[CIVG Informa] Dossier/ Le catene della guerra in Italia. I fornitori in Emilia Romagna

Rassegna 15/02/2025N.237

Dossier/ Le catene della guerra in Italia. I fornitori in Emilia Romagna

Linda Maggiori

29 gennaio 2025

Con i venti di guerra che soffiano sempre più forti, l’industria della difesa traina l’economia. Sempre più aziende civili stanno convertendo parte (o tutta) della loro produzione al settore bellico, si allunga la supply chain (catena dei fornitori) di chi produce armi o sistemi militari. Leonardo Spa, azienda statale con la maggior parte del fatturato nel settore militare, conta oltre 4000 fornitori in Italia, per lo più piccole e medie imprese. Sono aziende legate all’automotive, ai sistemi ottici, alla meccanica di precisione, all’idraulica, al packaging, alla cyber security che nascono come civili e, complice la crisi, si orientano ad una produzione dual use (civile e militare) in una “riconversione al contrario”.

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Notiziario Patria Grande – Gennaio 2025

PatriaGrande/CIVG

NOTIZIARIO GENNAIO 2025

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / L’ELEZIONE DI TRUMP

Trump versione 2025

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / ARGENTINA

Argentina, la tragedia di una società senza Stato

 

REBELION (CUBA) / ESTERI / LA SITUAZIONE IN COLOMBIA

Colombia: le cause profonde del caos socioeconomico e finanziario

 

GRANMA (CUBA) / INTERNI / INGERENZE USA

Trump revoca la rimozione di Cuba dalla lista nera degli Stati terroristi

TELESUR (VENEZUELA) / INTERNI / RESISTENZA ALLE INGERENZE

Maduro: il Venezuela si prepara alla lotta permanente per la democrazia

 

TELESUR (VENEZUELA) / ESTERI / CRONACA

Luigi Mangione e la violenza sterile

RESUMEN LATINOAMERICANO (CUBA) / OPINIONE / LE TENDENZE GLOBALISTE

Lo scisma imperialista e la politica woke

 

GRANMA (CUBA) / ESTERI / BRICS+

Cuba e Brics+, un’Alleanza che parte dall’Intelligenza Artificiale

GRANMA (CUBA) / INTERNI / LA SITUAZIONE ECONOMICA

La parziale dollarizzazione dell’economia contribuirà al controllo sulle divise circolanti

GRANMA (CUBA) / INTERNI / PRO GRAMMI SETTORI STRATEGICI

Prospettive della produzione petrolifera nazionale

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L’ecomafia: la responsabilità di un’intera classe politica bipartisan.

ReteAmbientalista

La Corte europea dei diritti umani (Cedu) condanna l’Italia per aver messo a rischio la vita degli abitanti della Terra dei Fuochi, dove oggi vivono 2,9 milioni di persone e dove gli scarichi illeciti di rifiuti pericolosi e le morti non sono un capitolo chiuso, qui, dove la criminalità organizzata ha gestito il traffico di rifiuti provenienti da ogni parte d’Italia, dalle concerie ai petrolchimici, fino alle industrie di alluminio, distruggendo la fertilissima Campania Felix, della quale non è rimasto più nulla. Nella vasta area della regione Campania, tra Caserta e Napoli, compromessa dagli interramenti e dalle sostanze tossiche, le bonifiche vanno a rilento e c’è chi ancora aspetta i risultati dello studio Spes, un biomonitoraggio sulla popolazione residente promosso nel giugno 2016 da Istituto Zooprofilattico Sperimentale del Mezzogiorno e Istituto Pascale. Spesa: 30 milioni di euro.

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Liberare Ismail Lghazaoui, adesso

BDS

Vi invitiamo ad agire immediatamente per fare pressione sulle repressive autorità Marocchine affinché rilascino immediatamente il difensore dei diritti umani e ingegnere agricolo Marocchino Ismail Lghazaoui, ingiustamente imprigionato per aver esercitato il suo diritto costituzionale alla libertà di espressione.

La sua instancabile difesa dei diritti dei palestinesi lo ha reso un bersaglio della repressione da parte del regime autoritario Marocchino, complice del genocidio di Israele in corso contro il popolo Palestinese attraverso la sua vergognosa normalizzazione e alleanza militare con l’Israele dell’apartheid.
Il crimine di Ismail? Chiedere di protestare contro l’attracco di navi che trasportavano equipaggiamento militare americano per le forze genocide di Israele, navi a cui è stato negato l’ingresso dallo Stato Spagnolo, ma accolte dai porti Marocchini.

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Uniti si vince!!!

