Bologna, sfratto Via Irnerio: i comunisti con le famiglie senza tetto

“Nella nostra città continua la guerra ai senza tetto. Lo sgombero di Via Irnerio è solo l’ultimo di una lunga serie, ormai iniziata molti mesi fa”.

 

Nella nostra città continua la guerra ai senza tetto. Lo sgombero di Via Irnerio è solo l’ultimo di una lunga serie, ormai iniziata molti mesi fa. Non avere una casa, non avere un lavoro, sono reati che, secondo i poteri pubblici della nostra città, devono essere colpiti con la più assoluta fermezza. Nell’era della meritocrazia, chi non riesce ad avere un lavoro non merita certo di avere una casa.

Non si capisce ancora bene se il Sindaco Merola sia parte attiva o meno di questa guerra. Mentre si ridipinge un’anima sociale a poche settimane dal voto, sembra silente sugli sgomberi. Un silenzio colpevole. Salvo dare la colpa ad Asia-Usb per lo sgombero e le manganellate.

Ma d’altra parte, questo si dice, cosa potrebbe fare? Case pubbliche disponibili non ce ne sono! Questi devono fare la fila e aspettare che si liberino! Chi pensa questo non ha mai provato a vivere con la propria famiglia per strada. La casa è un bene essenziale e se non è disponibile, uno cerca di ottenerne una ad ogni costo.

Ma un consiglio vogliamo darlo a Merola. La Giunta si domanda cosa si potrebbe fare? Si potrebbe fare quello che farebbe un sindaco comunista! Un sindaco comunista requisirebbe per pubblica utilità alcuni dei tantissimi stabili vuoti, costruiti da imprese di costruzione e che da oltre 6 mesi risultino sfitti. La nostra città ne è piena! Questi potrebbero essere retribuiti con un canone sociale, quello che queste famiglie pagherebbero se ci fossero case pubbliche. Certo, non sarebbe un affitto di mercato e i costruttori non farebbero alti profitti! Ma siamo sicuri che le tante imprese di costruzione amiche del Pd, che generosamente sponsorizzano tutti gli eventi pubblici del partito, sarebbero disposti a scarificarsi per una così nobile causa sociale! No?

In tutto questo continuiamo ad esprimere solidarietà ai tanti lavoratori delle forze dell’ordine e ai militari che vengono occupati inutilmente per rincorrere gente senza casa che cerca in ogni modo di avere un tetto, anche temporaneo, sulla testa. Siamo sicuri che tutti questi ragazzi e ragazze si sono arruolati pensando di difendere la Repubblica Italiana dall’aggressione delle tante mafie italiane e straniere. Invece vengono scaricati su di loro i problemi sociali irrisolti e si trovano a trattare dei poveri come se fossero dei criminali, e a non avere tempo ed energie per rincorrere quelli che veramente stanno massacrando la nostra città con il pizzo, lo spaccio di droga, la prostituzione etc..

Questo svilimento del loro lavoro e delle loro speranze è il risultato delle politiche falsamente securitarie dei vari governi. Mentre si privano le forze dell’ordine di mezzi e risorse, li si annega in un mare di burocrazia e li si mette a inseguire i poveri invece dei mafiosi e dei criminali.

È ora che tutto questo finisca. La trasformazione della crisi sociale in un affare penale, dei poveri e dei disoccupati in criminali è l’obiettivo comune che negli anni è stato perseguito dal Pd, da Forza Italia, dalla Lega Nord e da tutti i partiti che si sono succeduti al governo. I comunisticontinueranno a combattere contro queste politiche, a essere al fianco di chi rivendica il proprio diritto a una casa e al lavoro, e continueranno a chiedere politiche che sradichino definitivamente le mafie dalla nostra Patria.

 

http://pcdibologna.blogspot.it/2016/05/lo-sfratto-di-via-irnerio-i-comunisti.html


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