Giuseppe Salamone – 09/06/2025
https://giuseppesalamone.substack.com/p/lo-stato-terrorista-di-israele-rapisce
In una grave e deliberata violazione del diritto internazionale, le forze israeliane hanno attaccato e sequestrato la Madleen, una nave umanitaria appartenente alla Freedom Flotilla, mentre navigava in acque internazionali con a bordo aiuti essenziali destinati alla popolazione assediata di Gaza. L’operazione, condotta dalla marina militare israeliana, ha avuto luogo senza alcuna giurisdizione legale e si configura come un atto di pirateria di Stato.
Il sequestro della nave e il rapimento dell’equipaggio
Secondo testimonianze e documentazioni video diffuse direttamente dagli attivisti a bordo, l’equipaggio della Madleen si trovava in posizione non minacciosa, con le mani alzate e disarmato, al momento dell’assalto. La nave trasportava esclusivamente aiuti umanitari — medicinali, alimenti e forniture salvavita — destinati a una popolazione civile sottoposta da oltre venti mesi a un blocco considerato illegale da numerosi organismi internazionali.

Le forze israeliane, dopo aver circondato la nave con mezzi navali, hanno impiegato droni carichi di sostanze chimiche e intimidazioni verbali, prima di procedere con l’abbordaggio e il rapimento dei membri dell’equipaggio. Gli attivisti, si presume ora detenuti presso una base militare navale nel porto israeliano di Ashdod, verranno interrogati dalle autorità israeliane. Le loro identità sono attualmente oggetto di “verifica” da parte dell’esercito.
Israele ha tentato di giustificare l’operazione sostenendo che non ci sono stati feriti tra i soldati e che si tratta di una misura di sicurezza. Tuttavia, le immagini dell’equipaggio e la totale mancanza di minaccia smentiscono la narrativa ufficiale.
Una grave violazione del diritto internazionale
L’azione militare israeliana configura molteplici violazioni del diritto internazionale:
- Violazione della libertà di navigazione in acque internazionali, sancita dalla Convenzione delle Nazioni Unite sul diritto del mare;
- Sequestro illegittimo di civili disarmati, che costituisce una forma di privazione arbitraria della libertà;
- Ostacolo all’assistenza umanitaria, vietato dal diritto internazionale umanitario in contesti di emergenza civile.
Le condanne internazionali
L’ex direttore dell’Ufficio per i Diritti Umani delle Nazioni Unite, Craig Mokhiber, ha definito l’azione israeliana come “un attacco e una confisca della nave Madleen in palese violazione del diritto internazionale.” Mokhiber ha inoltre lanciato un appello alle Nazioni Unite affinché adottino misure concrete: “Espellete, isolate, sanzionate il regime ora.”
Attivisti e cittadini in tutto il mondo chiedono a gran voce l’immediato rilascio degli attivisti sequestrati e l’applicazione di sanzioni contro Israele da parte di tutti i governi i cui cittadini sono stati rapiti.
Il sequestro della Madleen rappresenta non solo un crimine contro chi si batte per i diritti umani, ma anche un attacco diretto all’idea stessa di legalità internazionale. Se la comunità internazionale non reagirà con fermezza, si sancirà un pericoloso precedente: quello dell’impunità per gli Stati che agiscono al di fuori della legge.
ISRAELE VA FERMATO PERCHE’ E’ IL CANCRO DEL MONDO!

