Agrigento, per avvelenamento ‘cani degli dei’ nessuna impunità!

Atena, Ercolino, Diana. Questi alcuni dei nomi con cui erano stati battezzati i “cani degli Dei”, una decina di randagi che da anni vivevano nel comprensorio della Valle dei Templi di Agrigento, amati da locali e turisti.

AVVELENATI “I CANI DEGLI DEI” NELLA VALLE DEI TEMPLI DI AGRIGENTO: 3 ESEMPLARI MORTI, 2 SALVATI IN EXTREMIS E ALMENO 6 DISPERSI. L’OIPA “ERANO CANI AMATI DA TUTTI. DENUNCIAMO AFFINCHE’ L’ATTO NON RESTI IMPUNITO”

Atena, Ercolino, Diana. Questi alcuni dei nomi con cui erano stati battezzati i “cani degli Dei”, una decina di randagi che da anni vivevano nel comprensorio della Valle dei Templi di Agrigento, amati da locali e turisti. Cani microchippati a nome del Comune, seguiti da sempre dai volontari, sterilizzati, pacifici, socievoli, abituati al contatto con le persone.E’ proprio la loro fiducia nell’uomo ad averli condannati a morte. A qualcuno, infatti quei cani, diventati simbolo della città insieme alle splendide rovine, davano fastidio e ha sfruttato la loro abitudine di accettare il cibo dai turisti per somministrargli bocconi letali farciti di metaldeide.

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CAMBIA CASA E ABBANDONA I GATTI: LE GUARDIE ZOOFILE OIPA ROMA LI SALVANO E LA DENUNCIANO PER ABBANDONO DI ANIMALI

Aveva accudito per anni i suoi gatti all’interno del terrazzo della sua abitazione in zona Aurelio a Roma, ma quando ha traslocato li ha abbandonati a morire di stenti. Cinque gatti, tre adulti e due micini, sono sopravvissuti per due settimane grazie ad una vicina che dal suo balcone somministrava acqua e cibo.L’allarme è arrivato alla sede romana dell’OIPA che ha subito attivato le proprie guardie zoofile per un sopralluogo e, accertata la presenza di gatti e gattini e sentite le testimonianze, i volontari delle guardie zoofile dell’OIPA Roma, hanno ottenuto dalla Procura l’autorizzazione a effettuare una perquisizione.

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IL CANE ABBAIA? CHIUSO NEL SERRAGLIO CON IL COLLARE ELETTRICO. LE GUARDIE ZOOFILE OIPA ANCONA SEQUESTRANO UN SETTER MALTRATTATO
Non osava più abbaiare, perché da tre anni ogni suo tentativo di esprimere uno stato d’animo, un’emozione o comunicare un’intenzione era associata ad una scarica elettrica sul collo. L’intervento delle guardie zoofile OIPA Ancona ha posto fine al suo incubo e, una volta libero dal collare, Tom ha potuto ritornare ad abbaiare liberamente, così come testimoniato dal video che condividiamo con voi. Il proprietario, un cacciatore, è stato denunciato per maltrattamento di animali e Tom è stato posto sotto sequestro.

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IL CERCAFAMIGLIA DELLA SETTIMANA: BUM
Bum era un randagio come tanti a Marsala (TP) e la sua sopravvivenza era però resa ancora più difficile dal fatto che è completamente cieco, probabilmente per un trauma subito. Per avere una possibilità in più, Bum è poi arrivato a Milano ed è stato protagonista di un progetto volto a comunicare che la diversità è un valore, non un limite, anche negli animali. Dopo un percorso finalizzato a dargli gli strumenti per affrontare il mondo con sicurezza, Bum ora è pronto per avere una famiglia tutta sua. Ha circa 8 anni, è un cane di taglia grande, molto equilibrato, sa interagire in modo corretto con gli altri cani, sia maschi che femmine. E’ un cane speciale, che quando apre il cuore si affida totalmente e cerca una guida nel suo mondo fatto di buio.

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del progetto “Destini da cambiare”

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