[Venezuela] Kellogg’s chiude? Maduro la riapre e l’affida ai lavoratori

In Venezuela così come nel resto del mondo quando una multinazionale decide di chiudere bottega – in questo caso parliamo della statunitense Kellogg’s – lo fa senza tener in conto che lascerà dei lavoratori senza reddito. Così, il presidente Nicolas Maduro, ha immediatamente ordinato che l’azienda fosse riaperta e consegnata ai lavoratori in maniera che la produzione potesse immediatamente riprendere a pieno ritmo. 

 

Venezuela, Kellogg’s chiude l’impianto. Maduro ordina riapertura e affida la produzione ai lavoratori

Il Governo attraverso i ministeri di Economia e Finanza e del Processo Sociale del Lavoro ha provveduto «a riaprire l’azienda e consegnarla ai lavoratori. Adesso l’azienda produce con la classe operaia industriale», ha spiegato Maduro

In Venezuela così come nel resto del mondo quando una multinazionale decide di chiudere bottega – in questo caso parliamo della statunitense Kellogg’s – lo fa senza tener in conto che lascerà dei lavoratori senza reddito. Di solito questo avviene in barba ad ogni legge, perché lo sappiamo, l’unica legge che conta per costoro è quella del profitto. 

Questo è quanto avvenuto a Maracay, nello Stato di Aragua, dove l’azienda alimentare che produce prodotti diffusi in tutto il mondo ha deciso di serrare definitivamente le porte del proprio stabilimento. Tra l’altro a pochi giorni dalle imminenti elezioni presidenziali.

Visto che questo avviene in tutto il mondo, dov’è la notizia? 

Siccome siamo in Venezuela, paese dove nonostante boicottaggi, guerra economica, inflazione indotta e ogni tipo di sabotaggio possibile venga attuato, il governo difende a spada tratta i lavoratori e i propri interessi. Così, il presidente Nicolas Maduro, ha immediatamente ordinato che l’azienda fosse riaperta e consegnata ai lavoratori in maniera che la produzione potesse immediatamente riprendere a pieno ritmo.

«Pensano che il popolo si spaventerà. Imperialisti, oligarchi, questo popolo non ha paura di nessuno, questo popolo ha un presidente e un Governo che lo protegge», ha affermato il massimo dirigente bolivariano in piena campagna elettorale dallo Stato Carabobo. 

Curioso che questo avvenga proprio in quel paese, il Venezuela, bollato come una brutale dittatura che schiaccia il popolo. Mentre nei paesi da dove vengono rivolte tali infamanti accuse, le multinazionali fanno il bello e il cattivo tempo senza che i governi non provino nemmeno a contrastare tali criminali condotte. Con i lavoratori che restano senza salario e troppo spesso senza nemmeno alcun ammortizzatore sociale. 

Se questa è la tanto sbandierata democrazia…

Il presidente Maduro ha inoltre spiegato che Kellogg’s, in Venezuela nella mani di alcuni investitori messicani come riferisce l’agenzia AVN, ha compiuto un atto «assolutamente incostituzionale e illegale».

Per questo il Governo attraverso i ministeri di Economia e Finanza e del Processo Sociale del Lavoro ha provveduto «a riaprire l’azienda e consegnarla ai lavoratori. Adesso l’azienda produce con la classe operaia industriale», ha spiegato Maduro.

Il presidente ha agito secondo i dettami della ‘Ley Orgánica del Trabajo, los Trabajadores y las Trabajadoras’. Che al Titolo III, «stabilisce il potere dell’Esecutivo di ripristinare, a protezione del processo sociale del lavoro, le attività produttive di un’entità lavorativa che è stata oggetto di chiusura illegale o fraudolenta». 

Il presidente Maduro ha dichiarato che «la società continuerà la produzione nelle mani della classe operaia.

Per poi annunciare che saranno avviate «azioni legali nei confronti dei proprietari azionisti della società Kellogg’s affinché paghino nei tribunali e nella giustizia; devono rispettare le leggi del Venezuela, rispettare i lavoratori e le famiglie dei lavoratori».

Fabrizio Verde

da: www.lantidiplomatico.it

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