“Cinghiali a Roma è effetto di politiche venatorie del passato”

Con alcune comunicazioni stampa, il Presidente della Coldiretti Lazio ha attaccato i piani di contenimento di RomaNatura, Ente Regionale di gestione delle aree protette di Roma, ritenendoli del tutto inefficaci riconducendo tutto solo alla richiesta di maggiori rimborsi per il comparto agricolo.

 

COMUNICATO STAMPA – 06/06/2018

Legambiente su intervento Coldiretti in merito a piani di contenimento cinghiali dell’Ente Parco RomaNatura

“I piani di contenimento del cinghiale sono lo strumento giusto e vanno sostenuti e promossi. Ben fatte le scelte di RomaNatura”

“La reale situazione di emergenza rispetto alla presenza eccessiva di cinghiali a Roma, ha responsabilità precise nella gestione venatoria degli anni passati per lo sproporzionato abbattimento di specie più compatibili e politiche di ripopolamento di cinghiali più imponenti e prolifici, oltre al fatto che le strade di Roma sono sempre più invase da rifiuti. Non certo per la presenza dei parchi e delle loro politiche di conservazione che invece rappresentano un valore inestimabile”

Con alcune comunicazioni stampa, il Presidente della Coldiretti Lazio ha attaccato i piani di contenimento di RomaNatura, Ente Regionale di gestione delle aree protette di Roma, ritenendoli del tutto inefficaci riconducendo tutto solo alla richiesta di maggiori rimborsi per il comparto agricolo.

“A Roma, se negli ultimi anni c’è stata un’eccellenza, è stata proprio la gestione della rete dei parchi di RomaNatura – dichiara Roberto Scacchi presidente di Legambiente Lazio – territori, oggi, protagonisti in positivo nello sviluppo sostenibile della capitale. Non sono certo gli ungulati a provocare un decremento qualitativo dell’agricoltura nei parchi, ma è la presenza stessa dei parchi a rendere di alto pregio la rete agricola che dentro si sviluppa, perché sono i parchi il volano di sostenibilità, multifunzionalità, filiera corta, strumenti che ne fanno apprezzare le produzioni con grande favore da parte dei consumatori, come mostrano i dati dei consumi di tutti quei punti di vendita diretta. E in questo, il lavoro che ha messo in piedi RomaNatura e il suo presidente Maurizio Gubbiotti, è senza precedenti in quanto a rilancio positivo delle aree protette e dell’agricoltura nei parchi: è sbagliato attaccare o denigrare i piani di contenimento con i quali si sta procedendo e che invece sono i veri strumenti da adottare per prevenire i danni, chiedendo invece, come fa Coldiretti, esclusivamente maggiori risorse per gli agricoltori o addirittura la possibilità di cacciare in città. È vero che c’è un problema cinghiali nella città di Roma perché è sporca, così come è vero che c’è un problema di soprannumero di cinghiali dovuto alle immissioni degli anni scorsi per l’attività venatoria, con lo sproporzionato abbattimento di specie più compatibili e politiche di ripopolamento di cinghiali sempre più imponenti e prolifici. Siamo fermamente contrari ad una visione che nei fatti vorrebbe distruggere i Parchi della città e della Regione, in controtendenza peraltro rispetto a quanto accade in tutto il mondo, dove i parchi sono il vero strumento per una maggior qualità della vita e del nuovo sviluppo sostenibile”.

Ufficio Stampa Legambiente Lazio

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