In migliaia in Ucraina scendono in piazza contro Zelensky

Alessandro Di Battista – 23/07/2025

https://alessandrodibattista.substack.com/p/il-regime-di-kiev

 

A Kiev, Leopoli e Odessa migliaia di persone sono scese in piazza per protestare contro il governo Zelensky. Sì, proprio lui. L’uomo che per anni è stato dipinto come l’eroe dei nostri tempi, simbolo della democrazia, il paladino dell’Occidente, il leader che avrebbe difeso i cosiddetti valori europei.

È stato proprio Zelensky ad approvare una legge che riduce drasticamente l’indipendenza degli organi anticorruzione, ponendo l’Ufficio nazionale anticorruzione sotto il controllo diretto della Procura generale.

E chi nomina il procuratore generale? Sempre lui, il presidente. L’Ucraina, lo ricordo, è uno dei paesi più corrotti d’Europa e Dio solo sa dove siano finiti tutti i soldi (soldi anche nostri) finiti a Kiev per prolungare la guerra con la scusa della difesa della democrazia.

Ad ogni modo nonostante la legge marziale – ancora in vigore e che vieta gli assembramenti – gli ucraini sono scesi in piazza. Hanno protestato contro l’accentramento del potere, contro un sistema che sembra sempre più chiuso e opaco.
Durante il voto in Parlamento, alcuni membri dell’opposizione hanno cercato di bloccare il provvedimento, gridando “vergogna”. Ma della protesta, dei tentativi di resistenza interna, qui non ne parla nessuno.

Raccontare queste verità scomode significherebbe distruggere in un colpo solo 4 anni di false narrazioni portate avanti dal sistema politico e mediatico del Blocco occidentale.

Quello di Zelensky è a tutti gli effetti un regime. Un regime che ha organizzato attentati terroristici contro obiettivi civili in Russia. Un regime che ha incorporato nelle proprie forze armate gruppi di paramilitari dichiaratamente neonazisti.
Un regime che ha sabotato i gasdotti Nord Stream nel Baltico (un vero e proprio attentato nel cuore dell’Europa). Un regime che gestisce in modo torbido il fiume di denaro arrivato negli ultimi anni. Eppure l’Ucraina è un paese che qualcuno vorrebbe far entrare nell’Unione Europea. Un Paese in guerra, segnato da profonde contraddizioni e spinto da un governo che, mentre chiede libertà e democrazia all’estero, limita i diritti in casa propria ed approva leggi che in qualsiasi democrazia sarebbero considerati osceni e illegittimi. Ma questo non va detto. La verità non va detta. Meglio mentire e continuare a dare a Zelensky armi e soldi nostri.

 

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