Casa, 6 novembre su tetti case popolari contro vendita all’asta

Giornata nazionale di mobilitazione nazionale contro il decreto del ministero delle infrastrutture che mette le case popolari e comunali in vendita all’asta, lasciando all’assegnatario la sola prelazione sul prezzo di aggiudicazione.

 

COMUNICATO 5 novembre 2014

IL 6 NOVEMBRE SUI TETTI DELLE CASE POPOLARI PER DIRE NO ALLA VENDITA ALL’ASTA. L’EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA E’ UN BENE COMUNE CHE VA RILANCIATO, NON SVENDUTO ALLA RENDITA IMMOBILIARE.

Dichiarazione di Walter De Cesaris – segretario nazionale Unione Inquilini.

“Il governo getta benzina sull’incendio degli sfratti che già devasta le nostre città.

Un folle progetto, contenuto in un decreto ministeriale, approvato lo scorso 16 ottobre in sede di conferenza unificata, del ministro Lupi in corso di pubblicazione, infatti, intende accelerare la dismissione del patrimonio abitativo pubblico introducendo la regola della vendita all’asta degli alloggi, partendo dal prezzo di mercato. L’unica garanzia reale che viene lasciata agli assegnatari è un effimero diritto di prelazione sulla base del prezzo di aggiudicazione. Una atroce beffa per il milione di famiglie che attualmente vivono in alloggi ERP: oltre il 90% di queste famiglie non potrebbe mai affrontare né le aste pubbliche, né tantomeno potrebbe esercitare una qualsiasi prelazione su futuri prezzi di aggiudicazione. Nel decreto si prevede addirittura la possibilità di vendere in blocco gli edifici interi inagibili o i cui costi di manutenzione sono ritenuti troppo onerosi: un possibile boccone buono per la speculazione immobiliare.

E’ evidente se si vendono all’asta alloggi e addirittura immobili interi, che non possono essere comprati da chi vi abita, si tratta di un affare per altri soggetti, che possono essere anche poco trasparenti, visto il grado di penetrazione dei poteri criminali nel comparto. Solo chi è in mala fede, infine, può ignorare i che, se il patrimonio va in altre mani, si apre per chi vi abita oggi il baratro della precarietà abitativa e di un futuro sfratto.

Chiediamo che questo progetto venga ritirato e che si avvii una nuova riflessione.

In Italia, ci sono 700 mila nuclei, “utilmente” collocati nelle graduatorie dei comuni che attendono “inutilmente” una risposta che non arriverà mai se non si investe nuovamente nella politica sociale della casa. A questi vanno aggiunti oltre 200 mila sfratti emessi solo negli ultimi 3 anni, di cui il 90% per morosità.

In questa situazione esplosiva, sicuramente non si sente il bisogno di una nuova bomba ad orologeria, innescata dentro il ventre molle della sofferenza sociale più estrema.

E’ pura ipocrisia lamentarsi dell’abusivismo se i primi ad essere illegali sono Stato, Regioni e comuni. Ci sono 40 mila alloggi ERP vuoti e non assegnati, circa 5/6 mila solo a Milano: gli immobili inagibili vanno recuperati e rimessi alla loro funzione sociale, come il governo si era impegnato a fare, non messi all’asta e svenduti a qualche immobiliare che vuole l’affare.

C’è un enorme patrimonio pubblico vuoto e in disuso, a partire dal demanio civile e militare. Utilizzandolo, ovunque possibile, ai fini della residenza sociale, si comincerebbe a dare risposta a quel disagio abitativo che grida la sua sofferenza in mille modi ma non viene ascoltato.

Per questi obiettivi, il 6 novembre, in tutta Italia saliremo sui tetti delle case popolari: non vogliamo che gli assegnatari vengano buttati per strada e non vogliamo che l’ERP venga buttato al macero o peggio regalato a poteri economici poco trasparenti.

Dalle case popolari vogliamo lanciare un messaggio di speranza e di lotta: un vero piano casa per 1 milione di alloggi sociali in 10 anni a consumo zero di suolo, con il recupero e il riuso del costruito, a partire dal patrimonio vuoto, lasciato deperire e in disuso.”

Unione Inquilini – Segreteria Nazionale
Via Cavour 101, Int. 4 – 00184 Roma – Tel. 0647.45.711 – Fax 06488.23.74
e mail: unioneinquilini@libero.it – sito internet: www.unioneinquilini.it

 

 


 

 

Comunicato Unione Inquilini Roma


Giornata nazionale di mobilitazione nazionale contro il decreto del ministero delle infrastrutture che mette le case popolari e comunali in vendita all’asta, lasciando all’assegnatario la sola prelazione sul prezzo di aggiudicazione dell’asta.
Per dire no a questa follia anche a Roma ci sarà una vasta mobilitazione, questi gli appuntamenti che potranno essere aggiornati nelle prossime ore.

No alla vendita all’asta delle case popolari: le iniziative a roma del 6 novembre giornata di mobilitazione nazionale degli assegnatari di case popolari e comunali
giovedi 6 novembre 2014 giornata mobilitazione a roma:
no alla vendita all’asta delle case popolari:
Roma, quartiere primavalle, ore 12 via michele bonelli 4, sul tetto con sirene, striscioni e fumogeni;
Roma: quartiere primavalle, ore 12 via lorenzo litta, lotto 25, ore 12 sul tetto con striscioni, sirene e fum…ogeni;
Roma, quartiere monteverde, ore 11.30 via donna olimpia 30 e successivamente a piazza donna olimpia ( dipende da meteo)
Roma, quartiere tiburtino, appuntamento via grotta di gregna 48/A, ( se meteo consente) iniziativa via mozart;
Roma, quartiere Fidene, piazza stia ore 16, striscioni e presidio delle case comunali.
Roma, quartiere tor bella monaca, villaggio breda, iniziativa in via di comunicazione;
Roma, quartiere spinaceto, via caduti guerra per la resistenza angolo via lorizzo, dalle 11 alle 13 presidio

Segreteria unione inquilini di roma

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