Le menzogne di Zelensky per trascinare l’Europa in guerra contro la Russia

Alessandro Di Battista – 29/09/2025

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La verità è che l’Ucraina sta perdendo la guerra e Zelensky ha una sola arma per non finire politicamente impallato: trascinare l’Occidente in una guerra diretta con la Russia.

Dopo essersi fatto riempire di miliardi e di armi, adesso Zelensky cerca di rifilare all’opinione pubblica occidentale nuove menzogne utili alla sua causa. La sua causa, non la nostra. Alcune ore fa ha fatto sapere che il prossimo obiettivo dei russi potrebbe essere l’Italia. Ma è davvero così? Ovviamente no. La verità è che l’Ucraina sta perdendo la guerra e Zelensky ha una sola arma per non finire politicamente impallato: trascinare l’Occidente in una guerra diretta con la Russia.

Intanto leggete questo “L’esercito russo avrebbe isolato forze nemiche dell’entità di un battaglione a nord e a ovest di Kupjansk, roccaforte ucraina nella regione di Kharkiv che sarebbe ormai in mano russa per il 65% per cento”. Lo scrive Analisi Difesa. E secondo i russi, nell’ultimo mese le forze ucraine avrebbero perso oltre 1.800 soldati e 36 carri armati.

L’Europa sta mandando al macello migliaia di giovani ucraini per provare a vincere una guerra che non può vincere.

È chiaro che Zelensky ha bisogno di alzare la tensione. E quale miglior modo se non agitare lo spauracchio di un’“invasione russa” in Italia?

In un’Europa intrisa di russofobia, le sue fake news trovano terreno fertile: i media le rilanciano, i politici ci marciano sopra. Non è la prima volta. Qualche giorno fa, nell’articolo “Tutte le balle che ci raccontano”, abbiamo già messo in fila le bugie spacciate come verità dai media italiani (salvo rare eccezioni) che stanno provando a “prepararci alla mentalità di guerra”, proprio come disse il Segretario generale della NATO Mark Rutte.

1) Il sabotaggio russo dei gasdotti nel Baltico non era russo, era ucraino.

2) Il missile russo caduto in Polonia nel novembre 2022 (2 morti) non era russo, era ucraino.

3) Il sabotaggio del GPS del volo di Ursula von der Leyen non solo non è stato fatto dai russi, ma non è stato fatto da nessuno. Non c’è mai stato alcun sabotaggio.

4) Il Mig-31 russo che ha sorvolato una piattaforma petrolifera polacca nel Mar Baltico non ha violato alcuno spazio aereo.

5) Lo sconfinamento dei caccia russi nei cieli estoni è stato accidentale. A dirlo non è Putin, ma Alexus Grynkewich, Comandante Supremo della NATO in Europa.

6) I droni russi che hanno sorvolato vicino agli aeroporti danesi e norvegesi non sono partiti dalla Russia.

7) Per il cyberattacco agli aeroporti del Nord Europa, l’unico arrestato è un hacker britannico.

8) Il drone russo che avrebbe colpito un edificio in Polonia era in realtà un missile lanciato da un F16 polacco.

9) I 19 droni “caduti” in Polonia? O erano stati deviati dai jammer di Kiev o erano semplicemente un’accozzaglia di rottami incollati per inscenare un attacco.

E arriviamo al 27 settembre. Droni non identificati volano su Francoforte. Per Zelensky e Der Spiegel si tratta di un “attacco alle infrastrutture Nato”. Ma le forze armate tedesche parlano di un possibile lancio locale, senza alcuna prova dell’intervento di Mosca.

Questa è la realtà. Il resto è propaganda ucraina, una propaganda pericolosissima.

 

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