firma per la pace

“Meloni respinga la proposta di Von der Leyen!” – petizione online

Byoblu – https://www.byoblu.com/vogliamo-pace-stato-sociale-e-beni-comuni-non-armi

Vogliamo pace, Stato sociale e beni comuni, non armi.

MELONI RESPINGA LA PROPOSTA DI VON DER LEYEN

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Con questa petizione desideriamo opporci alla folle e pericolosa corsa alla guerra e agli armamenti che i principali rappresentanti europei desiderano intraprendere. Chiediamo che gli ingenti fondi da destinare alle armi siano invece spesi per la pace, il bene pubblico e lo Stato sociale.

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Sta per essere pubblicato, in vista del Consiglio Europeo del 6 marzo, un documento a firma di importanti accademici e tecnocrati, intitolato “A European Project to protect its Citizens” ispirato al ‘facciamo qualcosa’ di Mario Draghi, con Elsa Fornero attivamente coinvolta in cerca di firme eccellenti.

Il documento, dall’inquietante tono bellicista, volto a terrorizzare gli europei nei confronti di una presunta (ed immaginaria) offensive russa, richiede procedure semplificate per gli stanziamenti militari, possibilità di scostamento dal patto di stabilità (soltanto per spese belliche, naturalmente, secondo i migliori dettami dell’austerity) e addirittura la modifica dei trattati europei, nati da un’esigenza di pace dopo la tragedia della seconda Guerra Mondiale, che ora si vogliono adattare ad un’Europa di guerra che da sola fronteggia impavida l’avanzata del nemico russo col quale oggi proditoriamente si sarebbe alleato Donald Trump. 

Il 15 marzo a Roma ci sarà una manifestazione convocata da Michele Serra, con un articolo sulla Repubblica, giornale di proprietà della famiglia Elkann, grande beneficiaria degli stanziamenti bellici con Iveco e con Rolls Royce, che a sua volta invoca una specie di orgoglio europeo da riscattare contro lo spettacolo avvenuto nello Studio Ovale e l’umiliazione di Zelensky. 

L’Europa (beninteso se non si riarma) sarebbe una specie di vaso di coccio fra vasi di ferro. Alla manifestazione, hanno aderito falchi dell’austerity fra questi Carlo Calenda e sinistri arcobaleno come Nicola Fratoianni. 

Forse pregustando l’impatto sull’occupazione di un importante stanziamento nel riarmo, hanno aderito, finalmente di nuovo uniti, i sindacati confederali. 

Da giorni si parla di un fantasmagorico stanziamento di 800 miliardi per la difesa Europea ad opera di Ursula von der Leyen. 

Ciò in realtà altro non può essere, a diritto vigente (di qui la proposta di modifica dei Trattati dei megafoni draghisti) che una proposta al Consiglio Europeo che può decidere solo all’unanimità degli Stati membri. 

Noi sottoscritti consideriamo quella di von der Leyen una proposta indecente dettata puramente dalla corrotta politica dell’austerity e invitiamo il Governo italiano a prendere una posizione apertamente e nettamente contraria a questa mossa reazionaria. Contro il draghismo il Governo Meloni è stato eletto. È questo il momento di dimostrare la propria lontananza dall’ideologia neocon di esportazione violenta e armata della pseudo-democrazia all’occidentale, che oggi fortunatamente anche l’amministrazione statunitense ha deciso di abbandonare.

Ottocento miliardi dedicati alla difesa contro un pericolo inesistente e artatamente creato quale quello di una attacco russo ad un qualsiasi paese NATO, significa semplicemente dilapidare risorse drammaticamente necessarie per lo Stato sociale, la sanità pubblica, le pensioni, la scuola, i sussidi di disoccupazione, i trasporti locali.

Come Popolo dobbiamo difendere tutte quelle conquiste di civiltà che le tecnocrazie globaliste, supportate da governi tecnici e maggioranze Ursula che rispondono solo alle élites finanziarie e alle loro ideologie imperialiste e neocon, hanno devastato in nome di qualche emergenza per tutta la prima parte del nostro secolo.

È giunto il momento che un grande Stato Europeo, fondatore di quell’Europa di pace voluta da grandi statisti come Schumann, Spinelli e Adenauer dica basta a questa vergogna.

In Germania la maggioranza Ursula è stata resa possibile per 13.500 voti. In Francia, declassata da Moody’s per la sua instabilità politica e per debiti, un Macron debolissimo mostra completo disprezzo per la volontà del Popolo. In Romania si annullano le elezioni per evitare la vittoria di un candidato contrario alla logica dell’austerity guerrafondaia.

Come possiamo ancora a lungo tollerare tutto questo? Vogliamo pace, Stato sociale e beni comuni, non armi. Salutiamo perciò con gioia la volontà della nuova amministrazione americana di impegnarsi senza ipocrisie ad arrestare questo assurdo conflitto in Europa. Anche noi riteniamo che ogni leader politico che gioca con la terza Guerra Mondiale debba andarsene.

FIRMA LA PETIZIONE CONTRO LE ARMI, PER LA PACE, IL BENE COMUNE E LO STATO SOCIALE E UNISCITI AD ALTRI 6657 FIRMATARI

 

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