Cobas

10 Febbraio 2025

Dal 17 gennaio u.s. 48 lavoratrici e lavoratori, dopo decenni di lavoro precario in appalto presso gli uffici amministrativi della ASL Roma 1, prima in qualità di dipendenti di società esterne e negli ultimi 4 anni con contratto di somministrazione, sono rimasti senza lavoro. La giunta Rocca giustifica ipocritamente il mancato rinnovo con l’internalizzazione delle attività e la sostituzione del personale precario con neoassunti tramite procedure concorsuali, pur sapendo della falsità di quanto afferma, in considerazione che le posizioni occupate per decenni da questi lavoratori sono tutt’ora vacanti, con grave danno per il servizio sanitario pubblico reso ai cittadini, ovvero le medesime attività sono state affidate nel frattempo a cooperative esterne.

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La nostra solidarietà concreta continua – Gennaio 2025 Kosovo Metohija

S.O.S. KOSOVO METOHIJA / S.O.S. Yugoslavia – ONLUS

 

S.O.S. KOSOVO METOHIJA

 

Grazie all’enorme e difficoltoso impegno delle nostre Radmila e Gordana si è conclusa la campagna disolidarietà con le famiglie più in difficoltà in Kosovo e tra i profughi a Nis, dell’Associazione  Srecna Porodica (vedove e profughe di guerra) e dell’Associazione Madri dei Rapiti e Scomparsi del Kosovo Methoija di Nis

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La forza di un progetto concreto, non di un sogno

Luigi Mezzacappa

L’ingegner Adriano Olivetti

Si dichiarava antifascista, e tutta la sua famiglia si comportò sempre con coerenza, salvando e guidando la fabbrica al riparo del delirio bellico. In qualche caso, arrivò anche a rischiare la vita per proteggere chi era finito nel mirino dei nazisti. Però rifiutava con veemenza l’etichetta di comunista che gli affibbiava con disprezzo chi non lo conosceva o capiva, per screditarlo agli occhi della nascente borghesia industriale o a quelli degli elettori quando intentò la carriera politica. Si proclamava socialista-liberale, o cristiano-socialista: “Tutt’al più” – diceva – “sono comunitarista”. Soprattutto, si dichiarava anti-partitico. Non riusciva a credere che il sistema della rappresentanza attraverso i partiti potesse esprimere un’autentica democrazia: troppo esposto agli interessi del denaro e dei prepotenti.

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La nostra solidarietà concreta continua – gennaio 2025

SOS YUGOSLAVIA – ONLUS

S.O.S. Yugoslavia

Anche il “Progetto di sostegno alla scuola elementare ‘Vuk Karadžić’ di Dragušica,”  è stato completato.

La targa sulla scuola per i martiri della lotta di liberazione jugoslavi del villaggio

 

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Conclusa trattativa aeroportuale in Toscana, lavoratori assunti alle stesse condizioni

CUB

28 gennaio 2025

A seguito dell’odierno incontro sindacale con Consulta, stiamo procedendo in queste ore alla sottoscrizione del verbale di accordo. Nel verbale è scritto che verrà applicata la clausola sociale includendo le garanzie richieste a tutela dei lavoratori.

Tutti i lavoratori saranno assunti da Consulta spa il 1 di febbraio 2025, alle medesime normative e retributive presenti al 31 gennaio 2025 (compreso eventuali superminimi individuali), non ci sarà il periodo di prova, viene poi mantenuta la stessa sede di lavoro e, per chi ne beneficiava (ossia gli assunti a tempo indeterminato prima del Marzo 2015), delle tutele previste all’art. 18 legge 300/1970.

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Resoconto incontri su OGM in Piemonte – nascita coordinamento piemontese contro i nuovi OGM

Statale 590

Ciao!

La scorsa settimana, tra il 15 e il 18 gennaio, si sono tenuti in Piemonte quattro incontri (a Canelli, Alessandria, Torino e Monteu Da Po) sul tema dei nuovi OGM/NGT (New Genomic Techniques – Nuove Tecniche Genomiche).

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Proposta di legge israeliana per facilitare gli acquisti di terreni ai coloni nella Cisgiordania occupata

Middle East Monitor

28 gennaio 2025

Coloni armati ,pro tetti dai soldati israeliani, marciano per una via della città vecchia di Hebron. Foto: Mamoun Wazwaz/Anadolu Agency

Il Comitato Ministeriale Israeliano per la Legislazione ha approvato domenica una proposta di legge volta ad agevolare gli acquisti di terreni ai coloni ebrei nella Cisgiordania occupata. In base alle attuali normative, ai coloni israeliani è proibito acquistare direttamente terreni, possono acquisire proprietà solo tramite società registrate presso l’amministrazione civile israeliana.

