Alessandro Di Battista – 15/01/2025
https://alessandrodibattista.substack.com/p/3-mesi-di-dichiarazioni-vergognose
Dal 1° ottobre 2024 Mark Rutte è il segretario generale della NATO, l’alleanza offensiva (altro che difensiva) nata nel 1949 per unire militarmente i paesi occidentali preoccupati dalla presunta minaccia sovietica. In realtà la NATO venne creata per garantire agli Stati Uniti d’America un controllo militare dell’Europa, nonché il comando di un “braccio armato” da utilizzare per ragioni geopolitiche e non solo come deterrente.
Lo si è visto nel 1999 quando la NATO (l’URSS non esisteva più da anni) decise di bombardare la Serbia con la scusa della tutela dei diritti umani. Quegli ignobili bombardamenti, che uccisero centinaia di civili a Belgrado, una grande capitale europea, vennero avallati dal governo italiano di allora. Ricordo a tutti che l’attuale Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, era allora vicepresidente del Consiglio dei ministri con delega ai servizi segreti. È stato dunque uno degli artefici di quella scelta vergognosa, scelta, lo rammento, presa da un governo presieduto addirittura da un ex-comunista: Massimo D’Alema.
Oltretutto, che la NATO non fosse un’alleanza difensiva costituita per fronteggiare l’URSS e i suoi alleati lo si era capito anni prima. Il 1° luglio del 1991, infatti, venne sciolto il Trattato di amicizia, cooperazione e mutua assistenza, meglio noto come Patto di Varsavia, un’alleanza militare dei paesi socialisti guidata da Mosca e nata anche come risposta all’entrata della Germania Ovest nella NATO.
La Repubblica Federale Tedesca, infatti, entrò a far parte dell’Alleanza Atlantica il 9 maggio 1955. Il Patto di Varsavia venne siglato il 14 maggio dello stesso anno.
La NATO si sarebbe dovuta sciogliere con lo scioglimento del Patto di Varsavia; al contrario, si è espansa, ha inglobato paesi precedentemente nell’orbita sovietica e, per utilizzare le parole di Bergoglio, la NATO “è andata ad abbaiare alle porte della Russia senza capire che i russi sono imperiali e temono l’insicurezza ai confini”.
Ma torniamo a Rutte. Rutte guida la NATO da poco più di tre mesi eppure, in così poco tempo, è riuscito a fare una serie di dichiarazioni davvero terrificanti. Riporto le principali:
MENTALITÀ DI GUERRA. “Tra 4-5 anni la nostra capacità di deterrenza sarà indebolita a tal punto che i russi potrebbero iniziare a pensare di attaccarci. Servono molte cose. Soldati negli eserciti, nuovi mezzi militari, maggiore innovazione a costo di rinunciare a una piccola parte della spesa sociale – anche pensioni o sanità – pur di mettere in sicurezza i nostri confini. Ma soprattutto serve consapevolezza. Dobbiamo per questo adottare una mentalità di guerra”. (13 dicembre 2024)
NON PARLARE DI PACE, AIUTA MOSCA. “Se ora iniziamo a parlare fra di noi che forma prenderà la pace, rendiamo la vita molto facile ai russi, che potranno rilassarsi, fumarsi un sigaro e seguire il nostro dibattito in televisione”. (18 dicembre 2024)
LA GUERRA VA PROLUNGATA. “Siamo qui oggi per essere sicuri che l’Ucraina abbia ciò che le serve in termini di equipaggiamento e addestramento per prolungare la battaglia e prevalere”. (9 gennaio 2025)
L’UE O AUMENTA LE SPESE MILITARI O QUI SI PARLERÀ RUSSO. “Se le spese non aumentano, allora gli eurodeputati dovrebbero tirare fuori i corsi di lingua russa o trasferirsi in Nuova Zelanda”. (13 gennaio 2025)
Probabilmente l’ultima scemenza detta da Rutte era una battuta. Ma è una battuta che svela la strategia. Spaventare i cittadini per costringerli a sacrifici. Quali? Tagliare pensioni e sanità per comprare più armi. Non è una mia deduzione, l’ha detto proprio Rutte. Ecco le parole che ha pronunciato alcune ore fa rivolgendosi agli eurodeputati della commissione Esteri e Difesa del Parlamento europeo: “So che spendere di più per la Difesa significa spendere meno per altre priorità se non vuoi aumentare le tasse. Sono un politico centrista, quindi non mi piace aumentare le tasse. Ma ovviamente si può fare se si ottengono risultati. Ma in generale, spendere di più per la Difesa significa spendere meno per altre priorità, ma può fare una grande differenza per la nostra sicurezza futura”.
Mark Rutte è olandese, è europeo, ma ora guida la NATO dunque risponde a Washington e al complesso militare, industriale e finanziario statunitense. Si tratta di un centro di potere immenso i cui interessi cozzano con quelli di noi cittadini europei.