A. Di Battista: “Tajani, l’ipocrisia fatta Ministro”

Alessandro Di Battista – 21/01/2025

https://alessandrodibattista.substack.com/p/lipocrisia-fatta-ministro

 

Tajani è in Palestina. Ci è andato, a detta sua, per sostenere la Pace. Benissimo, leggiamo quel che ha appena dichiarato e ricordiamo alcune verità.

Tajani è in Palestina. Ci è andato, a detta sua, per sostenere la Pace. Benissimo, leggiamo quel che ha appena dichiarato e ricordiamo alcune verità.

“L’Italia stanzierà ulteriori 10 milioni di euro di aiuti, oltre ai 15 milioni già stanziati, per gli aiuti alla popolazione palestinese”. Si fa bello Tajani (ovvero il portavoce di Netanyahu in Italia) parlando di aiuti. Vuole farci credere che il suo governo sia umano, misericordioso, caritatevole.

Tajani lo sa che per 14 mesi i suoi amici israeliani hanno impedito ai camion di aiuti di entrare a Gaza e questo ha provocato la morte di fame, di sete, di banali malattie e di freddo di centinaia e centinaia di palestinesi, inclusi neonati? IPOCRITA!

“Chi governerà Gaza dopo la fine della guerra è un processo che è in continuo movimento, il primo obiettivo è il raggiungimento della pace. È ovvio che Hamas non può governare la Palestina, per tutto ciò che è accaduto. L’Anp è l’interlocutore unico dell’Unione Europea, deve modernizzarsi, rafforzare la sua posizione e dovrà essere sostenuta dalla popolazione palestinese. Non credo che a Gaza la popolazione, dopo quello che è successo, voglia ancora essere guidata da Hamas”.

Ma lo sa Tajani che nemmeno un genocidio è riuscito a sconfiggere Hamas e che, piaccia o meno, Hamas, dal punto di vista del consenso, non solo in Palestina ma in tutto il mondo arabo, è più forte di prima?

Quando Israele ha cominciato il massacro io dissi che assassinare decine di migliaia di bambini avrebbe aumentato la forza di Hamas. È avvenuto tutto questo e avverrà ancora. Poi potrà arrivare un’altra organizzazione con un altro nome, ma nulla cambierà fino a che non esisterà uno Stato di Palestina e fino a che i peggiori terroristi al mondo (gli israeliani) non la smetteranno con una pulizia etnica che va avanti dal 1947.

“Noi vogliamo un processo in cui Israele riconosca la Palestina e la Palestina riconosca Israele”.

Insomma, la solita storiella dei “due popoli e due Stati”. Sì, è una storiella patetica a favor di telecamera. I leader israeliani, dalle cui labbra pende Tajani, hanno più volte ribadito che non esisterà mai uno Stato di Palestina. E per questa ragione Tajani e tutto il governo non riconoscono lo Stato di Palestina. Avete capito bene. L’Italia non riconosce l’esistenza dello Stato di Palestina, ma ovviamente riconosce lo Stato di Israele. Tajani, credi davvero alla soluzione dei “due Stati”? Allora riconosci lo Stato di Palestina. IPOCRITA!

“L’obiettivo di questa visita in Israele e Palestina è sostenere la tregua”.

Vuole sostenere la tregua Tajani, ma badate bene: se Israele (cosa ahimè possibilissima) dovesse riprendere con il genocidio, Tajani si rimetterà immediatamente sull’attenti davanti ai suoi padroni politici, ovvero le autorità israeliane. Ricordo a tutti che più volte l’Italia non ha approvato il cessate il fuoco a Gaza quando questo veniva messo in votazione alle Nazioni Unite. L’Italia ha sempre scelto di astenersi. L’astensione, d’altro canto, è l’emblema dell’ipocrisia. Nel dicembre del 2023, per esempio, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha votato una risoluzione che chiedeva un cessate il fuoco immediato a Gaza. Dei 193 paesi con diritto di voto, 153 hanno votato sì (quasi tutto il mondo), 23 si sono astenuti e 10 hanno votato contro. L’Italia di Tajani si è astenuta. IPOCRITA!

E infine:

“Siamo d’accordo con Parigi che i capi di Stato o di governo non si arrestino. Nel caso di Netanyahu, che l’Italia non arresterà, ancor di più perché non aiuterebbe certo la pace. E poi come dovrebbe avvenire questo arresto? Che facciamo, vanno i carabinieri a Fiumicino quando atterra l’aereo del premier israeliano e aprono un conflitto a fuoco? Non è questa la via per la pace, all’Italia invece interessa la pace”.

Ricordo a tutti che su Netanyahu pende una richiesta di arresto per crimini contro l’umanità emessa dalla Corte Penale Internazionale (CPI), la Corte riconosciuta dall’Italia, nata grazie allo Statuto di Roma. La CPI esiste grazie al trattato istitutivo firmato nella sala della Protomoteca del Campidoglio di Roma. Tutto è nato a Roma e tutto morirà a Roma perché, se l’Italia non dovesse arrestare il terrorista Netanyahu qualora questi si dovesse recare in Italia, la CPI non avrebbe più senso di esistere. Oltretutto ricordo una cosa. La CPI ha spiccato un mandato di arresto anche per Putin. Avete sentito per caso Tajani dire “i capi di Stato o di governo non si arrestino” anche per Putin? E Putin sembra Santa Maria Goretti rispetto a Netanyahu. Tajani è l’emblema del doppio standard. IPOCRITA!

Oggi Tajani fa la parte del pacifista, ma è ministro degli Esteri di un governo che ha continuato a vendere armi a Israele anche a genocidio in corso, che ha difeso Israele all’ONU, che non ha avanzato un pacchetto di sanzioni che sia uno contro il peggior Stato terrorista al mondo, che non riconosce neppure l’esistenza di uno Stato di Palestina e che, alcuni giorni fa, intervistato da Giorgio Mottola di Report, è riuscito a dire queste parole oscene: “Israele a Gaza non ha commesso crimini di guerra”.

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