Secondo Haaretz la proposta di legge mira a rimuovere queste restrizioni e ad abrogare formalmente una legge di epoca giordana che proibisce l’affitto o la vendita di beni immobili a individui che non siano giordani, palestinesi o di discendenza araba.

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(Esselunga): pagheranno (forse) gli ultimi della fila e intanto …. (porto di Genova ) si continua a morire.

Comitato per la difesa della salute nei luoghi di lavoro e nel territorio

 9 Febbraio 2025

Qualche giorno fa la procura di Firenze ha indagato ufficialmente 3 dipendenti della società abruzzese che effettuavano alcuni lavori nel cantiere Esselunga dove, per il crollo di un pilastro, un anno fa morirono 5 operai e altri 3 rimasero feriti. Secondo i PM i calcoli dei carichi erano sbagliati, l’armatura del cemento insufficiente e il personale “non adeguato”.

Neanche una parola, però, sul caos del cantiere, dove pare operassero circa 30 ditte appaltatrici, che neppure sapevano l’una cosa stessero facendo le altre.

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COMUNICATO stampa del Forum di Belgrado per un Mondo di Eguali,sulla situazione in SERBIA

Enrico Vigna

 

Di fronte alla grave crisi interna che sta travolgendo il governo e la società serba in queste settimane, che potrebbe definitivamente travolgere le istituzioni, lo stato e la società serba, portando a scenari di “colonizzazione” del paese su tutti i fronti,  e all’occupazione straniera dei punti nevralgici politici, economici, militari e culturali: il Consiglio centrale del BF, ha emesso questo comunicato in cui precisa e propone passi e azioni basilari per salvaguardare e contribuire al futuro delle Serbia e del popolo serbo.

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2.000 miliardi di danni. La lobby dei Pfas e l’inciucione italiano

Lino Balza

20 gennaio 2025

Rispetto a quando per la prima volta (1990) scrivemmo che lo stabilimento di Spinetta Marengo scaricava Pfas in Bormida. Rispetto a quando dai primi anni 2000 eravamo in pochi, se non i  soli, a diffondere sui Pfas informazioni e documenti internazionali sempre più allarmanti, anche trasmettendoli -come Movimento di lotta per la salute Maccacaro– in forma di esposti (venti) alla Procura di Alessandria. Ebbene, rispetto a quei tempi, fino a quelli odierni, per tutti i quali ci appuntiamo la medaglietta di indefessa costanza, ebbene oggi si può affermare che la tragedia Pfas primeggia quasi in tutti gli organi di informazione, merito anche negli ultimissimi anni dell’accelerata mediatica della campagna di Greenpeace in Italia ( http://bit.ly/3FAJ7H0 ). Meglio tardi che mai. Ma non ancora a sufficienza.

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Notizie dal MONDOMULTIPOLARE – Gennaio 2025

Enrico Vigna

Informazioni e Notizie

in breve, dai paesi e popoli che hanno intrapreso un nuovo cammino e progettualità, non più soggiogati ad interessi e politiche subordinate agli interessi unipolari occidentali, bensì fondati su interessi, indipendenza e sovranità nazionali.

 

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UNICEF: quasi 500 milioni di bambini colpiti dai conflitti

Nigrizia

14 Gennaio 2025

 

 

Secondo un recente report, è in corso una “nuova era di crisi” per l’infanzia.

Sull’Africa, pesano molto non solo i conflitti armati ma anche il cambiamento climatico e il debito, che soffoca gli investimenti in istruzione e sanità

473 milioni. Quasi mezzo miliardo. È il numero di bambini nel mondo (più di uno su sei a livello globale) che nel 2023 viveva in aree colpite da conflitti armati. Una cifra che rappresenta quasi il doppio rispetto agli anni Novanta. 

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I poteri occidentali, dalla UE, alla NATO, agli USA, stanno muovendo con risolutezza verso Belgrado! Cosa succederà alla Serbia?

Enrico Vigna

2 febbraio 2025

 

 

Il governo serbo è sotto dure pressioni. Dalle proteste di piazza continue da tre mesi, ai tentativi di secessione della Vojvodina, alle intimidazioni in Kosovo, ai ricatti economici della UE, alle minacce della NATO e all’ultimatum di Trump. Lo scenario è da tipica “rivoluzione colorata”. Se questo governo cede, il paese sarà definitivamente in mani straniere. Fortissime preoccupazioni a Mosca. 

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