“Non mi fido dello Stato terrorista di Israele”

Alessandro Di Battista – 11/10/2025

https://alessandrodibattista.substack.com/p/non-mi-fido-dello-stato-terrorista

 

Stanotte lo Stato terrorista di Israele ha attaccato il Libano meridionale. Hanno ucciso una persona, ne hanno ferite sette. Un veicolo che trasportava verdure, che si trovava di passaggio al momento degli attacchi, è stato colpito: un morto e un ferito. L’esercito israeliano – la peggiore organizzazione terroristica del pianeta – ha dichiarato di aver colpito un luogo in cui erano immagazzinati macchinari destinati a essere utilizzati per ricostruire le infrastrutture di Hezbollah. Lo stesso copione che abbiamo visto a Gaza per due anni: colpivano ospedali, scuole, case e dicevano che dentro c’erano i covi di Hamas.

Questo è quello che ha detto il Presidente del Libano Joseph Aoun“Ancora una volta, il Libano meridionale è stato bersaglio di una odiosa aggressione israeliana contro le installazioni civili, senza giustificazione né pretesto. La gravità di quest’ultimo attacco risiede nel fatto che avviene dopo l’accordo di cessate il fuoco a Gaza”.

Netanyahu sta bombardando il Libano per tenere buoni i suoi, quelli che non vogliono nemmeno sentire parlare di tregua a Gaza. E sta mostrando loro che non ha alcuna intenzione di rinunciare all’obiettivo della “Grande Israele”.

E mentre lui continua a bombardare, in Italia abbiamo un vicepresidente del Consiglio (Salvini) che sul cessate il fuoco dice: “si deve anche a quello che alcuni considerano un criminale che è Bibi Netanyahu che ha tenuto duro in un momento difficile”. Segnalo che Netanyahu è un terrorista in giacca e cravatta su cui pende un mandato di arresto della Corte Penale Internazionale.

Abbiamo poi un altro vicepresidente del Consiglio, che è anche Ministro degli Esteri, che da ore prova a intestarsi il cessate il fuoco come se ne fosse stato l’artefice quando in realtà non ha mai fatto nulla per fermare Israele, anzi si è sempre opposto a qualsiasi forma di sanzione allo Stato terrorista. Tajani sta continuando a pubblicare grafiche con scritto “Raggiunto accordo di Pace”, con la sua faccia sorridente e le mani che applaudono. Ha perfino pubblicato un video di due ragazzi che agitavano la bandiera palestinese e quella italiana, scrivendo: “Il Tricolore sventola anche a Gaza. Segno di riconoscenza e gratitudine nei confronti di quello che ha fatto e farà l’Italia. Viva la pace!”. Peccato che quei ragazzi ringraziavano i cittadini italiani. Ringraziavano i milioni di italiani scesi in piazza contro il genocidio dei palestinesi e contro la complicità del governo di cui fa parte Tajani. Pensate, quel video era stato pubblicato per la prima volta l’8 ottobre alle 23:34 da un account pro-Palestina con questo testo: “La Palestina vi guarda, Italia, e grazie per essere insorti coraggiosamente contro il vostro governo”.

Mentre abbiamo questi personaggi ridicoli al governo, decine di migliaia di palestinesi cercano di tornare tra le macerie delle loro città. Guardo i bambini, li penso adulti, e mi chiedo cosa penseranno tra qualche anno. Cosa diranno di noi. Di tutti quelli che non hanno mosso un dito per fermare uno Stato terrorista che ha ucciso le loro famiglie, i loro amici.

Io ve lo dico: non mi fido. L’attenzione su Gaza non deve calare. Non deve calare mai. Ieri, mentre il cessate il fuoco era già entato in vigore, Israele ha ucciso 19 palestinesi. Stanotte, in Cisgiordania, i terroristi israeliani hanno sparato a un palestinese a Dura poi hanno bloccato le ambulanze che cercavano di raggiungere la vittima. Stamattina, nella città di Al-Qarara, i soldati israeliani hanno sparato a un uomo anziano. Tutto questo continua ad avvenire. E dobbiamo mantenere alta l’attenzione su ciò che sta avvenendo in Palestina.

Intanto, a Gaza si continuano a recuperare corpi sotto le macerie. Ricordate quei servi del sionismo che in TV ripetevano come pappagalli: “Il numero dei morti palestinesi lo fornisce Hamas, in realtà è falso”. Avevano ragione: era falso. Non contava le migliaia di corpi sepolti sotto le macerie. Israele non ha ucciso 67.000 persone: ne ha uccise molte di più. Pensate che nel primo giorno di cessate il fuoco le squadre di soccorso hanno recuperato 152 corpi.

La lotta per la giustizia e i diritti passa attraverso la lotta per un’informazione libera.

 

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