico del genocidio, Giorgia Meloni e Antonio Tajani sono due criminali politici che hanno le mani sporche del sangue dei bambini palestinesi per avere dato a Netanyahu, a sterminio in corso, le seguenti armi: bombe, granate, siluri, mine, missili, cartucce ed altre munizioni, proiettili e loro parti, per un valore di 730.869,5 euro a dicembre 2023, quasi raddoppiati a 1.352.675 euro a gennaio 2024. Dunque, l’espressione “criminale politico”, riferito a Giorgia Meloni e Antonio Tajani, è resa possibile dall’uso appropriato dei concetti delle scienze sociali. L’etichetta “criminale politico” risulta particolarmente appropriata a Meloni e Tajani anche per ulteriori fatti e decisioni che l’osservazione sociologica coglie agevolmente e che mi accingo a riportare. In primo luogo, Giorgia Meloni, con l’impudenza tipica dei criminali politici, ha riconosciuto di continuare a fornire assistenza militare a Netanyahu nel suo discorso del 15 ottobre 2024 alla Camera dei Deputati. Meloni, sebbene il 15 ottobre 2024 i cadaveri dei bambini palestinesi arrivassero fino in cielo, ha detto alla Camera che ella continua a dare armi a Netanyahu. Il 28 ottobre 2023, quando Netanyahu radeva al suolo Gaza, Meloni si è rifiutata di votare in favore di una tregua umanitaria all’Onu per interrompere i bombardamenti a Gaza. In quell’occasione, Meloni ha dichiarato, per bocca dell’ambasciatore italiano all’Onu: “Sempre solidali con Israele”. Essendo una criminale politica, Meloni non ha mai espresso solidarietà ai palestinesi condannando Netanyahu. L’11 gennaio 2024, quando la Corte internazionale di giustizia dell’Aia ha avviato il processo contro Israele per genocidio, la criminale politica Meloni si è schierata al fianco del criminale politico Netanyahu contro il Sudafrica. Il criminale politico Tajani dichiarò: “Non esistono i presupposti giuridici per un processo del genere”, eppure i bambini palestinesi massacrati da Israele erano migliaia. Il 10 maggio 2024 la criminale politica Meloni, in solidarietà con il criminale politico Netanyahu, si è rifiutata di votare in favore di un seggio a pieno titolo per lo Stato palestinese all’Onu. Il 19 maggio 2024, quando il procuratore capo della Corte penale internazionale, Karim Khan, ha chiesto un mandato d’arresto contro Netanyahu, il criminale politico Tajani ha definito la richiesta di Khan “del tutto inaccettabile” per difendere il criminale politico Netanyahu. Il 19 settembre 2024 la criminale politica Meloni si è rifiutata di votare in favore di una risoluzione Onu che chiede a Israele di porre fine all’occupazione dei territori palestinesi per difendere il criminale politico Netanyahu che, in quei luoghi, ha ridotto i palestinesi a una categoria inferiore a quella dell’uomo. Nell’ultimo MeD9 a Cipro, l’11 ottobre 2024, Meloni è riuscita a impedire l’inserimento di un brano contro la vendita di armi a Israele – richiesto da Macron e Sanchez – nella nota con cui Francia, Italia e Spagna hanno condannato l’attacco israeliano contro Unifil in Libano. Il 22 ottobre 2024, quando i palestinesi uccisi erano 43.000, Tajani ha incontrato Netanyahu a Gerusalemme che ha dichiarato: “Il bombardamento di Gaza è necessario per difendere il diritto d’Israele a difendersi”. Tajani ha detto: “Ho assicurato [a Netanyahu] il sostegno dell’Italia al diritto di Israele di difendersi”. Meloni e Tajani si sono sempre opposti a qualunque sanzione o misura punitiva contro Netanyahu. Meloni è il braccio destro di Netanyahu in Europa. Una delle attività principali di Meloni consiste nel fare pressioni per impedire qualunque indagine sui crimini di Netanyahu a Gaza. Quando, il 21 novembre 2024, la Corte penale internazionale ha spiccato il mandato di cattura contro Netanyahu, Tajani si è affrettato ad attaccare la Corte delegittimando i suoi giudici. Secondo Tajani, il mandato di cattura è l’atto politico fazioso di un gruppo di giudici che vuole attaccare ingiustamente Netanyahu. Non abbiate paura di parlare, difendete la società libera. Lottate per un mondo migliore. La cultura come strumento di liberazione da ogni forma di oppressione.
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