Zelensky sempre meno popolare e l’UE vuole continuare a combattere (con la vita degli altri)

Giuseppe Salamone – 08/08/2025

https://giuseppesalamone.substack.com/p/zelensky-sempre-meno-popolare-e-lue

 

Mentre il sostegno popolare alla guerra in Ucraina crolla e la fiducia in Zelensky vacilla, i leader europei – Mattarella, Meloni, Von der Leyen – continuano a invocare una “pace giusta” che nasconde una verità scomoda: vogliono che la guerra continui. Ma senza pagare il prezzo in prima persona.

L’Ucraina è stanca. L’Europa finge di non vedere.

Negli ultimi mesi, in Ucraina sta cambiando l’aria. Lo dicono i numeri, non la propaganda. Secondo un recente sondaggio Gallup, quasi il 70% degli ucraini vuole che si negozi immediatamente con la Russia. Nel 2022, questa percentuale era solo del 22%. In due anni, l’appoggio alla guerra è crollato. E oggi, la voglia di pace supera nettamente la voglia di combattere.

Un altro dato eloquente: la fiducia in Zelensky è scesa al 59%, in picchiata dopo uno scandalo legato alla corruzione all’interno dell’esercito e delle istituzioni. A riportarlo è Kyiv Independent, non un media filorusso. In poche parole: anche in Ucraina ci si sta svegliando. La figura eroica del comico trasformato in presidente, costruita a uso e consumo delle TV occidentali, si sta sgretolando.

Mattarella, Meloni, Von der Leyen: i generali da salotto

E mentre il popolo ucraino chiede pace, l’élite europea rilancia la guerra. Sergio Mattarella, quello che dovrebbe essere il garante della Costituzione che “ripudia la guerra”, si limita a frasi vuote sulla “pace giusta”. Giorgia Meloni, paladina dell’atlantismo più becero, si allinea fedelmente alle posizioni statunitensi come una pedina. E poi c’è Ursula Von der Leyen, che recita la parte della madre d’Europa ma ha contribuito a trasformare l’UE in un’enorme centrale bellica.

La formula “pace giusta” è perfetta per evitare la verità: non vogliono la pace, vogliono che la guerra continui. Vogliono una resa incondizionata della Russia, qualcosa che non è mai esistito nella storia contemporanea. Una guerra infinita, fatta con le vite degli altri.

La guerra da salotto degli eurocrati

Dalla Commissione Europea ai salotti del Quirinale, l’intero establishment occidentale sta ignorando il fatto che gli ucraini non vogliono più morire. Parlano di “difesa della democrazia”, ma non ascoltano nemmeno i cittadini che dicono basta. Parlano di “valori europei”, ma agiscono contro il più basilare dei valori: il diritto alla vita e alla pace.

Mentre gli Stati Uniti e la Russia tornano a parlarsi, mentre anche i media iniziano a documentare il dissenso interno in Ucraina, l’Europa continua a comportarsi come una collezione di vassalli ideologici. Pronti a sacrificare tutto in nome dell’illusione di poter “sconfiggere la Russia”. Ma non sacrificano se stessi: sacrificano gli altri.

Una domanda (scomoda!) ai guerrafondai europei

Visto che siete così convinti della giustezza di questa guerra, perché non mandate i vostri figli e i vostri nipoti al fronte? Perché non smettete di usare la parola “pace” per mascherare la vostra codardia morale?

Il popolo ucraino ha parlato. I numeri sono chiari. È arrivato il momento di smascherare l’ipocrisia di questa guerra. E di chi, in nome della libertà, ha trasformato l’Unione Europea in un’agenzia bellica a comando esterno.

 

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