Newsletter n.25 del 20 giugno 2025
Un movimento di massa per fermare la Terza guerra mondiale
La Terza guerra mondiale è già in corso, l’economia di guerra è già in corso, il genocidio del popolo palestinese in mondovisione è già in corso, l’esercito che va nelle scuole superiori e nelle università ad arruolare studenti è già una realtà, gli ospedali e i presidi medici chiudono e i trasporti pubblici sono allo sbando, lo smantellamento dell’apparato produttivo e la conversione all’industria bellica sono già in corso.
Chi sia a chiamare centinaia di migliaia di persone in piazza è un dato secondario. Oggi ci riesce la Rete Stop rearm Europe? Va benissimo e, anzi, bisogna impegnarsi affinché se oggi scendono in piazza centinaia di migliaia di persone, domani siano un milione.
Che le pretestuose accuse di ambiguità della Rete Stop rearm Europe siano sciocchezze irresponsabili è confermato anche dal fatto che a determinare il contenuto delle mobilitazioni non è mai solo chi le promuove, ma anche chi vi partecipa. Soprattutto se si tratta di una moltitudine di persone. E dove ci sono le masse popolari, lì devono starci i comunisti, proprio per non lasciare la mobilitazione in mano ai faccendieri della sinistra borghese o, peggio ancora, ai “capipolo” reazionari.
Noi pensiamo che sia necessario fare un passo in più, non soltanto “esserci”.
Pensiamo che i comunisti debbano avere un ruolo nel mobilitare la classe operaia, gli studenti, i pensionati e il resto delle masse popolari a partecipare; nel far confluire quelli che si riesce già a mobilitare in un movimento unitario e nel promuovere la linea e gli obiettivi dei comunisti in un simile contesto di attivismo e partecipazione delle larghe masse.
Volantino per la giornata nazionale di mobilitazione contro la guerra del 21 giugno a Roma
Guardiamoci, in questa piazza. Non è il momento di ragionare “sui numeri”, perché saremmo sempre pochi, se l’illusione è quella di essere abbastanza per convincere il governo Meloni a staccare al spina (quella italiana) al riarmo, all’economia di guerra, alla sottomissione alla Nato e alla Ue, alla complicità con i terroristi dello Stato illegittimo d’Israele.
Guardiamoci per dirci la verità. Siamo tutti diversi. Partiti, associazioni, sindacati, movimenti, singole persone che hanno ognuna la propria idea, ognuno fa una propria analisi della situazione, ognuno ha le sue convinzioni politiche, religiose, morali. Ma tutti, tutti, siamo mossi dalla volontà e dalla necessità di FARE QUALCOSA di concreto ed efficace per sottrarre l’Italia dalla complicità con quelli che soffiano sul fuoco della Terza guerra mondiale.
Dobbiamo perseguire la più ampia unità. Ognuno deve contribuire attivamente a sviluppare il movimento unitario, di massa e popolare contro la Terza guerra mondiale. Questo vuol dire imparare a combinare le iniziative dei promotori delle marce pacifiche e delle fiaccolate con le azioni militanti, valorizzare tanto le comunità dei cattolici di base che gli organismi giovanili di movimento. Bisogna valorizzare il contributo di tutti, quale che sia la forma: il movimento contro la guerra, per essere efficace, deve “dilagare” fino a rendere impossibile, o per lo meno molto difficile, il “normale funzionamento” del paese.
Noi chiamiamo tutti coloro che hanno a cuore lo sviluppo del movimento contro la Terza guerra mondiale e la causa del popolo palestinese a contribuire affinché mille iniziative di base rendano ingestibile il paese al governo Meloni e a tutti gli altri partiti delle Larghe Intese che lavorano per tenere l’Italia sottomessa alla Nato, agli Usa ai sionisti e alla Ue.
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Fantomatico progetto nucleare iraniano. Smascherare le balle di Usa e Israele!
Una vergognosa messinscena con tanto di fialetta con antrace agitata da Kofi Annan per giustificare l’interventismo americano contro l’Iraq fu il pretesto per la seconda guerra del golfo che costò migliaia di morti, compresa quella del leader del paese Saddam Hussein, e decenni di governi fantoccio sottomessi agli Usa. Oggi la storia si ripete, o quasi, con Israele a giurare e spergiurare sugli enormi armamenti nucleari iraniani e l’imminente conflitto nucleare da sventare.
