“No ai ricatti sulla salute!” – protesta a Trieste per la discriminazione di un paziente non vaccinato Covid

Coordinamento No Green Pass e Oltre – 08/01/2025

 

NO AI RICATTI SULLA SALUTE!
PER UNA SANITÀ LIBERA, PUBBLICA E GARANTITA

 

Il caso del ricatto operato dalla direzione della cardiochirurgia di Trieste su un paziente non vaccinato e in attesa di una operazione vitale, per noi non è chiuso con la cosidetta autosospensione di Mazzaro, direttore del reparto.  Ci vogliono dimissioni e scuse dei responsabili.

Allo stesso tempo denunciamo come questo episodio sia solo la punta dell’iceberg di un sistema sanitario pubblico piegato agli interessi delle multinazionali del farmaco, saccheggiato per fare cassa dalle politiche di giunte regionali e governi e smantellato progressivamente a favore del privato.

Saremo, nei prossimi giorni, fuori dagli ospedali triestini a volantinare, per affermare ancora una volta che rivendichiamo una sanità e una società che ponga al centro la salute della persona, non il profitto delle oligarchie capitaliste.

 

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CURARE NON RICATTARE

 

La Cardiochirurgia di Trieste, con lettera del 12 dicembre scorso a firma del suo direttore, il dott. Mazzaro, ha rifiutato di operare una persona con una pesante patologia cardiaca, in quanto rifiutatasi di sottoporsi a diverse vaccinazioni, tra cui quella contro il Covid19. Un caso emerso grazie alla diffusione della lettera sui social, ma ignorato o distorto dai grandi mass media.

Nel 2021, Draghi disse “o ti vaccini o muori o fai morire” inaugurando l’infame stagione del Green Pass. Nel caso in questione la Cardiochirurgia di Trieste ha detto: “o ti vaccini o ti lasciamo morire”. La stessa medesima logica della sanità-ricatto, con cui ieri si è condotta un’intera stagione politica italiana e mondiale di attacco alle libertà individuali e collettive, che oggi continua evidentemente a manifestarsi.

NOI VOGLIAMO ESSERE CURATI NON RICATTATI!

Più in generale siamo difronte ad un caso limite, una punta dell’iceberg, di una sanità dalla quale è sempre più difficile ottenere cure, attenzioni e umanità, fondata sugli interessi delle multinazionali del farmaco, impoverita dai tagli operati dalle giunte regionali e dai governi nazionali, nella quale l’inefficienza e la disumanità del settore pubblico viene promossa per poi sdoganare il settore privato, che cura solo i ricchi e contemporaneamente assicura loro lauti profitti.

A perderci siamo noi lavoratori, studenti, pensionati, la gente comune insomma; soprattutto i lavoratori della sanità stessi, costretti a turni massacrati per stipendi miseri, i primi – lo ricordiamo – ad essere sottoposti al ricatto dell’obbligo vaccinale.

Mentre si implementa la digitalizzazione della sanità, che allontanerà ancora di più gli utenti dal ricevere cure reali, si continua a smantellare la sanità territoriale, che ha già visto la chiusura di due consultori qui a Trieste, e a centralizzare gli ospedali, come dimostra il nefasto progetto di portare l’ospedale infantile Burlo a Cattinara.

E non ci dicano che non ci sono i soldi, perché quelli per gonfiare la spesa militare e spedire le armi al regime ucraino li trovano sempre!

La vicenda della Cardiochirurgia di Cattinara non può finire così: MAZZARO SE NE DEVE ANDARE, DEVE DARE LE DIMISSIONI UFFICIALMENTE. I cardiopatici devono poter andare ad operarsi senza timori di ricatti.

Il presidente della Regione Fedriga, l’assessore alla sanità Riccardi e Poggiana, direttore di Asugi, devono CHIEDERE SCUSA ai cittadini per quanto successo!

Invitiamo gli utenti della sanità triestina a SCRIVERE ALLA NOSTRA MAIL per farci sapere se ci sono altri casi di ricatto a loro danno o a danno di loro conoscenti.

Il silenzio e l’obbedienza difronte ai ricatti è una GRAVE MALATTIA MORALE: solo RIBELLANDOSI si può guarire!

Coordinamento No Green Pass e Oltre
Mail: nogreenpass@riseup.net

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