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[Inside Over] Goodbye Vietnam. Così gli Usa stanno “perdendo” il loro partner strategico

Rassegna 01/11/2025

La settimana di InsideOver

Buongiorno,

Io sono Raffaele Buccolo e oggi su Insideover ci occuperemo dei temi che hanno segnato la cronaca internazionale in diverse parti del mondo.

Partiamo dagli Stati Uniti, dove il Dipartimento della Guerra è finito sotto accusa dopo le rivelazioni di Politico: i funzionari non conoscono l’identità delle 61 persone uccise durante attacchi extragiudiziali contro imbarcazioni nel Mar dei Caraibi e nel Pacifico.

L’operazione, condotta senza prove dirette e senza approvazione del Congresso, ha spaccato il Parlamento. La deputata democratica Sara Jacobs parla di “uccisioni illegali”, mentre il senatore repubblicano Rand Paul denuncia “l’assenza totale di trasparenza”.

Sempre in USA, il caso dell’omicidio di Charlie Kirk, leader del movimento conservatore Turning Point, continua a sollevare sospetti. Secondo il New York Times, il direttore dell’FBI Kash Patel avrebbe bloccato le indagini dell’unità antiterrorismo su un possibile coinvolgimento straniero. The Grayzone e Tucker Carlson suggeriscono una pista scomoda: tensioni economiche e politiche con Israele avrebbero preceduto di pochi giorni l’assassinio. Nulla di confermato, ma le ombre restano fitte.

In Myanmar, dopo mesi di combattimenti, l’Esercito di Liberazione Nazionale Ta’ang (TNLA) e la giunta militare hanno firmato un cessate il fuoco mediato dalla Cina. L’accordo, raggiunto a Kunming, potrebbe stabilizzare il nord-est del Paese e aprire la strada alle elezioni di dicembre e gennaio, ma resta fragile.

Pechino osserva da vicino, più per interesse che per altruismo: il Myanmar è un tassello strategico nelle rotte economiche cinesi.

In Sudan, invece, è stata la settimana della presa di El-Fasher. Le Rapid Support Forces (RSF) hanno preso El Fasher, ultima grande città del Darfur non ancora caduta. Secondo l’OMS, 460 persone — tra pazienti e familiari — sono state massacrate tra lunedì e martedì all’interno di un ospedale. Il governo centrale accusa le RSF di aver ucciso oltre 2000 civili in 3 giorni.

Le immagini satellitari del Yale Humanitarian Research Lab mostrano fosse comuni con corpi allineati. Le Nazioni Unite parlano di pulizia etnica, con oltre 150.000 morti e 14 milioni di sfollati dall’inizio del conflitto. “Civili intrappolati sotto un assedio implacabile”, ha denunciato Antonio Guterres, mentre i soccorsi restano bloccati e migliaia di bambini muoiono di fame.

Durante la visita in Corea del Sud, Donald Trump ha annunciato su Truth Social di aver ordinato la ripresa immediata dei test nucleari — i primi dal 1992. L’annuncio, privo di conferme ufficiali dal Dipartimento dell’Energia (l’ente realmente responsabile), arriva a ridosso dell’incontro con Xi Jinping e del dialogo con Mosca. Trump parla di “parità strategica”, ma i dati dell’ICAN raccontano altro: 5.449 testate russe contro 5.277 americane. La corsa agli armamenti torna a bussare.

Weekly Digest si ferma qui.
Alla prossima settimana,

Raffaele Riccardo Buccolo

 

Il Vietnam, grazie alla sua diplomazia flessibile e pragmatica, bilancia rapporti con Stati Uniti, Cina e Russia.

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