Alessandro Di Battista – 05/05/2025
https://alessandrodibattista.substack.com/p/una-ristoratrice-si-schiera-contro
A Napoli una ristoratrice, Nives Monda, ha avuto il coraggio di non tacere. Vi racconto quello che è successo.
Due turisti israeliani iniziano a raccontare quanto sia meravigliosa Israele: lei si avvicina e fa presente che quello Stato sta compiendo un genocidio e sta massacrando decine di migliaia di civili palestinesi. Apriti cielo. I due turisti hanno pensato bene di impugnare il telefonino e immortalare la “terribile” discriminazione subita.
Sì, perché ormai basta questo – non sostenere il genocidio – per essere linciati pubblicamente. Nives non ha nulla contro il popolo israeliano. Ce l’ha con chi nega i crimini che lo Stato d’Israele sta commettendo ogni giorno nella Striscia di Gaza e in Cisgiordania. E ha tutto il diritto, anzi il dovere, di dirlo. Ancor di più nel suo locale.
Sui social ha spiegato l’accaduto: «Alla fine del pasto si mettono a parlare con il tavolo accanto e gli dicono che sono israeliani e di quanto è bella Israele e di andare a visitarla. A quel punto, capisco, mi avvicino e gli dico della nostra scelta di aderire alla campagna contro l’apartheid israeliano e contro il genocidio palestinese. E loro iniziano ad attaccarmi con arroganza, accussarmi di antisemitismo e a minacciarmi, urlandomi contro e riprendendomi con il cellulare». E aggiunge: «È evidente che la presa di posizione è improcrastinabile; per questo noi ripubblichiamo la posizione assunta dal nostro esercizio commerciale e invitiamo tutti gli esercenti a farlo #StopGenocideOfPalestinians».
Poi, la Taverna Santa Chiara – il luogo dove è avvenuta la fantomatica discriminazione – pubblica anche un comunicato stampa. Leggetelo:
“Nella giornata di sabato 3 maggio, nel nostro esercizio, siamo stati vittime di un episodio a scopo intimidatorio da parte di una avventrice che, dopo aver pranzato nel nostro locale, ha iniziato a parlare ad alta voce, facendo chiaramente intendere di essere sostenitrice dei crimini internazionali del governo israeliano contro il popolo palestinese. A quel punto, da cittadini coscienziosi quali siamo, abbiamo evidenziato che condanniamo il genocidio palestinese in atto, quale crimine contro l’umanità.
La turista ha immediatamente iniziato ad accusarci di antisemitismo, di sostenere il popolo palestinese che, nelle sue parole, lei individuava come popolo di terroristi e, quindi, di essere noi stessi a supporto di terroristi. La turista, nel frattempo, ha iniziato a riprendere noi e i nostri lavoratori, nonché altri clienti senza consenso di chi veniva ripreso (inclusi minorenni di un’altra famiglia di clienti), per poi diffondere il video in rete (un reato), diffamandoci come sostenitori del terrorismo e antisemiti (un altro reato) e scatenando una campagna di odio che da ieri sfocia in messaggi anonimi con minacce di: 1) Spedizioni punitive; 2) Distruzione del locale; 3) Violenza fisica nei confronti della proprietaria e dello staff; 4) Auspici di stupro della proprietaria (tutti reati).
La nostra unica responsabilità è quella di aver preso posizione, nell’ambito della campagna degli Spazi Liberi dall’apartheid israeliano, contro il genocidio palestinese in atto. Alla luce della campagna di odio e mezzo social che è stata scatenata e delle minacce ricevute, volte a minare anche la nostra incolumità personale nonché l’andamento della nostra attività, sporgeremo formale querela.
I nostri legali, inoltre, hanno mandato di segnalarci tutte le diffamazioni a mezzo social e a mezzo stampa che ci accusano, falsamente, di aver cacciato chicchessia dal locale, come dimostra lo stesso video diffuso dalla coppia.
Nel nostro locale, che accoglie da sempre persone di ogni nazionalità, fede ed etnia, non possiamo tollerare e continueremo a non tollerare alcuna forma di esternazione razzista, sia essa ispirata da antisemitismo, islamofobia, o, come in questo caso, razzismo antipalestinese.
E infatti il suo ristorante ha addirittura un manifesto. Un manifesto più chiaro di quello dei partiti italiani:
“Questo esercizio si dichiara contro la politica di discriminazione, colonizzazione e segregazione che Israele utilizza nei confronti del popolo palestinese e che viola i principi e i dettami del diritto internazionale e le risoluzioni ONU sui diritti umani. Oggi, di fronte al genocidio che è in atto ad opera del governo Netanyahu, evidenziamo questa posizione in modo chiaro a tutte le persone che frequentano lo spazio”.
In un mondo dove l’opportunismo e il conformismo regnano sovrani, persone come Nives Monda fanno la differenza. Se ce ne fossero di più, se più cittadini decidessero di schierarsi invece che abbassare la testa forse questo mondo sarebbe davvero un posto più giusto.

