“Elezioni amministrative anticipiamo il giudizio”

Basterà aspettare altre 48 ore e si potranno esprimere i giudizi sulle elezioni amministrative di oggi e domani. Ma non interessa qui, fare considerazioni sui risultati, bensì valutare che cosa rappresentano, aldilà delle percentuali.

 

Elezioni amministrative anticipiamo il giudizio

 

Basterà aspettare altre 48 ore e si potranno esprimere i giudizi sulle elezioni amministrative di oggi e domani. Ma non interessa qui, fare considerazioni sui risultati, bensì valutare che cosa rappresentano, aldilà delle percentuali. E’ ovvio che gli occhi siano puntati sui livelli di astensionismo e sulla distribuzione dei voti tra i partiti e su questo si imposteranno interminabili dibattiti mediatici tra i protagonisti di sempre. A noi interessa però puntualizzare tre cose:

– in primo luogo che la battaglia astensionista non può misurarsi su questa scadenza. Difatti l’articolazione del voto vede una situazione non solo frastagliata, ma tale da rendere più difficile ai votanti individuare quelli che vengono percepiti come i responsabili della situazione odierna. Quindi il voto amministrativo è sempre più complicato e su questo la sintesi è molto difficile anche perchè intervengono fattori di rappresentanza locale.

– in secondo luogo la differenza, rispetto al dato nazionale, sta anche nel fatto che da un pò di tempo a questa parte si è creato una sorta di partito dei sindaci che, a sinistra, ha spiazzato il tradizionale schema del centro-sinistra imponendo candidature al di fuori delle designazioni delle segreterie dei partiti. Che cosa rappresenta questa novità lo si vede nell’operato dei vari Pisapia, De Magistris eccetera. Più che una sostanziale novità queste alternative alle indicazioni delle nomenclature sono la dimostrazione di una crisi di egemonia che può portare a una modificazione di assetti partitici.

– infine, quello che è il dato più scandaloso è che nelle elezioni amministrative si tace o si sottovaluta che ‘la sinistra alternativa’ da Vendola alla Federazione della Sinistra, collabora con il PD che dovrebbe rappresentare un avversario dichiarato. La considerazione di routine è che si tratta di situazioni locali. Ma il PD in sede locale è forse diverso dal PD nazionale? Non sono ambedue facce della stessa medaglia? E poi a livello locale il PD in cosa si differenzia dalla politica nazionale? I sistemi di potere vengono riprodotti allo stesso modo su scala locale.

Se c’è, da parte nostra, un interesse a discutere di elezioni amministrative è proprio per quest’ultimo aspetto che rappresenta il peggio del trasformismo di ‘sinistra’ o, per meglio dire, il sottogoverno della ‘sinistra’.

Erregi

5 maggio 2012

 

Post Scriptum

Le considerazioni generali sul voto amministrativo le faremo nei prossimi giorni. Intanto, a conferma di ciò che abbiamo anticipato, è venuto il risultato delle elezioni a Sesto San Giovanni, la patria di Penati per intenderci, dove una ridanciana candidata sindaco del PD si vantava, nella trasmissione di Lerner, del risultato raggiunto con la collaborazione di Sel e dei ‘comunisti’ della Federazione. La politica di Monti e le guerre dell’Italia non contano più quando si tratta di ottenere uno strapuntino in giunta.

Nello stesso giorno e sulla stessa rete televisiva,Vendola si esibiva con alle spalle la bandiera della pace. Ma dunque chi è che fa queste guerre?

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