Uomo pubblica video mentre azzanna capra in testa

Alcuni giorni fa abbiamo assistito ad un terribile video diffuso sui social: un uomo di 38 anni, disoccupato, ha azzannato una capretta in testa, quasi a volerla divorare viva, poi ha pubblicato il video della bravata su Facebook dove palesemente e con fare criminale si diverte a maltrattare atrocemente il povero animale. Forse pensava di creare ilarità tra gli amici virtuali, ma invece ha solo suscitato disgusto e rabbia tra migliaia di utenti del social network.

 

CAPRA MORSA IN CALABRIA: ANIMALISTI ITALIANI ONLUS PRENDE IN CUSTODIA I CANI DEL CRIMINALE DI ANOIA (RC)

L’ASSOCIAZIONE HA DENUNCIATO IL TORTURATORE E SI COSTITUIRA’ PARTE CIVILE AL PROCESSO

I DUE POVERI CANI SONO STATI TROVATI SPORCHI E RICOPERTI DI PULCI E ZECCHE

Alcuni giorni fa abbiamo assistito ad un terribile video diffuso sui social: un uomo di 38 anni, disoccupato, ha azzannato una capretta in testa, quasi a volerla divorare viva, poi ha pubblicato il video della bravata su Facebook dove palesemente e con fare criminale si diverte a maltrattare atrocemente il povero animale. Forse pensava di creare ilarità tra gli amici virtuali, ma invece ha solo suscitato disgusto e rabbia tra migliaia di utenti del social network: nel filmato, infatti, l’animale lancia belati di terrore e di dolore. Il torturatore è stato denunciato e trasportato in caserma dai Carabinieri: aveva già dei precedenti per minacce e violenza a pubblico ufficiale. Ora dovrà rispondere del reato penale di maltrattamento di animali, che prevede una pena dai 3 ai 18 mesi di reclusione e una multa che va da 5mila fino a 30mila euro.

I Carabinieri, accompagnati dai veterinari dell’Azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, hanno poi effettuato un controllo amministrativo e sanitario nella stalla di Anoia. Nel corso della verifica sono stati ritrovati “nove ovi-caprini, quattro suini e cinque cani” ma senza la tracciabilità prevista anche per garantire un controllo sanitario
Ed è qui che entra in campo l’associazione Animalisti Italiani Onlus, grazie all’intervento della sua rappresentante della provincia di Reggio Calabria, Maria Antonia Catania << gli animali erano tutti sprovvisti di microchip. C’erano due cani in condizioni al limite della sopravvivenza: sporchi e completamente ricoperti di pulci e zecche. C’era bisogno quindi di dare loro una vita migliore: per questo Animalisti Italiani Onlus ha deciso di prendersene cura: hanno ricevuto tutte le cure necessarie e sono stati chiamati Romeo e Gulietta, in nome del loro fortissimo legame! Nelle prossime settimane troveranno una famiglia che regalerà loro tutto l’Amore che meritano>>

Walter Caporale, Presidente dell’associazione Animalisti Italiani Onlus afferma: << ringrazio di cuore l’Arma dei Carabinieri, l’AsL provinciale di Reggio Calabria e la nostra rappresentante Maria Antonia Catania per il tempestivo intervento. Abbiamo denunciato questo criminale e ci costituiremo parte civile al processo! L’associazione che rappresento si prodiga ogni giorno per segnalare e denunciare casi di maltrattamento sugli animali in tutta Italia: cerchiamo inoltre di regalare, a queste povere vittime della crudeltà umana, una vita migliore nelle nostre oasi o tra le braccia di famiglie pronte a riservare loro un’esistenza piena di affetto e di amore! Continuiamo la nostra battaglia anche nel Parlamento italiano, per chiedere una nuova legge che inasprisca le attuali condanne per chi maltratta e uccide gli anmali in Italia>>

Roma 11/04/2018
 

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