Ai vertici del CSM l’avvocato della Lega e della lobby delle armi

Fabio Giuseppe Carlo Carisio – 26/01/2023

AI VERTICI DEL CSM L’AVVOCATO DI LEGA & LOBBY ARMI. Vigilerà sui Magistrati il Legale dell’ex senatore Siri, nei guai per Corruzione da Leonardo (partner di Gates) (gospanews.net)

 

«Attraverso l’esercizio trasparente ed efficiente del governo autonomo il Consiglio Superiore (della Magistratura CSM – ndr) deve garantire, nel modo migliore, l’autonomia e l’indipendenza della giurisdizione; e deve assicurare agli uffici giudiziari il miglior livello di professionalità dei magistrati, che svolgono con impegno e dedizione la loro attività anche in condizioni ambientali complesse e talvolta insidiose».

Con queste parole il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che è presidente di diritto anche del CSM, l’organo di autoregolamentazione e vigilanza dei magistrati italiani, ha accolto la prima riunione plenaria dell’assemblea ricostituitasi dopo l’uragano dello scandalo PalamaraGate, limitato a una semplice bufera in alta quota proprio dagli interventi diplomatici del Capo dello Stato che ha glacialmente ignorato l’appello di 109 giudici ad affrontare le commistioni politiche delle toghe ed evitare insabbiamenti…

La risposta è giunta dalle sentenze e dalla rinnovata stima del Quirinale verso il togato spione… 

La risposta del Consiglio Superiore della Magistratura all’auspicio di Mattarella per un “esercizio trasparente ed efficiente del governo autonomo” è giunta dal Plenum dell’assemblea CSM che ieri ha eletto quale vicepresidente l’esimio avvocato veneto Fabio Pinelli, in quota Lega, che già stride con il ruolo di imparzialità chiamato a svolgere per macroscopici conflitti d’interesse con la Lobby delle Armi, proprio nel momento in cui il governo italiano sta “trafficando” con dubbia legalità costituzionale nuove forniture militari all’Ucraina.

Per gli amanti della cabala la sua nomina è avvenuta per due numeri poco propizi: 17 voti ottenuti nell’ambito dei 33 componenti che evocano il più alto grado massonico: la riforma Cartabia ha infatti riportato a 30 i componenti del CSM venti togati, 10 professionisti del diritto di nomina parlamentare (vedi in calce all’articolo) più i 3 membri di diritto (Presidente della Repubblica, Presidente e PG della Corte di Cassazione).

«Il mio impegno sarà per un impegno condiviso dalle varie anime del Csm. Voglio ricordare solo le parole di Rosario Livatino, proclamato beato nel 2021, figura di riferimento per tutti gli operatori di giustizia. Diceva: “Quando moriremo, nessuno ci chiederà quanto siamo stati credenti ma quanto siamo stati credibili”. Ecco, cerchiamo di essere credibili e mai obliqui, nell’interesse supremo del paese».

La citazione dell’avvocato Pinelli non appare casuale in quanto giovedì 19 gennaio era arrivata al CSM la reliquia del Beato Rosario Livatino (la camicia che il giudice indossava la mattina del suo assassinio) tra le tappe istituzionali della prima solenne “Peregrinatio Beati Rosarii Livatino – Fidei et Justitiae Martyris”.

Il giudice beato Rosario Livatino e la teca con la reliquia della sua camicia insanguinata

E nell’ambito delle celebrazioni che prevedono l’esposizione della reliquia del giudice siciliano assassinato dalla mafia il 21 settembre del 1990 e beato per la Chiesa dal 2021 (primo magistrato ad esserlo) è stato trasmesso il documentario ‘Picciotti, che cosa vi ho fatto?’ realizzato da Tv2000 in collaborazione con il Centro per la cultura e la Comunicazione dell’Arcidiocesi di Agrigento.

Il fatto che l’evento sia avvenuto nei 3 giorni successivi all’improvvisa cattura del boss Matteo Messina Denaro dopo 30 anni di beata latitanza ma fosse stato annunciato il 30 dicembre 2022 fa calare ulteriori sospetti sulla farsa giallo-rosadi un arresto che odora di consegna concordata come abbiamo evidenziato nel primo dossier sulla Cattura di Diabolik.

IL VICEPRESIDENTE CSM NEL GORGO LEGA-NWO DEI CONFLITTI D’INTERESSI

Ma soffermiamoci ad analizzare le parole del nuovo vicepresidente del CSM.

