[Roma] Danneggiata la statua del cane Angelo

Hanno ucciso Angelo per la seconda volta. Hanno brutalizzato il simbolo di un dolore immenso, hanno colpito un monumento eretto a Roma, nell’area cani del parco Ravizza a Monteverde. Lo scorso 8 gennaio, uno o più vandali hanno staccato la coda della statua che raffigura il randagio preso a bastonate, torturato, impiccato il 21 giugno 2016 nel paesino di Sangineto, Cosenza, cuore della Calabria.

 

ROMA: DANNEGGIATA LA STATUA DEL CANE ANGELO A MONTEVERDE
IL VICE PRESIDENTE DI ANIMALISTI ITALIANI ONLUS, RICCARDO MANCA: “LO HANNO UCCISO UN’ALTRA VOLTA. L’ENNESIMO ATTO BARBARO INGIUSTIFICATO”

Uno o più vandali hanno staccato la coda del monumento che raffigura il randagio torturato e impiccato nel giugno 2016 a Sangineto, Cosenza. La denuncia dell’Associazione che da anni combatte a tutela di ogni vita


Hanno ucciso Angelo per la seconda volta. Hanno brutalizzato il simbolo di un dolore immenso, hanno colpito un monumento eretto a Roma, nell’area cani del parco Ravizza a Monteverde. Lo scorso 8 gennaio, uno o più vandali hanno staccato la coda della statua che raffigura il randagio preso a bastonate, torturato, impiccato il 21 giugno 2016 nel paesino di Sangineto, Cosenza, cuore della Calabria. Animalisti Italiani Onlus denuncia l’ennesimo atto barbaro, l’ultima offesa in ordine di tempo alle bandiere della lotta che l’Associazione porta avanti in difesa di ogni vita, umana come animale.

“Hanno mirato a quella coda che Angelo faceva scodinzolare mentre i quattro assassini si divertivano a finirlo. Hanno distrutto quella coda che vuol dire resistenza. Resistenza alla morte. Inno alla vita”. È con queste parole che Emanuela Bignami, Responsabile Nazionale delle Sedi Locali di Animalisti Italiani Onlus, commenta il danneggiamento della statua a Monteverde. “Chi ha sfregiato il monumento – prosegue la Bignami – ha commesso un atto di violenza contro Angelo, che è stato e sarà per sempre un angelo per tutti gli esseri viventi più deboli e indifesi. Angelo è il motivo per cui Animalisti Italiani Onlus deve continuare a esistere. Per dare voce a loro. Diceva Gandhi: ‘Prima ti ignorano, poi ti deridono, poi ti combattono. Poi vinci’. E noi vinceremo – conclude la Bignami – contro i carnefici di Sangineto, contro i carnefici di tutto il mondo, contro chi non rispetta la vita, in qualunque forma essa si esprima”.

La foto della coda divelta sconvolge il Vicepresidente di Animalisti Italiani Onlus, Riccardo Manca: “Noi Animalisti Italiani Onlus continuiamo a ricordare Angelo che alza la testa chiedendo pietà mentre viene trascinato come un ‘oggetto’ dai suoi quattro aguzzini. Questa immagine rimarrà stampata per sempre nei nostri cuori, a testimonianza di una dignità sconosciuta alla maggior parte degli uomini. Come ricordiamo la sua coda, che lui continuava a dimenare nonostante le percosse subite”. Spiega Manca: “Angelo era puro. Angelo non avrebbe mai fatto del male a nessuno. Lui ora sarebbe in grado di perdonare anche questi vandali che hanno oltraggiato la Sua memoria. Ed è proprio tale virtù a fornirci la misura esatta della grandezza di queste Creature. Di Angelo e di tutti gli ‘Angelo’ del mondo. L’unico perdono di cui vogliamo sentir parlare è quello che tutti noi dobbiamo chiedere ad Angelo. E a tutti gli Animali vittime dei continui soprusi dell’uomo”.

Roma, 9 Gennaio 2018

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