Centrale termoelettrica Aprilia, ‘prescrizioni prima del rinnovo dell’AIA’

Legambiente torna a chiedere che vengano prese in considerazione le osservazioni di associazioni e comitati prima di procedere a qualsiasi rinnovo dell’AIA per la Centrale Termoelettrica a Ciclo Combinato di Campo di Carne ad Aprilia.

Legambiente Lazio – Comunicato stampa

 Roma, 24 Giugno 2013

 Centrale termoelettrica di Aprilia, Legambiente: “No a rinnovo senza considerare osservazioni di associazioni e comitati. Regione pretenda stringenti prescrizioni.”

 Legambiente torna a chiedere che vengano prese in considerazione le osservazioni di associazioni e comitati prima di procedere a qualsiasi rinnovo dell’AIA per la Centrale Termoelettrica a Ciclo Combinato di Campo di Carne ad Aprilia. Alla vigilia della Conferenza dei Servizi che si terrà domani mattina presso il Ministero dell’Ambiente, torna a puntare il dito sugli impatti della centrale.

 Già ad inizio anno, in occasione della precedente riunione della Conferenza dei Servizi, Legambiente Lazio col Circolo Legambiente di Aprilia avevano presentato le proprie osservazioni facendo notare come le mitigazioni ambientali proposte sembravano piuttosto deboli ed andavano pertanto riconsiderate in favore di misure più incisive; le modalità relative ai controlli e alla comunicazione dei dati per le componenti aria e rumore apparivano poco chiare e risultava insufficiente il sistema di monitoraggio; la tubazione per scaricare all’esterno del lotto il troppo pieno della vasca di seconda pioggia in un collettore acque bianche nel Fosso Caronte risultava non idoneo al recapito di reflui.

 “ Il rinnovo dell’Autorizzazione deve passare per serie valutazioni sull’impatto ambientale della centrale e la predispozione di adeguate misure di contenimento senza le quali sarebbe irresponsabile andare avanti –ha dichiarato Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-. Su questo occorre una stretta vigilanza della Regione Lazio che deve pretendere stringenti prescrizioni che andranno recepite e fatte osservare.”

 L’Ufficio stampa Legambiente Lazio

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