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Il 21 Giugno tutti in piazza contro il riarmo europeo

Forum Italiano dei Comunisti – 16/06/2025

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IL 21 GIUGNO TUTTI IN PIAZZA CONTRO IL RIARMO EUROPEO 
E PER SCONFIGGERE LA COAZIONE A RIPETERE DELLA DIVISIONE DEL MOVIMENTO CONTRO LA GUERRA

 

Noi siamo contro il sionismo e il genocidio a Gaza, siamo contro la NATO che sta dietro alla guerra in Ucraina e prepara la guerra contro la Russia. Siamo contro il governo Meloni che sta dentro il meccanismo delle guerre. Siamo con l’Iran e contro l’aggressione dei nazisti israeliani.

Questo per mettere in chiaro che non ci sono ambiguità sulle nostre posizioni, ma siamo anche contro chi tenta di scambiare il proprio punto di vista per un’azione politica che sia in grado di condizionare il corso degli avvenimenti e commette il solito errore che accompagna chi si nasconde dietro il movimento per coprire la propria cialtroneria politica e altro ancora.

Stiamo parlando della manifestazione indetta per il 21 giugno contro il riarmo. Anzi, delle manifestazioni perchè per quella data ne sono previste due. Una convocata a Porta San Paolo da una serie di associazioni pacifiste, in concomitanza con iniziative analoghe a livello europeo e l’altra da strutture di movimento che si raduneranno a piazza Vittorio, sempre a Roma.

Ebbene, ognuno è libero di manifestare come e dove vuole ma in questo, come in altri casi, siamo in presenza di qualcosa di diverso. Si tratta, e non da adesso, di una volontà concorrenziale che ha ben poco a che fare con la lotta contro la guerra e molto invece con l’intento stupidamente suprematista di chi vede il dito e non la luna quando definisce l’obiettivo da raggiungere.

La questione va avanti da tempo e si è manifestata clamorosamente in occasione del 5 aprile quando Giuseppe Conte ha portato in piazza 100.000 persone e qualcuno ha pensato bene di organizzare un’azione concorrenziale a pochi metri di distanza e con la partecipazione di alcune decine di persone. Peraltro la manifestazione di Conte era stata annunciata quando i “volenterosi” si erano radunati a Piazza del Popolo, sempre a Roma, per sostenere il progetto di riarmo europeo.

Anche in questa occasione si è imposta la logica di chi arriva prima e invece di ragionare su come affrontare la nuova fase si è improvvisata una manifestazione “antagonista” che ha raccolto i soliti noti che scendono in piazza ad ogni stormir di fronde per dimostrare che esistono politicamente. Si erano accorti costoro che le cose stavano rapidamente cambiando e la questione di Gaza e del Medio Oriente e della guerra in Europa, stava mettendo in movimento una situazione molto più ampia e articolata?

Sembrerebbe di no a giudicare dal fatto che hanno ignorato la manifestazione su Gaza del 7 giugno a San Giovanni a Roma che ha coinvolto circa 300.000 mila persone. In quell’occasione non c’è stato antagonismo organizzato, ma l’incapacità di capire l’importanza politica dell’evento, declassandolo nella sua rilevanza e meritando così, come era ovvio, un’evidente marginalità rispetto alla pretesa di rappresentare le istanze del movimento di solidarietà coi palestinesi.

Ora ci risiamo. L’Europa con l’UE e in prima fila il Regno Unito accelera i progetti di riarmo e sfida la Russia e dunque se si scende in piazza bisogna lasciare il segno, a futura memoria per il governo Meloni, e invece si ripete il rito della divisione motivata da priorità che non hanno nessuna rilevanza rispetto all’importanza oggettiva dell’evento.

Fino a quando andrà avanti questa logica e si aprirà finalmente un dibattito che impedisca che si ripetano comportamenti che non tengono conto che per battere i fautori delle guerre bisogna trovare la forza e i modi per cambiare le cose?

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21 Giugno a Roma

 

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