| “Disconnessi e uscite on-line?” Certo, puntiamo a crescere in fretta e finire sul cartaceo già dal 2026, da giornale tradizionale. Ma c’è bisogno dell’aiuto di tutti, perché da soli non si va da nessuna parte. E non abbiamo certo voglia di parlarci addosso su un PDF, ma da media indipendente vogliamo informare quanti più lettori possibili, sensibilizzando l’opinione pubblica sui pericoli della digitalizzazione. Fornendo un quadro generale e non parcellizzato su TecnoUomo e TecnoGabbia, scritto su carta. Abbiamo una strategia d’azione precisa: la chiusura del 2025 servirà a diffondere Disconnessi, a veicolare le nostre pagine, frutto di esperti collaboratori da idee chiare (e schiena dritta). Il resto, se ci sosterrete, verrà sull’onda della consapevolezza nell’essere ciò che facciamo come servizio e altruistica missione
Disconnettersi è un punto d’arrivo, si sappia però dalla partenza già inciso nella testata: la recente rivolta del Nepal è emblematica, la mistificazione dei piani può confondere la libertà con rivendicazioni da rana bollita. Uscirne, senza collaborazionismo, è quindi l’unica strada percorribile. La soluzione non è mai nel problema. “Bisogna essere liberi per volerlo diventare, poiché la libertà è esistenza – soprattutto è un accordo consapevole con l’esistenza, è la voglia – sentita come destino – di realizzarla.” Un giornale di carta vi seppellirà. Ad maiora! |