Beni Comuni: il dibattito è aperto…

Sabato 19 gennaio, a Roma, si è tenuta l’assemblea pubblica per il lancio della campagna di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sui Beni Comuni promossa dal Comitato Popolare di Difesa Beni Comuni, Sociali e Sovrani “Stefano Rodotà“, presentata in Cassazione lo scorso 18 dicembre.

 

Forum Italiano dei Movimenti
per la Terra e il Paesaggio 21/1/2019

Sabato 19 gennaio, a Roma, si è tenuta l’assemblea pubblica per il lancio della campagna di raccolta firme per la proposta di legge di iniziativa popolare sui Beni Comuni promossa dal Comitato Popolare di Difesa Beni Comuni, Sociali e Sovrani “Stefano Rodotà“, presentata in Cassazione lo scorso 18 dicembre. Ma il testo elaborato della Commissione Rodotà nel 2010 può ancora essere considerato come pietra miliare di un percorso per affermare il Diritto ai e dei Beni Comuni nel nostro Paese?
All’interno della ramificata rete civica nazionale del Forum Salviamo il Paesaggio si è sviluppato un analitico dibattito rivolto ai contenuti della odierna proposta di legge popolare: diverse perplessità e molti dubbi sono emersi in proposito; qui trovate spunti critici e approfondimenti. Il dibattito è aperto…
 

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L’agro romano di tanti pittori, poeti e scrittori è stato metabolizzato. Progressivamente, ma senza pause. Da luogo simbolico a spazio indistinto. Da “verde” spontaneo, disseminato di testimonianze materiali del nostro passato migliore, a dedalo di strade a delimitare isolati di nuovi complessi abitativi. Colture storiche, come quelle di viti e ulivi, quasi scomparse. Sostituite da nuovo cemento. Ora una petizione (da sottoscrivere individualmente con rapidità), lanciata da Salviamo il Paesaggio Roma e Lazio, intende rivolgere una formale richiesta all’Unesco affinché l’Agro Romano diventi Patrimonio dell’Umanità, al fine di sottrarlo per sempre alla rapina della speculazione. Attualmente, dei circa 71.000 ettari di Agro ben 3 metri quadrati al minuto sono “mangiati” dal cemento e persi per sempre; e da qui al 2030 (anno di attuazione delle previsioni del Piano Regolatore) nella campagna romana il consumo di suolo arriverà a circa 161 ettari ogni anno…

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La campagna “Salviamo insieme dune e spiaggia di Chia”, obiettivi e primi risultati

La campagna promossa dall’associazione ecologista Gruppo d’Intervento Giuridico onlus per l’acquisto collettivo e popolare delle dune e della spiaggia sarda, allo scopo di salvaguardarle per le generazioni future e garantirne la fruizione pubblica, in sole tre settimane ha raggiunto già risultati straordinari. Finora sono pervenuti contributi pari a 70 mila euro, segno tangibile del forte sostegno “popolare”. Centinaia di messaggi pervenuti, alcuni quasi commoventi per il loro amore per Chia. Nonni che contribuiscono per i nipotini, collette organizzate sui luoghi di lavoro, turisti che vogliono difendere il loro mare, Sardi via dall’Isola da troppi anni che non intendono mancare alla difesa della propria Terra, bambini che offrono i loro soldini per la spiaggia dell’estate. C’è chi offre parte del proprio contenuto guadagno giornaliero per evitare che le dune finiscano in mani sbagliate…
 

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Il consumo di suolo di Roma Capitale

Presentato in Campidoglio lo studio di Roma Capitale ed ISPRA nell’ambito di un progetto sviluppato con i volontari del Servizio Civile sul consumo di suolo a Roma. Supera i 30 mila ettari (23,54%), circa 3.600 volte l’area del Circo Massimo, la superficie di territorio consumato nella città eterna e di questi oltre il 92% è irreversibile. Consumato anche il 13% delle aree romane a massima pericolosità idraulica del quale oltre l’80% è irrecuperabile…
 

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In Puglia una proposta di legge regionale per l’arresto del consumo di suolo

Il consigliere regionale Ernesto Abaterusso, capogruppo di Articolo 1 – Movimento Democratico e Progressista, ha depositato lo scorso 15 gennaio la proposta di legge regionale “Norme per l’arresto del consumo di suolo e per il riuso dei suoli urbanizzati”: una proposta normativa che nasce sul modello dell’omologa proposta di legge nazionale sviluppata dal nostro Forum nazionale Salviamo il Paesaggio. E’ il primo esempio di azione normativa basata sui nostri principi sviluppata a livello locale: primo di una lunga serie? Invitiamo tutti i consiglieri regionali a ragionare sull’opportunità ora solo “da copiare”…
 

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Alpe Devero: 75 mila firme per fermare la devastazione

Consegnate in Regione Piemonte 75 mila firme raccolte da cittadini e cittadine contrari al piano strategico del giugno 2018 “Avvicinare le montagne” (che prevede un comprensorio sciistico dal grande impatto ambientale). Saranno sufficienti per dimostrare la volontà popolare?…
 

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