Da Gaza a Roma. La marcia globale è in tutto il mondo
Lo scorso 15 giugno sarebbe dovuta partire da Al-Arish, in Egitto, la Global March. Migliaia di attivisti provenienti da 54 paesi di tutto il mondo erano pronti a percorrere 48 chilometri a piedi fino a Rafah nel tentativo di costringere le autorità sioniste a rompere l’assedio a Gaza e permettere l’ingresso degli aiuti umanitari bloccati dallo stato genocida d’Israele.
Già dalla notte dell’11 giugno però, circa 200 persone sono state fermate all’aeroporto al Cairo dove sono state private di telefoni e passaporti.
Vigilanza rivoluzionaria
Infiltrazioni poliziesche, “tenuta democratica” del paese, attività politica “alla luce del sole”: cosa insegna la vicenda di Potere al Popolo?
Lo scorso 9 giugno, il (n)Pci ha emesso un Avviso ai Naviganti, il n. 157 (“Infiltrazioni poliziesche, tenuta democratica del paese, attività politica alla luce del sole: cosa insegna la vicenda di Potere al Popolo?”), che tratta pubblicamente alcune questioni politiche emerse dalla denuncia pubblica fatta da Pap, ma che sono rimaste eluse tanto dalle argomentazioni di Pap quanto da chi si è espresso in solidarietà a Pap.
Abbiamo già espresso solidarietà ai compagni e alle compagne di Pap, torniamo sull’argomento consigliando la lettura dell’Avviso ai naviganti del (n)Pci che, contestualmente, diffonde anche il Manuale per scoprire un poliziotto infiltrato, pubblicato originariamente nel febbraio 2025 da Dos Cuadrados, casa editrice spagnola che divulga letteratura militante e progressista.
L’Avviso ai Naviganti e il suo allegato, li riportiamo in appendice, sono strumenti estremamente utili per le organizzazioni politiche e sindacali parte del (o legate al) movimento comunista, antimperialista e rivoluzionario.
E per questo facciamo appello a ogni militante comunista, antimperialista e rivoluzionario a studiarli e a discuterli nel proprio collettivo, anche attraverso seminari di formazione e iniziative di dibattito pubblico.
Referendum. La battaglia è ancora tutta aperta
A una settimana dall’esito del referendum tante cose sono state dette. Alcuni hanno guardato alla sconfitta del mancato raggiungimento del quorum, altri – soprattutto tra le realtà che sui territori si sono fatte promotrici di comitati referendari – hanno invece guardato ai risultati ottenuti e ai passi avanti fatti. Ciò che è più importante adesso è imparare dall’esperienza della campagna referendaria appena trascorsa, coglierne l’aspetto principale di sviluppo e da qui proseguire!
Cronache della lotta di classe negli USA e in Canada
Mobilitazioni di lavoratori, studenti e organizzazioni di massa contro le misure di Trump e a sostegno della lotta del popolo palestinese del mese di aprile
Video – Un messaggio della delegazione del P.Carc che sta partecipando al campeggio dei giovani promosso dalla Piattaforma Antimperialista Mondiale in occasione del contro-vertice Nato all’Aja, che si svolgerà dal 21 al 25 giugno.
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Resistenza n. 6/2025
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Ascolta il Podcast “Corrispondenze operaie” su Radiograd
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Il mondo dei padroni è in fiamme, viviamo in un’epoca di sconvolgimenti, di guerre e di rivoluzioni.
Viviamo un’epoca in cui non serve la fede, ma la fiducia. Fiducia nella forza delle masse popolari e fiducia nel fatto che il movimento comunista che rinasce avrà la capacità e la forza di superare i limiti e di correggere gli errori per i quali non è mai stata fatta la rivoluzione socialista in un paese imperialista.
Possiamo farlo noi? Dobbiamo farlo noi.
Quello che chiediamo a chi ha la falce e il martello nel cuore, a chi si sente rivoluzionario, a chi aspira al comunismo è di dare uno schiaffo allo scetticismo e aderire al P.Carc. Quello che gli proponiamo è rompere gli indugi e aderire al P.Carc per portare le proprie energie e metterle al servizio delle mille attività che il P.Carc conduce. Sono tante per elencarle tutte, ma è certo che c’è un posto di combattimento per tutti e che il contributo di ognuno è prezioso.
Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net sito: www.carc.it

