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“La Meloni sarà sempre responsabile”

Alessandro Di Battista – 14/05/2025

https://alessandrodibattista.substack.com/p/la-meloni-sara-sempre-responsabile

 

Israele vuole che tutti si inginocchino. Che nessuno osi fiatare. E in Italia obbediscono.

In che Paese viviamo? Dopo la vergognosa aggressione verbale subita da una ristoratrice napoletana “colpevole” di aver semplicemente spiegato a due turisti israeliani che a Gaza c’è un genocidio, ieri è accaduto qualcosa di ancora più grave.

La polizia è salita all’interno di un palazzo. È entrata in una proprietà privata. Ripeto: una proprietà privata. Il motivo? Una famiglia aveva esposto, dal proprio balcone, la bandiera della Palestina. Nessuna provocazione, nessuna violazione di legge. Solo un gesto pacifico, simbolico, politico.

Sofia Mirizzi, la proprietaria, ha spiegato: “Non stavamo violando alcuna legge. Stavamo semplicemente esercitando il nostro diritto di espressione in uno spazio che ci appartiene”. Sapete cosa le hanno fatto intendere? Che la bandiera andava tolta perché da lì a poco sarebbe passato il Giro d’Italia e sarebbe stata inquadrata dalle telecamere. Avete capito bene. La bandiera palestinese non può apparire nemmeno per caso in uno scorcio televisivo.

Qualcuno mi dice: “Parli sempre di Palestina”. Sì. E continuerò a farlo. Perché oggi la parola Palestina non indica solo un popolo massacrato. Indica noi. Indica la libertà che ci stanno togliendo. La libertà di esprimere un’opinione, di alzare una bandiera, di raccontare i fatti. Il genocidio palestinese ci riguarda. Non è un genocidio lontano. È un genocidio del quale l’Italia è complice.

Ci riguarda perché riguarda la libertà di stampa. Ci riguarda perché viene perpetrato su una sponda del nostro stesso mare. Ci riguarda perché dimostra, ogni giorno di più, la totale sudditanza del nostro governo a Tel Aviv e a Washington.
Come vi dicevo oggi, perfino Macron – uno dei peggiori presidenti della storia francese, architetto del disastro ucraino e vassallo NATO – ha avuto un sussulto di dignità. Ha definito “vergognoso” il comportamento di Israele. Ha osato dire che “quello che fa il governo Netanyahu è inaccettabile”. Ha parlato di possibile revisione degli accordi UE-Israele. Nulla di rivoluzionario, ma almeno ha parlato. E ci auguriamo che queste non siano solo parole.

Sapete come ha reagito Netanyahu? L’ufficio del primo ministro israeliano ha dichiarato: “Macron ha scelto di schierarsi con un’organizzazione terroristica islamista sanguinaria. Diffama Israele. Chiede che Israele si arrenda. Ma Israele non si arrenderà.”

Ecco il punto. Israele vuole che tutti si inginocchino. Che nessuno osi fiatare. E in Italia obbediscono. La “patriota”, la “sovranista”, la “voce forte in Europa”. Oggi in aula ha detto questo:

“Non abbiamo condiviso diverse scelte, non condividiamo le recenti proposte del governo israeliano e non abbiamo mancato di dirlo ai nostri interlocutori, consapevoli come siamo pero’ che non e’ stata Israele ad iniziare le ostilità e che c’era un disegno, come ho detto varie volte, alla base dei disumani attacchi di Hamas, della crudeltà rivolta contro gli ostaggi. Quello era un disegno che puntava all’isolamento, e questo non può non farci riflettere su quanto sarebbe pericoloso assecondare il disegno dei terroristi che non si sono fatti scrupoli a sacrificare la vita sia di israeliani che di palestinesi, pur di perseguire i propri scopi”.

Bugie. Questa è una tecnica di comunicazione volta a giustificare. Questa è la narrazione che assolve Israele. Come se la storia iniziasse il 7 ottobre.

E prima? Prima del 7 ottobre i palestinesi vivevano forse liberi? Avevano forse uno Stato? Diritti? Il disegno – cara Meloni – non è di Hamas. È di Israele. È un disegno che va avanti da decenni: colonizzare, occupare, deportare, annientare e uccidere bambini.

La Meloni sarà sempre corresponsabile davanti al tribunale della Storia dell’olocausto palestinese.

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