gabriele nunziati conferenza stampa bruxelles 13ott2025

Giornalista licenziato per aver fatto il suo lavoro

Alessandro Di Battista – 05/11/2025

https://alessandrodibattista.substack.com/p/licenziato-per-aver-fatto-il-suo

 

Due settimane fa ha osato fare una domanda, una domanda scomoda, come scomode dovrebbero essere le domande giornalistiche rivolte ai potenti.

 

Quando si parla di libertà di informazione, e del fatto che tanti giovani giornalisti, pur di non perdere un posto di lavoro appena ottenuto (e spesso sottopagato), accettano i diktat dei direttori a loro volta succubi degli editori, bisognerebbe guardare ciò che sta accadendo a Gabriele Nunziati.

Gabriele Nunziati è un giovane giornalista italiano che lavora a Bruxelles per l’Agenzia Nova. Due settimane fa ha osato fare una domanda, una domanda scomoda, come scomode dovrebbero essere le domande giornalistiche rivolte ai potenti. Nel suo caso, oltretutto, si è trattato di una domanda che avrebbero voluto fare milioni di cittadini italiani.

Gabriele Nunziati ha chiesto alla portavoce della Commissione europea, Paula Pinho, se ritenesse giusto che Israele paghi di tasca sua per la ricostruzione di Gaza, dato che la stessa Pinho aveva appena dichiarato che spetterà alla Russia pagare quella dell’Ucraina. “Abbiamo ripetuto più volte che la Russia dovrebbe pagare per la ricostruzione dell’Ucraina. Secondo te anche Israele dovrebbe pagare per la ricostruzione di Gaza, visto che ha distrutto gran parte della Striscia?”, queste le sue parole esatte. La portavoce, spiazzata, ha risposto così: “La sua è una domanda molto interessante alla quale però in questa fase non vorrei rispondere”.

Ieri, esattamente due settimane dopo questa domanda, Nunziati è stato licenziato.

“Dopo la mia domanda, ho ricevuto delle telefonate da parte dei miei superiori. I toni erano abbastanza tesi. Poi è arrivata la lettera di interruzione del rapporto di collaborazione” — ha raccontato a Fanpage.

E sempre su Fanpage è arrivata la replica dell’Agenzia Nova. Leggetela con attenzione, perché vi fa capire cos’è l’informazione in Italia.

“Quanto riferito nel vostro articolo risponde solo parzialmente al vero. Il 13 ottobre scorso Gabriele Nunziati, nostro collaboratore, ha posto alla portavoce della Commissione europea una domanda tecnicamente sbagliata. Egli ha chiesto se la Commissione Ue, ritenendo che la Russia debba pagare i danni di guerra all’Ucraina, non ritenga che anche Israele debba pagare i danni di guerra a Gaza.

Il problema è che la Russia – Paese membro permanente del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite e, in quanto tale, uno dei 5 massimi garanti dell’ordine mondiale – ha invaso l’Ucraina, un Paese sovrano, senza essere provocata. Israele, al contrario, ha subito un’aggressione armata. Non sorprende, quindi, che la portavoce non abbia risposto alla domanda, essendo assolutamente fuori luogo e di natura erronea. La differenza tra le posizioni di Russia e Israele è stata più volte rappresentata al collaboratore, il quale, tuttavia, non ha affatto compreso la sostanziale e formale differenza di situazioni, ed ha anzi insistito nel ritenere corretta la domanda posta, mostrandosi così ignaro dei principi fondamentali del diritto internazionale.

Quel che è peggio, il video relativo alla sua domanda è stato ripreso e rilanciato da canali Telegram nazionalisti russi e dai media legati all’Islam politico in funzione anti-europea, creando imbarazzo all’agenzia, in quanto fonte primaria attentissima alla propria indipendenza e all’oggettività delle informazioni trasmesse. È evidente che il rapporto di fiducia con il collaboratore, in questo contesto, sia venuto a cessare”.

 

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