A. Di Battista: “La Nato sta perdendo la guerra in Ucraina”

Alessandro Di Battista – 22/01/2025

https://alessandrodibattista.substack.com/p/la-nato-sta-perdendo-la-guerra-in

 

Alcuni giorni fa Giorgia Meloni ha detto che la Russia si è impantanata in Ucraina. È verissimo che all’inizio dell’invasione Mosca avesse altri piani. Credevano, erroneamente, di costringere alla resa l’Ucraina (dunque alla neutralità) in poco tempo. Non immaginavano la mole di armamenti a disposizione di Kiev, armi accumulate negli anni grazie al supporto della NATO.

Ma c’è un’altra verità da raccontare. La Russia, descritta come fosse un Paese sull’orlo della bancarotta, abitato da orde di dissidenti anti-putiniani, totalmente dipendente dalla vendita di gas in Europa, dotato di un esercito simile a un’armata Brancaleone, pieno zeppo di disertori, incapace di produrre armi, ecc., ecc., ecc., beh, un Paese così sta (seppur lentamente, come è tra l’altro accaduto sempre nella sua storia) vincendo una guerra in Ucraina che non è soltanto una guerra contro l’Ucraina.

La NATO combatte in Ucraina con la carne ucraina ma con armamenti propri, propri esperti, propri tecnici, con le proprie intelligence. La guerra che sta logorando l’Europa da tre anni non è una guerra Russia-Ucraina ma una guerra Russia-NATO in Ucraina. E ripeto, la sta vincendo la Russia.

Ricordate cosa disse Biden nel luglio del 2023? “Non credo che la guerra in Ucraina possa continuare per anni. La Russia ha già perso la guerra”.

All’epoca la Meloni, oggi trumpiana convinta, pendeva dalle labbra di Biden. Incontri, baci sulla fronte, mano nella mano, frasi sdolcinate e vile obbedienza.

La Meloni, così come Draghi, ha obbedito agli ordini di Washington senza fare una piega. Draghi, quello del “volete la pace o i condizionatori”, è stato uno degli artefici della folle strategia europea in Ucraina. Una strategia portata avanti anche grazie alle menzogne.

Nel settembre 2022 Draghi, intervenendo all’Assemblea generale delle Nazioni Unite, disse: “L’esito della guerra è ancora incerto ma Kiev sembra aver acquisito un vantaggio strategico importante. Le sanzioni hanno avuto un effetto dirompente sulla macchina bellica russa”.

Balle, balle, soltanto balle. Mosca (come sempre avvenuto nella sua storia) ha avuto bisogno di tempo per riorganizzarsi e riorganizzare la sua produzione militare. Io raccontai tutto questo proprio in quel periodo, dopo aver visitato la regione degli Urali, dove vengono prodotti molti sistemi d’arma russi. Raccontai che le fabbriche non si fermavano mai e che non facevano altro che assumere. Venivo descritto come filo-putiniano per quel che dicevo.

Oggi, a distanza di anni da quelle false dichiarazioni dei leader del Blocco occidentale (ricordo anche Letta che sosteneva che in pochi giorni l’economia russa sarebbe crollata o la von der Leyen, con Meloni al seguito, promettere la sconfitta militare della Russia), la verità viene a galla.

Ieri sera a DiMartedì, Massimo Giannini ha detto che non è stato un gran bell’affare sostituire il gas russo con il Gnl statunitense, che costa, parole sue, “dieci volte tanto”. Io l’ho detto prima che la sostituzione iniziasse.

Ma ci sono altre dichiarazioni che, con ritardo colpevole, descrivono la realtà.

Alcuni giorni fa, come ho già ricordato su questo canale, Mark Rutte, segretario generale della NATO, ha detto: “La Russia ora produce in tre mesi ciò che tutta la NATO sta producendo da Los Angeles fino ad Ankara in un anno intero”. Adesso rileggete quel che sosteneva Draghi.

Ci hanno riempito di balle per prolungare una guerra che aveva un solo obiettivo: indebolire l’Europa più che la Russia. Missione compiuta, tra l’altro. Oggi, un’Europa debolissima e dipendente dal gas liquido nordamericano, non ha armi per fronteggiare la politica dei dazi qualora Trump dovesse passare dalle minacce ai fatti. L’Europa sarà costretta a comprare più merci e più gas USA. E tutto questo è avvenuto grazie a una guerra che sarebbe stato possibile chiudere mesi fa, anni fa, a vantaggio, tra l’altro, soprattutto del martoriato popolo ucraino.

Adesso leggete queste parole. Le ha pronunciate ieri Guido Crosetto, ministro della Difesa, in Senato.

“L’iniziativa, ormai, è stabilmente in mano alle truppe russe impegnate soprattutto nei settori orientali dell’Ucraina”.

Si parla a lungo della propaganda russa. Esiste, è innegabile. Ma non credo abbia raggiunto i livelli penosi della propaganda della NATO, del Blocco occidentale e dell’Unione Europea.

Sharing - Condividi