Vivisezione, chiusura del laboratorio Envigo (ex Harlan)

La notizia della chiusura della Envigo, laboratorio di produzione, allevamento e vendita di animali per la sperimentazione animale, non provoca sorpresa per gli attivisti del No Harlan Group.

 

 

COMUNICATO STAMPA

La notizia della chiusura della Envigo (ex HLS, ex Harlan Laboratories), laboratorio di produzione, allevamento e vendita di animali per la sperimentazione animale, con la conseguente drammatica ripercussione occupazionale, non provoca sorpresa per gli attivisti del No Harlan Group.

Dalla visura della Relazione di Gestione della Harlan Laboratories s.r.l di Azzida di S. Pietro al Natisone, documento pubblico visionabile sul sito della Camera di Commercio, il No Harlan Group aveva appreso già nel 2014 della perdita di esercizio dell’azienda e della grave crisi in atto.

Il gruppo ne aveva dato notizia pubblica non solo sul sito in Internet, ma anche tramite comunicato stampa ai giornali e nella Conferenza pubblica svoltasi a Cividale nel Giugno del 2014 a cui era stata invitata tutta la cittadinanza del territorio ed i Dirigenti della Harlan Laboratories.

Oggi come non mai questa crisi mette in luce il fallimento totale di tutte le attività produttive che basano profitti e occupazione sulla sperimentazione animale, metodo di ricerca obsoleto, inefficace, dannoso e definito recentemente dal dott. Thomas Hartung, ex direttore ECVAM (European Center for Validatiuon of Alternative Methds ) “cattiva scienza”.

Investire sulle metodologie di ricerca sostitutive appare quindi una necessità prioritaria da un punto di vista etico, scientifico e per lo sviluppo economico – occupazionale di un territorio.

Ormai le moderne tecnologie di ricerca prevedono l’uso di metodiche avanzate quali: chip microfluidici che simulano l’attività fisiologica di interi organi e sistemi, bioreattori multicomportamentali modulari, sistemi di colture cellulari in 3D a più camere interconnesse che permettono di riprodurre la complessità dell’organismo in vivo, metodologie in vitro e in silico in 3 D su tessuti umani e molto altro.

E’ evidente quindi che ricercatori, gestori di aziende, rappresentanti politici e sindacali devono aprirsi mentalmente alla nuova ricerca bio-medica.

Ed è proprio questa idea che sarà alla base di un Convegno nazionale organizzato dal No Harlan Group e dalla Associazione I – Care Europe Onlus a Udine nell’autunno del 2016 riguardante la presentazione dei recenti risultati delle ricerche bio-mediche sostitutive alla sperimentazione animale.

Una nuova prospettiva di idee, di conoscenze e di investimenti economici privati e pubblici potrà portare progresso e vantaggi nel settore produttivo e occupazionale per le persone e tutelare la vita e il benessere degli animali.

Cristina Carignani, No Harlan Group Udine, Barbara Novelli, I Care Europe onlus- Udine

Siti di approfondimento: www.noharlangroupudine.wordpress.com , www.icare-italia.orghttp://alternativesperimentazioneanimale.wordpress.com

 

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