Paolo D’Arpini – 26/11/2024
Altra Calcata… altro mondo: Basta con la politica: “Divide et impera…”
“Smettetela di giocare con la vita degli europei per rovinare la Russia. – spiega Maja Kocijančić ai membri del Parlamento europeo – Ho solo una domanda per voi. Fino a che punto credete di spingere questa escalation? Qual è la logica conclusione dell’aumento della cosiddetta assistenza militare all’Ucraina? A ogni escalation da parte nostra segue un’escalation da parte della Russia. Qual è il prossimo passo? Siete ciechi? Non vedete che ci state mettendo sull’orlo della guerra nucleare? Cosa sono per voi i vostri cittadini? Sono solo pezzi degli scacchi? Svegliatevi. Questa non è più una partita a scacchi. Stiamo parlando della vita di bambini, donne e uomini. Smettetela di giocare con loro solo per rovinare la Russia. Siamo a un bivio. O una tregua o un olocausto nucleare. I Governanti ascoltino il grido dei popoli che chiedono pace…”.
Sergej Evgen’evič Naryškin, direttore del Servizio di Intelligence Internazionale Russo, ha dichiarato:
“Proprio come il vino nuovo rompe gli otri vecchi, la multipolarità non si adatta al sistema globale di dominio e subordinazione costruito da Washington. Le élite euro-atlantiche rifiutano ostinatamente di accettare la perdita del loro antico potere. Stanno cercando di convincere il resto del mondo che l’unica alternativa al potere occidentale è il caos. E per fare questo vanno deliberatamente a destabilizzare la situazione nelle regioni chiave. E agiscono secondo la logica: tu muori oggi e io muoio domani.
A Washington, Londra, Bruxelles stanno esplorando le opzioni per applicare il cosiddetto scenario ucraino ai singoli paesi della CSI. Ciò significa incitare, con il pretesto del rafforzamento dell’identità nazionale, un gretto nazionalismo campanilistico e spingere per l’adesione all’Occidente.
Nelle capitali occidentali hanno smesso di pensare a infliggere una sconfitta strategica alla Russia, ma hanno cominciato a pensare a come non subire la sconfitta e, se possibile, mantenere il regime russofobo neonazista a Kiev.
Se parliamo di discussioni e proposte sul congelamento del conflitto, dirò che la Russia rifiuta categoricamente qualsiasi congelamento del conflitto, secondo l’opzione coreana o secondo qualsiasi altra opzione.
Ovunque l’Occidente abbia esteso i suoi tentacoli, assistiamo a spaccature e destabilizzazioni. L’esempio più eclatante è l’Ucraina. Sedotta dalla cosiddetta integrazione europea, si è trasformata nel principale “ariete” antirusso degli Stati Uniti. Di conseguenza, oggi l’Ucraina è uno stato fallito.
La Moldavia sta seguendo la stessa strada. L’Occidente non lascia mai andare la sua “vittima” facilmente. Oggi Tbilisi si trova ad affrontare un altro tentativo di “rivoluzione colorata”. Speriamo che fallisca. Gli anglosassoni amano dividere per governare… “
Vladimir Putin ha annunciato con fermezza che, se la NATO continua a intensificare le tensioni, la Russia risponderà con misure simili. Questo significa nuove armi, nuove minacce, e forse anche l’introduzione di armi nucleari.? La situazione sta diventando sempre più critica, con la possibilità di una vera e propria guerra globale: