“Proposte Unione Inquilini su proroga per morosità”

Inviato a tutti i gruppi parlamentari della Camera dei Deputati il testo di due emendamenti per estendere la proroga degli sfratti, oggi prevista esclusivamente per la finita locazione, anche alla morosità incolpevole.

COMUNICATO STAMPA

 

Roma, 9 gennaio 2012

MILLEPROROGHE/SFRATTI: “A FRONTE DI UN GOVERNO CHE SUGLI SFRATTI PER MOROSITA’ NON VEDE, NON SENTE E NON PARLA, L’UNIONE INQUILINI CHIEDE UN INTERVENTO “SALVA SFRATTI” ANCHE PER LA MOROSITA’ INCOLPEVOLE. UN MODO CONCRETO PER AFFRONTARE UNA CRISI DIROMPENTE

 

Dichiarazione di Walter De Cesaris, segretario nazionale dell’Unione Inquilini.

“Oggi abbiamo inviato a tutti i gruppi parlamentari della Camera dei Deputati il testo di due emendamenti per estendere la proroga degli sfratti, oggi prevista esclusivamente per la finita locazione, anche alla morosità incolpevole.

Negli ultimi 3 anni, in coincidenza dell’esplodere della crisi, gli sfratti hanno subito una impennata drammatica, arrivando a 52.291 nel 2008, 61.484 nel 2009 e 65.489 nel 2010 e la morosità, per la prima volta, ha superato nel 2010 l’85% del totale delle sentenze emesse. Se prendiamo  la sequenza storica degli ultimi 3 anni, emergono dati sconvolgenti: circa 180.000 sentenze emesse e di queste quasi 150.000 per morosità. Se raffrontiamo questi dati con quelli dei tre anni precedenti, ci si accorge che gli sfratti per morosità sono cresciuti nel triennio 2008 – 2010 del 50%. Con l’attuale trend, la stima che prevede 200.000 sfratti per morosità nel triennio 2011 – 2013, è destinata ad essere superata dalla realtà dei fatti.

A queste cifre già di per sé drammatiche va aggiunto che, con l’azzeramento del fondo sociale per l’affitto, sciaguratamente deciso dal precedente governo, le circa 300 mila famiglie con redditi bassi, che fino a quest’anno ricevevano il sussidio, saranno gettate nel girone d’inferno della morosità.

Negli emendamenti proposti, chiediamo che la proroga venga estesa, anche in caso di morosità, alle famiglie con redditi bassi e con presenza di anziani, minori, portatori di handicap.

Si pone, inoltre, che vi sia l’ulteriore condizione di essere utilmente collocati nelle graduatorie comunali per l’assegnazione di un alloggio popolare.

In tal modo, si determina una certificazione oggettiva da parte dell’ente comunale: lo sfratto per morosità incolpevole sarebbe sospeso per quei nuclei che, avendone fatto richiesta e sussistendone i requisiti, avrebbero diritto a una casa popolare, ma che ne sono ancora privi a causa dell’impossibilità dei comuni a far fronte alle domande.

Calcoliamo che basterebbe un investimento di 100 milioni di euro per trasformare 30 mila sfratti per morosità in nuovi contratti di locazione a canone concordato.

Estendere la proroga degli sfratti alla morosità incolpevole è quindi una misura necessaria per poter affrontare in termini strutturali il problema casa per le fasce sociali deboli.

Ricordiamo che entrare in Europa per la politica sociale della casa, vorrebbe voler dire per l’Italia aumentare di 4 volte l’attuale offerta di alloggi a canoni calmierati e che l’impossibilità di accedere all’abitazione è una delle motivazioni principali che rende l’Italia il Paese europeo in cui i giovani escono più tardi dal nucleo di origine.”

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