La cronaca della protesta di Fulvio Grimaldi davanti alla sede di Liberazione dimostra il coraggio di un ex giornalista di quel quotidiano.
Dovuto a Fulvio Grimaldi
La cronaca della protesta di Fulvio Grimaldi davanti alla sede di Liberazione, che [qui] riportiamo, dimostra due cose. Da una parte il coraggio di un ex giornalista di quel quotidiano e di un compagno che in un apparente isolamento protesta perchè i ‘compagni’ di Liberazione rivogliono, dopo una sentenza d’appello, i soldi che hanno dovuto sborsare in primo grado. Dicono costoro che in fondo è una sentenza a imporre la restituzione, ma – risponde giustamente Grimaldi – le cose vanno giudicate per il loro contenuto. E il contenuto ci dice che il licenziamento è stato fatto per ragioni politiche sulla base della linea anticubana di Liberazione che imperversava nell’epoca bertinottiana e che Grimaldi avversava. I ‘rinnovatori’ del PRC condividono quella scelta? Certamente sì, perchè pensano ai soldi e solo ai soldi.
La seconda cosa che si conferma in questa vicenda è che il defunto PRC – diciamo defunto perchè nessuno pensa più a rifondare il comunismo in questo merdaio di opportunismo e di governismo, tanto nella versione Vendola che in quella Ferrero/Grassi – altro non è che un indecente specchietto per qualche nostalgico che crede ancora alla rifondazione di questa sinistra.
Grazie Grimaldi per il tuo coraggio e la tua determinazione.