Roma, Pigneto. Senegalesi sfrattati a via Campobasso

Ieri mattina il Pigneto si è svegliato sotto occupazione: decine di agenti in assetto antisommossa e strade chiuse. Un dispiegamento di forze spaventoso per eseguire lo sfratto di 15 senegalesi dalla palazzina dove abitavano da venti anni in via Campobasso.

L’ultimo atto di una lunga serie che tra perquisizioni, intimidazioni e identificazioni dettate dal colore della pelle va avanti da anni.
L’ennesima azione del piano di espulsione di poveri e immigrati da un quartiere che deve essere messo a rendita.
I cittadini senegalesi non pagavano più l’affitto da quando il padrone di casa, proprietario di numerosi stabili in tutta Roma, aveva aumentato in modo assurdo il mensile con l’unico scopo di buttare fuori gli abitanti e dare seguito ai suoi progetti speculativi sulla zona.
Dopo lo sgombero, un assemblea tenutasi in strada ha deciso che da via Campobasso non si doveva andare via e ha dato vita ad un presidio permanente.
Senegalesi e abitanti del quartiere hanno passato la notte in strada e danno appuntamento alle 18 di oggi per una nuova assemblea, invitando le realtà solidali e la cittadinanza.
Dal presidio, nella giornata mondiale contro il razzismo, il messaggio che si vuole mandare è chiaro: la speculazione e gli affari non possono distruggere la vita delle persone, finché non verrà data una soluzione dignitosa e risposte i senegalesi rimarranno dove sono.
Davanti casa loro.

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CS 21/03/2012 – Roma, Pigneto. Senegalesi sfrattati a via Campobasso: parte il presidio contro la speculazione e il diritto alla casa.

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