Sfratti Milano, Istituzioni latitanti e famiglie in strada

Mentre le Istituzioni stanno a guardare, le famiglie rischiano di finire sulla strada, proseguono e si intensificano i picchetti antisfratto a Milano.

 

Dopo l’iniziativa di ieri, che ha portato al rinvio dello sfratto di una famiglia di 4 persone tra cui 2 minori in zona Baggio, stamattina nuovo picchetto antisfratto, questa volta in zona Bruzzano, dove è stato ottenuto il rinvio di uno sfratto contro una donna sola, lavoratrice dipendente a basso reddito, e della figlia di 13 anni.

L’iniziativa, che ha visto la partecipazione di alcune decine di abitanti del quartiere, sfrattati e non, ha impedito che anche questa famiglia si andasse ad aggiungere alle altre centinaia si famiglie con sfratto eseguito che si trovano attualmente sulla strada

A Milano ci sono difatti oltre 250 famiglie sfrattate anche da molti mesi con domanda di assegnazione in emergenza accettata dal Comune che si trovano ancora sulla strada per mancanza di alloggi in offerta: la maggiore responsabilità della mancanza di alloggi è da parte dell’ALER e quindi della Regione Lombardia(solo 5 offerti nel dicembre 2013 a fronte di circa 6000 alloggi vuoti) mentre il Comune,sta solo parzialmente supplendo alle carenze di ALER. Il comune di Milano ha preannunciato la messa in offerta di 1400 alloggi entro fine 2014, ma, anche ammesso che gli impegni vengano rispettati, ci vorranno mesi prima che la situazione dell’offerta di alloggi pubblici torni a minimo di normalità. Oltre a chi è già sfrattato in attesa di alloggio ci sono altre 150 famiglie già sulla strada in attesa che le loro domande vengano valutate.

Chi viene sfrattato finisce letteralmente sulla strada, in quanto gli alberghi non vengono più garantiti dal Comune e anche le collocazioni in comunità a Milano per i minori non vengono più date (le uniche che vengono offerte, con il contagocce, sono in provincia di Crema o addirittura fuori regione)

UNA SITUAZIONE DRAMMATICA E NON PIU’ TOLLERABILE, CHE CALPESTA I DIRITTI E LA DIGNITA’ DI TROPPE FAMIGLIE E CHE SI FA DI GIORNO IN GIORNO PIU’ DRAMMATICA E INGESTIBILE

E’ necessario arrivare quanto prima ad una sospensione per 6 mesi dell’esecuzione di tutti i tipi di sfratto, in attesa che venga data casa alle famiglie già sfrattate ed in attesa di offerta alloggio e che venga reso possibile il passaggio da casa a casa

Va inoltre costituzione da parte del Prefetto una commissione di graduazione degli sfratti, come previsto dalla legge 124/2013 e dalla Legge regionale 27/2009

Per evitare che sempre nuove famiglie finiscano sulla strada si stanno intensificando le iniziative antisfratto come quella di questa mattina, in vista anche del presidio dei sindacati inquilini presso la Prefettura previsto per il 12 febbraio


UNIONE INQUILINI

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