Alessandro Di Battista – 17/07/2025
https://alessandrodibattista.substack.com/p/648-giorni-dopo
Ci sono voluti 648 giorni di stragi quotidiane. Di bambini fatti a pezzi. Di donne sventrate. Di corpi carbonizzati. Di ospedali distrutti.
Dopo 648 giorni di genocidio, Meloni parla.
Parla oggi, dopo che è stata colpita una chiesa. Ci sono voluti 648 giorni di stragi quotidiane. Di bambini fatti a pezzi. Di donne sventrate. Di corpi carbonizzati. Di ospedali distrutti. Di interi quartieri cancellati. Ci sono voluti quasi due anni di genocidio quotidiano, almeno 60.000 civili ammazzati, perché Giorgia Meloni trovasse il coraggio di dire qualcosa.
Ma non lo ha fatto dopo una strage di bambini palestinesi. Non lo ha fatto quando i terroristi israeliani hanno ucciso palestinesi in fila per il pane. Lo ha fatto dopo che un raid israeliano ha colpito una chiesa cattolica. Solo lì si è accorta che forse – forse – c’è qualcosa che non va.
E allora ha scritto: “I raid israeliani su Gaza colpiscono anche la chiesa della Sacra Famiglia. Sono inaccettabili gli attacchi contro la popolazione civile che Israele sta portando avanti da mesi. Nessuna azione militare può giustificare un tale atteggiamento”.
Che ipocrisia. Le ho risposto così: “Vergognati. Dopo 60.000 morti civili hai trovato la parola. Vigliacca. Ipocrita. Ieri – non dieci anni fa, ieri – hai fatto votare l’Italia contro le sanzioni a Israele, contro lo stop all’accordo UE-Israele. Ieri hai difeso ancora una volta queste bestie di Satana. E ora, solo perché è stata colpita una parrocchia, ti ricordi di essere cristiana? La storia non ti assolverà. Hai le mani sporche del sangue di decine di migliaia di innocenti.”
Non so cosa accadrà alle prossime elezioni. Ma una cosa la so: troppi hanno parlato tardi. Troppi hanno iniziato a denunciare il silenzio del Governo italiano irrimediabilmente tardi. Troppi hanno iniziato a parlare quando parlare di Palestina è diventato di tendenza. Quando i sionisti avevano già devastato tutto. Io non dimentico. L’8 ottobre è iniziato un genocidio. E l’occupazione va avanti da decenni, con il silenzio complice dell’Occidente.
Giorgia Meloni – da quando è iniziato il genocidio – ha dimostrato di essere una donna che predica cristianesimo e benedice le bombe. Una madre che ignora i neonati massacrati. Una presidente del Consiglio che difende gli assassini e poi piange per una chiesa colpita.
Ma la storia prima o poi la condannerà. Perché sempre più persone hanno capito. Hanno capito che a Gaza l’Occidente ha perso ogni parvenza di umanità, ogni traccia di moralità. Non è solo complice. È colpevole. È sporco di sangue. E Meloni – con le sue mani – ha firmato ogni complicità.

