Forum Italiano dei Comunisti

Comunicato congiunto PCI-Forum Italiano dei Comunisti: “Una sfida impegnativa”

Forum Italiano dei Comunisti – 16/08/2025

 

UNA SFIDA IMPEGNATIVA

 

Il Comunicato Congiunto PCI-Forum Italiano dei Comunisti, che pubblichiamo di seguito a questa nota, rappresenta una sfida impegnativa e nuova nel panorama comunista italiano.

Impegnativa perchè la scelta di aprire una fase nuova nell’area dei comunisti italiani ci carica di responsabilità per evitare che il tutto si risolva nel solito teatrino. Ci impegna in particolare ad affrontare questioni di carattere teorico e storico che riguardano il movimento comunista, in particolare quello italiano, questioni strategiche e di tattica politica. In particolare ci impegnano a dimostrare che in Italia è possibile che il movimento per la trasformazione sociale diventi una fonte che alimenta lo sviluppo dell’organizzazione comunista riuscendo a realizzare una simbiosi dialettica che in questi decenni non ha funzionato.

Su questo obiettivo ambizioso la discussione non riguarda solo chi ha scelto già di tentare, ma anche i tanti compagni e compagne che pure ci sono in Italia e che navigano in uno spazio ridotto a pulviscolo. Ad essi rivolgiamo l’invito a misurarsi in un confronto fatto di contributi e di collaborazione pratica che porti alla costruzione di una forte organizzazione comunista basata sulla grande eredità storica del PCI e del movimento comunista e su una maturità politica in grado di sciogliere i nodi della trasformazione della società italiana e del recupero di una prospettiva socialista.

Non siamo né ottimisti né pessimisti su come andranno le cose. Sappiamo bene quante difficoltà sono di fronte a noi e per questo non abbiamo fretta. Abbiamo cercato di trasmettere questa consapevolezza ad altri settori dell’area comunista, anche se questa è la fase della semina cioè della crescita di una coscienza nuova rispetto al fatto che il comunismo non è autoproclamazione, ma capacità di rispondere alle questioni che la storia pone rispetto alla classe operaia e a alla lotta contro il sistema dello sfruttamento.

Come ci hanno insegnato Gramsci e Togliatti, bisogna saper distinguere tra posizioni comuniste e massimalismo.

Il fatto che il comunicato che pubblichiamo sia firmato dal PCI  dimostra che nonostante le difficoltà che questi compagni hanno dovuto affrontare dentro e fuori dall’organizzazione, al suo interno è sopravvissuta la volontà di portare avanti la tradizione dei comunisti italiani che è alla base di ogni possibile ricostruzione. Ovviamente si tratta anche di discutere e discutere molto sulle varie fasi della storia del PCI e e della natura della sua degenerazione. E questo faremo in un lavoro collettivo che dovrà interessare tutta l’area comunista. Partendo però dal presupposto che non bisogna buttare via il bambino con l’acqua sporca come fanno i gruppetti che proclamandosi comunisti a prescindere fuggono da ogni vero confronto teorico e politico e riproducono quelle realtà sterili senza prospettive.

Intellettualismi, ipotesi politiche non verificate, soggettivismi e personalismi sono la negazione di ogni ipotesi sana di ricostruzione comunista. Come anche l’idea di basare la fondazione di un partito dei comunisti senza tenere i piedi per terra e capire tutte le implicazioni che questa scelta comporta. Un comunismo dunque che deve essere basato su una concezione materialistica della storia di cui l’organizzazione ne è l’espressione.

Romanticismo e idealismo devono essere fuori dal nostro orizzonte tenendo presente che Marx definisce “Comunismo il movimento reale che trasforma lo stato presente delle cose.”

 

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COMUNICATO CONGIUNTO PCI – FORUM ITALIANO DEI COMUNISTI

 

Lo scorso 31 luglio, in aderenza agli impegni assunti, si è svolto un ulteriore incontro tra il Partito Comunista Italiano ed il Forum Italiano dei Comunisti.

Rimarcando il comune impegno volto alla ricostruzione del partito comunista, sulla base della cultura politica che ha caratterizzato i comunisti italiani ed in considerazione delle condizioni date, il PCI ed il Forum Italiano dei Comunisti hanno sottolineato la necessità di promuovere diverse iniziative, aperte a molteplici contributi, volte a tal fine, a fare comprendere la necessità di muovere con determinazione in tale direzione.

Tra le iniziative che le parti si propongono di definire a breve, particolare attenzione è posta al contrasto alle politiche, che hanno assunto un carattere istituzionale, volte a restringere sino ad annullarla la possibilità di azione dei partiti comunisti, segnatamente nell’Unione Europea. Politiche confermate dall’equiparazione tra nazismo e comunismo ad opera del parlamento europeo, dall’azione di alcuni Stati, in ultimo lo Repubblica Ceca, volte a sostanziare il pensiero unico dominante, la deriva autoritaria in atto.

Nella consapevolezza della posta in gioco, della necessità di consolidare una soggettività politica comunista, capace di tenere assieme la critica agli assetti fondanti del sistema capitalista e contemporaneamente di promuovere un processo volto a dare voce e rappresentanza ai ceti popolari, al mondo del lavoro, ad un blocco sociale chiamato a pagare il prezzo della crisi strutturale nella quale versa il capitalismo, segnatamente in occidente, in Europa e con essa nel nostro Paese, il PCI ed il Forum Italiano dei Comunisti confermano il loro impegno.

In coerenza con ciò convengono sulla necessità di promuovere iniziative che contrastino, chiamando a raccolta coloro che si riconoscono in un fronte democratico, costituzionale, le politiche portate avanti dall’Unione Europea, dal governo italiano, delle quali sono emblematiche la corsa al riarmo, l’accondiscendenza alle politiche guerrafondaie della NATO, degli USA. Politiche rese evidenti da quanto sta’ accadendo tra Russia ed Ucraina, nella terra di Palestina ed in altre aree del mondo, dalla stessa guerra commerciale in atto attraverso la politica dei dazi promossa dalla presidenza Trump, etc…..

Convenendo sulla necessità di promuovere una politica frontista, volta a costruire un’alternativa alle politiche, largamente sovrapponibili, portate avanti nel tempo dal centrodestra e dal centrosinistra in ossequio alla cultura liberista imperante, il PCI ed il Forum Italiano dei Comunisti definiranno, già a partire dalle prossime settimane, l’insieme delle iniziative la cui rilevanza e finalità hanno ripetutamente sottolineato.

 

Il PCI
Il Forum Italiano dei Comunisti

 

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