roma per la palestina 5ott2025

[CARC] Dare subito un seguito pratico al messaggio che il 4 ottobre le masse popolari hanno mandato al governo Meloni

P.CARC – Newsletter del 10 ottobre 2025

Comunicato della Direzione Nazionale

Dare subito un seguito pratico al messaggio che il 4 ottobre le masse popolari hanno mandato al governo Meloni

Il 4 ottobre oltre un milione di persone è sceso in piazza a Roma in solidarietà al popolo palestinese, contro il genocidio e contro il governo Meloni che è servo e complice dei sionisti d’Israele e degli imperialisti Usa.
La manifestazione oceanica è stata l’apice di una mobilitazione che per due settimane è “esondata” in tutto il paese e si è dispiegata ininterrottamente dal 22 settembre.
Solo il giorno prima, il 3 ottobre, si è svolto uno storico sciopero generale sul quale per la prima volta sono confluiti la Cgil e i sindacati di base. Più di due milioni di persone sono scese in strada e hanno per l’ennesima volta “bloccato tutto” nonostante le minacce del governo e l’intervento della commissione antisciopero, che del governo è costola.
Dal 5 ottobre l’informazione mainstream è inondata di analisi, commenti e racconti più o meno distorti della giornata (e della mobilitazione di queste settimane), ma i fatti hanno la testa dura.
È utile fissare alcuni aspetti sia per inquadrare correttamente quello che sta succedendo che per individuare le linee di sviluppo.

Comunicato della Direzione Nazionale

Potere al Popolo, Marxpedia e Fronte della Gioventù Comunista… Riflessioni sullo sviluppo del movimento popolare che esonda

I sommovimenti che riguardano il campo delle masse popolari, le organizzazioni politiche e sindacali anti Larghe Intese, comuniste, progressiste e democratiche si sviluppano attorno al dibattito rispetto a quali passi intraprendere per alimentare la mobilitazione dei lavoratori e delle masse popolari fino a cacciare il governo Meloni. E come intraprenderli.
Per sviluppare e alimentare la mobilitazione è necessario dare forma e nome a quel coordinamento di organismi politici e sindacali che sostanzialmente esiste già, tanto a livello nazionale che a livello locale.

Il dibattito è avviato, ma per il momento è un “telefono senza fili”.
Nonostante l’ondata di mobilitazione abbia imposto delle forzature al superamento di spirito di concorrenza e settarismo – basta citare qui, in campo sindacale, lo sciopero “congiunto” di sindacati di base e Cgil – il dibattito aperto, continuativo, “diretto” non è ancora sviluppato come sarebbe possibile e necessario, ma è importante che si stia delineando una linea di convergenza: unirsi per cacciare il governo Meloni.
Vogliamo dare un contributo a questo dibattito partendo dall’analisi di alcuni dei comunicati emessi dopo il 4 ottobre per mettere in evidenza gli aspetti avanzati, positivi e di prospettiva che alimentano la mobilitazione delle masse popolari.
Iniziamo analizzando i comunicati di Potere al Popolo e Marxpedia e con un inciso sul Fronte della Gioventù Comunista.

Agenzia stampa Staffetta Rossa

Il “Piano Trump” per Gaza non è pace. Avere fiducia nella resistenza palestinese!

In queste ore le forze della resistenza palestinese hanno comunicato di aver raggiunto un accordo per il cessate il fuoco “la fine della guerra di genocidio a Gaza, il ritiro dell’occupazione, l’ingresso di aiuti e uno scambio di prigionieri”.

L’accordo è stato raggiunto solo per quanto previsto in questa prima fase e, nel momento in cui scriviamo, non è ancora stato approvato in via definitiva dalla parte israeliana. Sulle altre fasi del piano di pace proposto da Trump al momento non c’è accordo e non ci sarà a breve una discussione approfondita in merito.

Al di là degli aspetti particolari e concreti, ciò che emerge con forza è che, per l’ennesima volta, l’obiettivo dichiarato e perseguito dai nazi-sionisti (distruggere la Resistenza, occupare Gaza e sottomettere fino a cancellare definitivamente il popolo palestinese) è fallito.

Dal 4 ottobre sfratto al governo Meloni

Sabato 4 ottobre circa un milione di persone si è riversato nelle strade di Roma per “bloccare tutto” ancora un volta, dopo  lo sciopero generale del 3 ottobre che ha portato in piazza circa 2 milioni di persone.

Nel “weekend lungo” di lotta e solidarietà le masse popolari del paese hanno davvero bloccato tutto rispondendo all’appello dei portuali di Genova a bloccare il paese, con una mobilitazione sostenuta dai tre scioperi generali indetti negli ultimi 10 giorni dal sindacalismo di base e dalla Cgil.

Video – Una sintesi del corteo del 4 ottobre


L’interrogazione sul P.Carc che Fdi ha fatto al ministro Piantedosi dice che…

Al netto delle immancabili scempiaggini – parlamentari che non hanno la minima cognizione di ciò di cui parlano – il gruppo parlamentare di Fdi sembra avere molta meno sicumera del suo Presidente del Consiglio.
Se Giorgia Meloni aveva cercato in ogni modo prima di sottovalutare e poi di denigrare la mobilitazione popolare delle scorse settimane in solidarietà al popolo palestinese (lo sciopero “per fare il week end lungo”…), dopo la manifestazione del 4 ottobre ha preso la sveglia: è andata a piagnucolare da Vespa (il proverbiale vittimismo dei camerati) e ha sciolto i cani del gruppo parlamentare per partorire, l’8 ottobre, un Question time al ministro Piantedosi degno della peggior commedia all’italiana. Vedere per credere.

Dai territori

Bologna. Alla violenza rispondiamo costruendo la nuova Resistenza

Massa. 7 ottobre: spinte, minacce, scudi e manganelli. Non ci lasceremo intimidire!

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È uscito il numero 10/2025 di Resistenza

Partito dei Comitati di Appoggio alla Resistenza – per il Comunismo (CARC)
Via Tanaro, 7 – 20128 Milano – Tel/Fax 02.26306454
e-mail: carc@riseup.net – sito: www.carc.it

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