Alessandro Di Battista – 03/11/2025
https://alessandrodibattista.substack.com/p/lucraina-ha-solo-una-via-duscita
Durante i primi 16 mesi di guerra tra NATO e Russia in Ucraina, il sistema mediatico occidentale (salvo rare eccezioni considerate dalla stampa di regime “putiniane”) ci ha fatto credere che la vittoria ucraina fosse a portata di mano, che la Russia fosse uno Stato fallito e che l’esercito russo fosse un’armata Brancaleone incapace di vincere la guerra.
I media hanno utilizzato soprattutto due strategie:
1. Farci credere che con l’invio di armi ci sarebbe stata una svolta.
2. Farci credere che i russi avessero finito le armi.
Vi ricordo qui quello che hanno scritto al riguardo:
Prima strategia: l’invio di armi NATO cambierà l’esito del conflitto:
• “Cos’è il razzo anticarro Javelin e perché sta cambiando la guerra” — La Stampa, 11 marzo 2022
• “Gli USA mandano i missili Himars: come cambia la guerra” — Il Giornale, 2 giugno 2022
• “Patriot americani a Kiev: cosa sono i sistemi di difesa antiaerea e come possono cambiare la guerra” — La Repubblica, 14 dicembre 2022
• “Ecco perché i tank Leopard possono cambiare le sorti della guerra” — La Repubblica, 24 gennaio 2023
• “Che cosa sono i GLSDB, i nuovi ordigni in arrivo dagli USA che potrebbero mettere in crisi l’offensiva russa” — La Repubblica, 1 febbraio 2023
Sono passati anni da allora, eppure questa criminale strategia mediatica continuano a portarla avanti.
Oggi ci vogliono far credere che dando a Zelensky i BGM-109 Tomahawk, missili da crociera prodotti dalla Raytheon Company (la più grande fabbrica di missili al mondo), capaci di colpire obiettivi a 2.500 km di distanza, ci sarà una svolta.
Segnalo che mentre viene portata avanti questa narrazione, Mosca ha annunciato di aver testato con successo due missili potentissimi.
Il primo è il Poseidon, un missile sottomarino autonomo a propulsione nucleare che fa parte dell’arsenale missilistico che Putin definisce “gli invincibili”. È un super-siluro continentale praticamente impossibile da intercettare perché capace di percorrere distanze eccezionali e di viaggiare a grandissima profondità. Il Poseidon è progettato per essere lanciato da due sottomarini a propulsione nucleare speciali: il Belgorod e il Khabarovsk.
Il Khabarovsk è stato appena varato nei cantieri di Severodvinsk e si tratta di un sottomarino potentissimo, forse il più micidiale al mondo.
Il secondo missile testato dalle Forze armate russe è il Burevestnik. Il Burevestnik è una vera e propria rivoluzione.
Così l’ha descritto Gianluca Di Feo, un giornalista serio che scrive per La Repubblica:
“Il Burevestnik è la prima arma a propulsione nucleare. Non un’arma che ha una testata atomica, ma che ha un motore che funziona con l’energia dell’atomo. Voi direte: dov’è la novità? Ci sono i sottomarini che funzionano a propulsione nucleare, le portaerei con la propulsione nucleare, le navi rompighiaccio con la propulsione nucleare. Certo, ma sono grandissime. In questo caso i russi sono riusciti a costruire un motore nucleare che sta all’interno di un cilindro di 9 metri e largo 1 metro e mezzo. Questo significa che il missile che la NATO chiamava Skyfall è in grado di restare in volo per un tempo illimitato. Nel test è rimasto in aria per 15 ore percorrendo 14.000 km e ha dimostrato di poter compiere delle manovre di evasione: spostarsi di lato, andare in alto, in basso. Quello che serve per sottrarsi alle difese contraeree americane. Non a caso Putin, nell’annunciare questo risultato, ha detto che la Russia ha raggiunto qualcosa che nessun altro Paese ha. Ed è vero. Nessuno dispone oggi di motori nucleari miniaturizzati. Quest’arma è un punto di svolta”.
Questa è la realtà.
Adesso rileggete quello che per anni hanno scritto i principali giornali italiani. Ecco un piccolo esempio:
1. “Putin ha finito i missili. Ora Kiev può vincere” — Il Giornale, 5 maggio 2022
2. “L’intelligence USA è sicura: la Russia sta finendo i missili” — HuffPost, 18 ottobre 2022
3. “Zelensky sbugiarda Putin: ‘Ha finito i missili, ecco la prova’” — Libero, 19 ottobre 2022
4. “Putin, le scorte di missili stanno terminando. ‘Ne restano solo per 3 attacchi’” — Il Messaggero, 22 novembre 2022
5. “E Mosca ha quasi finito le scorte di armi” — Il Giornale, 11 gennaio 2023
I russi, per i media occidentali, avevano finito i missili.
Chiudo con questa notizia: secondo l’Agenzia France-Presse, nel mese di ottobre 2025 l’esercito russo ha lanciato un numero di missili senza precedenti contro l’Ucraina. Il dato segna un incremento del 46% rispetto al mese precedente.
Come sostengo dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, è necessario trattare con Putin portando sul tavolo delle trattative la sola cosa che permetterebbe la fine della guerra: la neutralità dell’Ucraina.
Tutti coloro che per anni hanno mentito, hanno portato avanti narrazioni false e belliciste, non sono i sostenitori di Kiev: sono i suoi principali aguzzini.