Come può, però, Pinelli pretendere di essere “credibile” come Livatino nel momento in cui si trova, sebbene in prestazioni da onesto libero professionista del diritto ovviamente estraneo a ogni implicazione giudiziaria, intrappolato nel gorgo degli affari loschi della Lega che ruotano intorno alla multinazionale italiana delle armi Leonardo Spapartner di Bill Gates & NATO in progetti sull’Intelligenza Artificiale a Torino e da sempre guidata dall’occulta regia del capo dello Stato, cui competerebbe il compito di essere arbitro imparziale della Repubblica Italiana e non burattinaio di uomini di fiducia in società strategiche (come il presidente Leonardo Luciano Carta, ex direttore degli 007 del controspionaggio AISE)?

In parte la risposta è stata data dallo stesso Pinelli definendo “stella polare” Mattarella che ha replicato con un peana gravido di enormi responsabilità “morali” e politiche:

«A lei signor vicepresidente, spetta il compito di favorire la coesione dell’attività del Consiglio. L’adozione di delibere condivise ne rende più efficace e autorevole il percorso. Con la sua elezione consigliere Pinelli lei è divenuto il punto di riferimento e di raccordo di tutti i componenti del Consiglio, che devono sentirsi da lei rappresentati, ascoltati e garantiti nell’esercizio delle loro funzioni».

Poiché da consuetudine il Capo dello Stato non esercita le sue funzioni da presidente del CSM si comprende perché il suo vice debba essere di suo alto gradimento…

«Da Luciano Violante, a Luca Zaia, a Matteo Renzi. Fabio Pinelli è il primo vicepresidente del Consiglio superiore della magistratura espresso in quota Lega. Ma ha subito sottolineato di essere “indipendente”. Si definisce liberale e non si è mai fatto notare in contrapposizioni politiche. Anzi. Come penalista ha difeso la Regione Veneto presieduta dal leghista Luca Zaia, il sottosegretario leghista Armando Siri e lo spin doctor di Matteo Salvini, Luca Morisi. Ma anche le ragioni di Matteo Renzi, per conto del Senato, nel conflitto di attribuzione tra poteri dello Stato sulla violazione dell’articolo 68 sul sequestro delle chat per l’indagine Open».

Così viene descritto dal Corriere che ne palesa un orientamento trasversale bipartisan ben congeniale a un alfiere del Nuovo Ordine Mondiale di cui Mattarella è velato ambasciatore non solo in Italia ma anche nell’Unione Europea.

Infatti, prosegue il quotidiano milanese, «E’ stato anche scelto da Luciano Violante come consigliere della Fondazione Leonardo». Sotto il profilo squisitamente geopolitico è rilevante che questo ente abbia scritto nel duo DNA i valori mondialisti e transumanisti del NWO.

«Globalizzazione, trasformazione digitale, intelligenza artificiale, l’impegno della Fondazione è di contribuire a un rinnovato umanesimo per la diffusione della conoscenza al servizio del Paese e a beneficio di noi tutti» sentenzia Violante, Presidente della Fondazione, sul sito ufficiale.

«Il lancio della Fondazione è un momento importante nella storia del nostro Gruppo e nel percorso di dialogo sviluppatosi nel nostro Paese tra Industria e Cultura, tra Scienza e Arte» fa eco Alessandro Profumo, Amministratore Delegato di Leonardo, evocando quella commistione tra Lobby delle Armi e Big Pharma pilotata da Gates attraverso il segretario generale della NATO Jens Stoltenberg, già direttore dell’ong Gavi Alliance per l’immunizzazione globale lanciata dal tycoon di Microsoft nel covo italiano della Fondazione Rockefeller (Villa Serbelloni, Bellagio, Como) nella cui orbita gravitano la nuova premier Giorgia Meloni e il Ministro della Difesa Guido Crosetto, già presidente della Confindustria delle Armi e manager di Leonardo. Presidente onorario della Fondazione Leonardo è l’ex generale Carta, il già citato ex direttore AISE che è presidente anche della SPA.

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L’articolo integrale qui: AI VERTICI DEL CSM L’AVVOCATO DI LEGA & LOBBY ARMI. Vigilerà sui Magistrati il Legale dell’ex senatore Siri, nei guai per Corruzione da Leonardo (partner di Gates) (gospanews.net)

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