Interrompiamo il transito di armi dai porti italiani – petizione online

BDS Italia e altre organizzazioni – 04/07/2025

https://www.change.org/p/interrompiamo-il-transito-di-armi-dai-porti-italiani

 

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Il problema

UAMA – Unità per le autorizzazioni dei materiali di armamento
Ministero della Difesa
Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale
Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Esigiamo l’immediata cessazione di ogni transito di armi e componentistica militare nei porti italiani, e in primo luogo di quelle destinate a Israele e ad altri Paesi che opprimono e brutalizzano altri popoli commettendo crimini contro l’umanità, il crimine di apartheid e di genocidio.

Nell’ultimo trimestre del 2023, l’Italia ha continuato le esportazioni di armi, munizioni e parti di ricambio verso Israele per un valore pari a 2,1 milioni di euro. Nel solo mese di dicembre – nel pieno dei bombardamenti da parte dell’esercito e dell’aeronautica militare israeliani sulla Striscia di Gaza con catastrofiche conseguenze per la popolazione civile – l’export italiano ha toccato quota 1,3 milioni di euro.

L’esportazione di materiale d’armamento, componenti, attrezzature militari e tecnologie è espressamente vietata qualora si riscontri la violazione dei diritti umani e del diritto umanitario internazionale da parte del paese destinatario. Tale divieto è stabilito dalla Legge 185/1990 “Nuove norme sul controllo dell’esportazione, importazione e transito dei materiali di armamento”, così come dall’articolo 11 della Costituzione italiana.
Stesse disposizioni sono presenti anche nel Trattato Internazionale sul commercio delle armi (ATT) – sottoscritto dall’Italia – e nelle risoluzioni dell’Assemblea delle Nazioni Unite e di altri organismi internazionali. 

Nel 2024 l’UAMA non ha concesso nuove autorizzazioni per il commercio di armi verso Israele, ma le operazioni già autorizzate negli anni precedenti continuano. L’Italia, quindi, continua a inviare armamenti e fornire supporto logistico – anche attraverso triangolazioni – ad un governo responsabile del massacro in atto nella Striscia di Gaza, della violazione del Diritto Internazionale Umanitario e della Violazione della Quarta Convezione di Ginevra per Crimini contro l’Umanità e Crimini di Guerra, nonché attualmente sotto processo per violazione della Convenzione sul Genocidio.

Alcune aziende italiane aggirano il divieto previsto dalla legge. Nel mese di febbraio 2025 nel porto di Ravenna è stato sequestrato un carico di 14 tonnellate di componenti di armi “illegali”.  Il  carico, che doveva transitare verso lo stato di Israele, è stato bloccato nell’area portuale poiché l’azienda produttrice non disponeva dell’autorizzazione a esportare materiale bellico.

Firma anche tu per  lo stop ad ogni transito di armi dai porti italiani soprattutto di quelle destinate a Israele e ad altri paesi che si macchiano di crimini contro l’umanità.

Non vogliamo più essere complici dei massacri e dei genocidi che si stanno compiendo nella Striscia di Gaza e nel mondo.

 

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Promotori della petizione:

BDS Italia
Un Ponte Per
Fari Di Pace (Pax Christi)
GPI – Giovani Palestinesi d’Italia
Partito dei CARC
Gaza Free Style
Peace Link
Gruppo Autonomo Portuali (GAP)
Coordinamento Nazionale No Nato
Assopace Palestina
Cambiare Rotta
Rete Romana Palestina
OPAL
Emergenza Gaza

(elenco in continuo aggiornamento)

 

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