“Lo spettro di Chavez”, i deliri di Giuliani e i depistaggi di Repubblica

Uno spettro si aggira per Washington, è quello del Comandante Hugo Chavez che dall’oltretomba manipola le Presidenziali USA.

Gli Stati Uniti oltre il ridicolo. In queste condizioni le pubblicazioni come Lercio avranno davvero vita dura.

Proprio così, infatti, per Rudy Giuliani capo degli avvocati di Donald Trump che indaga sulle presunte manipolazioni al voto presidenziale negli USA: “l’elezione è stata truccata da “una società di proprietà delle affiliate di Chavez e Maduro “.

Inoltre, Giuliani ha espresso forte contrarietà per la presenza di due società che si sono occupate del conteggio dei voti: Dominion, una società con sede in Canada, e per la venezuelana, Smartmatic, che veniva utilizzata, nonostante operasse solo nella contea di Los Angeles. “Non si poteva credere che la società proprietaria di questa macchina elettorale fosse un’alleata di Hugo Chavez, un’alleata di Nicolas Maduro e un’alleata di George Soros. Cosa dobbiamo fare per portavti alla verità?” ha aggiunto nel suo show Giuliani.

Per non farsi mancare nulla ha precisato che i voti “venivano conteggiati in Germania, da una compagnia venezuelana. Di proprietà di persone che sono alleate di Maduro e Chavez.”

Si precisa che il sistema di Dominion è stato usato in 24 stati.

Il piatto forte di questa ridicola teoria è arrivato da Sidney Powell, la quale ha insistito sul fatto che Hugo Chavez, morto nel marzo 2013, aveva approvato i sistemi di Smartmatic.

“Abbiamo la prova che questo è venuto dal Venezuela, da Nicolas Maduro, da Hugo Chavez, da Cuba e dalla Cina che ha interessi significativi in Venezuela”. Per non farsi mancare nulla ha inserito anche Pechino.

Come spiega il quotidiano inglese The Indepedent, “Dominion, con sede a Toronto, è controllata dalla maggioranza dal 2018 da Staple Street Capital, una società di private equity di New York. Sia Dominion che Smartmatic hanno rilasciato dichiarazioni secondo cui non esiste alcun rapporto di proprietà tra le due aziende concorrenti.”

Inoltre, il media inglese ricorda che “Smartmatic è una società internazionale costituita in Florida dai fondatori venezuelani. Non c’è motivo di credere che Dominion abbia legami con il Venezuela, né una partnership con Smartmatic.”

Tra l’altro sottolinea che “Sebbene la tecnologia Smartmatic sia stata utilizzata nelle elezioni venezuelane, le accuse degli oppositori del governo secondo cui la società avrebbe truccato le elezioni sono prive di fondamento. Nel 2017, la società ha accusato il governo venezuelano di frode elettorale.”

Non si è fatta attendere la replica di Caracas attraverso il cancelliere Jorge Arreaza, il quale sul suo profilo Twitter ha scritto: “Ci sono diversi livelli: le bugie, l’assurdo e il ridicolo. Senza dubbio, ritenere il comandante Chávez responsabile della sconfitta di Trump nel 2020 è estremamente ridicolo.”

Arreaza ha aggiunto che il fatto di accusare Caracas e il suo defunto ex presidente dei risultati delle elezioni presidenziali del 3 novembre, oltre ad essere una “dimostrazione di debolezza” per Washington, “è estremamente divertente”.

Ancora più imbarazzante del povero Giuliani che almeno smaschera per sempre le fake news decennali del suo paese, è Repubblica (e i vari simili chiaramente), con il circuito mainstream ormai al collasso cognitivo. Pur di non dirvi nulla dei contenuti delle dichiarazioni di Giuliani (del resto le fake news contro il Venezuela sono le stesse che rilancia Trump e Giuliani) si concentra solo sui capelli e sulla tinta!

https://www.lantidiplomatico.it/dettnews-lo_spettro_di_chavez_i_deliri_di_giuliani_e_i_depistaggi_di_repubblica/82_38292/

 

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