Meloni ha costruito la propria immagine contro tutto e tutti e poi, una volta arrivata al potere, si è inchinata a tutto e a tutti. E allora andiamo a vedere su cosa ha davvero fallito e cosa si è rimangiata la donna, madre e cristiana.
Vi ricordate la Meloni che faceva le manifestazioni con le culle vuote? Ecco i risultati della sua strategia sulla natalità: nel 2024 ci sono state 369.944 nascite, quasi 10mila in meno rispetto al 2023. E nei primi sette mesi del 2025, 13mila in meno rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Il numero medio di figli per famiglia è al minimo storico. Minimo storico.
Vi ricordate i “blocchi navali”, i “porti chiusi”, le minacce a Bruxelles? Sappiate che sotto il governo Meloni gli sbarchi sono aumentati. Nel 2023 e nel 2024 – da quando lei è al Governo – gli sbarchi sono stati 223.968 (rispettivamente 157.651 e 66.317). Nel 2021 e nel 2022 sono stati 172.617 (rispettivamente 67.477 e 105.140).
La verità è che l’immigrazione è una cosa seria. E la politica è molto impegnata a commentare gli effetti dell’immigrazione più che ad affrontare le cause strutturali. Lo fanno per far credere ai cittadini che ci sia qualche differenza tra centro-destra e centro-sinistra. Ma come potete vedere nessuno parla delle cause dell’immigrazione. Perché la verità è che destra e sinistra hanno preso decisioni che hanno aggravato le cause dell’immigrazione clandestina.
Tutti d’accordo quando occorreva finanziare la guerra in Afghanistan che ci è costata 10 miliardi di euro e che ha provocato l’aumento dei flussi migratori verso il nostro Paese. Tutti zitti quando USA e Francia decisero di bombardare la Libia, deporre Gheddafi, distruggere Stati sovrani. E poi si stupiscono per i barconi.
La Meloni, una volta, in tv mostrò il franco CFA, simbolo del colonialismo francese. Anche il colonialismo francese è una causa dell’immigrazione. E oggi? Silenzio. E come se non bastasse, in questi anni sul boom degli sbarchi sono riusciti a dare la colpa a Putin. Il ministro Tajani, disse che “molti migranti arrivano da aree controllate dal gruppo Wagner”. In pratica — secondo loro — persino i barconi sarebbero manovrati da Mosca.
Sul fronte della sovranità nazionale, non c’è più nulla da commentare. Meloni ha tradito ogni promessa. Si è inginocchiata agli Stati Uniti (prima Trump e poi Biden), all’Unione Europea (votando per il secondo mandato della von der Leyen dopo essersi scagliata contro di lei per anni) e allo Stato terrorista di Israele (restando zitta e immobile dinanzi ad un genocidio che si è consumato e continua a consumarsi a pochi chilometri dalle nostre coste).
La patriota ha accettato l’aumento delle spese militari fino al 5% del PIL, mentre milioni di italiani non riescono a pagare l’affitto. Parla di “interessi nazionali”, ma serve solo quelli di Washington, Bruxelles e Tel Aviv.
Vogliamo parlare della pressione fiscale? Dicevano “meno tasse per tutti”. E invece la pressione fiscale è aumentata. Nel 2025 raggiungerà il 42,8%, il livello più alto degli ultimi dieci anni. Le promesse di tagliare le tasse si sono sciolte come neve al sole, ma gli F-35 continuano a volare.
Vogliamo parlare delle pensioni? Dicevano che volevano tagliare la Legge Fornero. E invece? Intatta. Dal 1° gennaio 2027, l’età per la pensione di vecchiaia salirà a 67 anni e 3 mesi. Altro che “abolire la Fornero”.
Potrei continuare all’infinito. Ma la verità è che Giorgia Meloni ha tradito ogni promessa. È riuscita soltanto in una cosa: trasformare definitivamente l’Italia in una succursale degli USA e di Tel Aviv.