senza titolo

Iran e Cuba: resistere e vincere

Israele e gli Stati Uniti hanno attaccato l’Iran e, a quanto pare, non hanno misurato la capacità di risposta della nazione persiana che, in un conflitto militare di dodici giorni, è riuscita a piazzare i suoi missili sia su Tel Aviv che nelle basi militari statunitensi in Qatar e Iraq.

 

cubainformacion.tv – 26/06/2025

Cubainformation – Articolo: Iran e Cuba: resistere e vincere

 

 

L’aggressione delle entità sioniste e imperialiste si basava, ancora una volta (e mente da 20 anni) sull’argomento che l’Iran produce armi nucleari, cosa negata dall’Agenzia Internazionale per l’Energia Atomica (AIEA).

Da parte loro, estremisti neofascisti di origine cubana e ancora più trumpisti di Donald Trump, dopo i bombardamenti delle centrali nucleari iraniane di domenica scorsa, si sono lanciati per chiedere la stessa ricetta per Cuba. Erano personaggi detestabili come Carlos Giménez e María Elvira Salazar, criminali della multiforme guerra contro il popolo di Cuba.

Parleremo, ancora un programma, di quei cubani che, dopo aver sostenuto Donald Trump nella campagna elettorale, hanno ora ricevuto (loro o uno dei loro parenti) un ordine di espulsione dagli Stati Uniti. Pensavano che, poiché erano cubani e facevano volgare propaganda anticomunista, si sarebbero sbarazzati degli incendi, che avrebbero continuato a godere dei soliti privilegi migratori. Beh, ora non pochi dall’isola dicono loro… vaffanculo e ballate!

In un’intervista con il giornalista Tucker Carlson, il senatore cubano-americano di estrema destra Ted Cruz non solo ha difeso strenuamente lo stato genocida di Israele. Inoltre, ha detto che odia il comunismo perché suo padre è stato torturato a Cuba. Pochi minuti dopo, dovette ammettere che coloro che li torturarono erano poliziotti di Fulgencio Batista, precisamente un dittatore anticomunista, protetto dagli Stati Uniti, rovesciato dai “comunisti” di Fidel Castro.

Esaminiamo anche l’attuale situazione a Panama, quel paese molto “democratico” (leggi, vassallo degli Stati Uniti) dove, a causa della repressione poliziesca delle proteste sociali, c’è già stato un morto e 200 persone detenute, e dove il presidente José Raúl Mulino ha imposto lo stato di emergenza, sospeso i diritti costituzionali (diritti di riunione, di protesta, libera circolazione, habeas corpus e inviolabilità della casa) nella provincia di Bocas del Toro. Inoltre, le autorità hanno limitato l’accesso a Internet e ai telefoni cellulari in aree chiave. Mulino – ricordiamolo – chiedeva in passato, a sinistra, “andate a vivere nelle dittature”.

Infine, leggiamo passaggi di un interessante testo di Salim Lamrani, La Cina deve fornire un aiuto più consistente a Cuba. “Soffocata da uno stato di assedio economico per più di sei decenni, Cuba sta attraversando una situazione di estrema gravità”, dice. “La Cina, partner strategico e alleato storico dell’isola, è in grado di fornirle un sostegno più forte per aiutarla ad affrontare le sfide attuali”, aggiunge. “Cuba è equivalente, su scala cinese, a una città come Xi’an, appena la decima più popolosa del paese. Per Pechino, fornire aiuti a Cuba sarebbe uno sforzo modesto. Ma per l’isola, quel sostegno sarebbe vitale”.

Abbiamo utilizzato alcuni messaggi sui social network da:

@JimmydeCuba

@David_qva

@_TereFelipe_

@ElNecio_Cuba

@Maximo8255

@TernovskyVictor

@ldejesusreyes

@pascual_serrano

@CubaIramis

@SalazarGuarda2

@Joepsi

Squadra: Lázaro Oramas, José Manzaneda, Hafed Mohamed Bachir.

Foto: Mostafameraji / Wikimedia (CC).

 

Sharing - Condividi